Sembra essere iniziato da pochi giorni a questa parte, un nuovo intervento di restauro per il Castello dei Conti, questa volta previsto per la parte interna dell’antico maniero, dopo che negli anni passati erano stati avviati i lavori di messa in sicurezza ed il discutibile intervento esterno, conclusosi con l’orribile messa in piedi della “torre pagliaio” al posto dell’antica torre con la merlatura, voluta dal Marchese Filippo Berardi che ne aveva affidato l’incarico progettuale ad Antonio Cipolla, uno dei più grandi architetti del tempo, autore di importanti opere, come i palazzi della Banca d'Italia a Firenze e a Bologna 1869, la Cassa di Risparmio a Roma, per la quale lavorò pure al piano regolatore.

Tra le opere da realizzare questa volta, una nuova pavimentazione sembra debba sostituirsi a quella antica tutt’ora esistente, la quale tra l’atrlo non aveva dato alcun segno di cedimento. Per il momento si spera che queste restino delle voci infondate, poiché se dovesse avvenire un fatto del genere, allora ci troveremmo di fronte non ad un restauro, ma ad una vera manomissione dell’edificio che rappresenta la parte più antica e storica della cittadina di Ceccano.

«Sulla vicenda – ha già commentato qualcuno - sarebbe opportuno che la commissione lavori pubblici convochi immediatamente una riunione con all’ordine del giorno tale argomento, per verificare le reali modalità di intervento previste, al fine di evitare ulteriori pasticci».

In merito alla vicenda si curamente sara sollevato un gran polverone.

 

Antonio Nalli


 

Si svolgerà nel pomeriggio di oggi la Commissione consiliare Lavori Pubblici, per discutere sul recente intervento realizzato all’interno del Castello dei Conti di Ceccano. La commissione svolgerà proprio nel corso di questo pomeriggio, un sopralluogo per verificare le modalità dei lavori eseguiti e che si andranno a realizzare. Anche il Sindaco Antonio Ciotoli parteciperà personalmente allo volgimento della commissione, per dimostrare sensibilità all’argomento. Nei giorni scorsi molto scalpore avevano destato la notizia della sostituzione dell’antica pavimentazione in due corti interne all’antico maniero. In molti avevano accennato all’ennesimo scempio ai danni del Castello dei Conti de Ceccano che fu  centro di una delle contee più importanti della storia medioevale europea. Il castello dei Conti de Ceccano è citato, infatti, in un numero incredibile di libri sulla storia medioevale scritti in tutte le lingue, dal tedesco all'olandese, dal latino allo spagnolo, dall'inglese al francese. Vi fu ospitato con certezza san Tommaso d'Aquino e da questo castello sono partiti diplomatici in missione, per conto del Papa, in tutte le corti europee. Il cardinale Annibaldo, uno dei personaggi più potenti dell'Europa del XIV secolo, si vantava delle sue origini ceccanesi. I conti de Ceccano hanno avuto contatti con i  più potenti e famosi  personaggi del medioevo: i re d'Inghilterra e di Francia, San Domenico di Cocullo, San Bernardo di Chiaravalle, San Francesco d'Assisi, Giotto, Petrarca, Celestino V, Gioacchino da Fiore, tutti i papi dell'epoca, San Domenico di Guzman, i sovrani tedeschi e normanni,  i re d'Ungheria, di Svezia e di Sicilia. Non è certo azzardato pensare che più di uno di questi personaggi abbia varcato la porta del castello ed abbia calpestato quella pavimentazione, che oggi qualcuno, per via dell’ignoranza e di un’errata concezione del “restauro” e delle sue modalità di intervento, vorrebbe vederla eliminata, proprio come e successo per la torre, il terrazzo e tutti gli interventi fatti realizzare nella fine dell’800, dal marchese Filippo Berardi.

Antonio Nalli

 

 

 

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