|
I polacchi
Psychoneurosis ci propongono un nastro composto da quindici pezzi
di puro grindcore in vena a bands come Rot e Cripple Bastards, con
sprazzi di pura follia distruttiva, alternanza vocale low\high,
ritmiche hardcore e, come sempre, dai riff emergono elementi di
Discharge. Non c'è particolare fantasia nè si notano elementi
caratteristici, ma solo classico grind tritaossa con brani brevi e
violenti, in cui la voce di Sonia (è il soprannome, lui si chiama
Rafal) ci vomita addosso un grosso carico di rabbia ed
esasperazione. I testi affrontano le solite tematiche care alle
bands anarchiche come la violenza della polizia ed il razzismo.
Buona prova per gli Psychoneurosis. |