Da LA PIRA a LA PIRLA

di Monello

"Autentiche follie" , sostiene Laura Pennacchi, sottosegretario al Tesoro, a proposito di quanti hanno affermato che la manovra finanziaria per il 97 gravera' su ogni famiglia italiana per almeno 3-4 milioni. " Il peso si aggirerà su una cifra molto inferiore a un milione" afferma la Pennacchi. Per un politico addetto al Tesoro ci si poteva aspettare almeno una vaga conoscenza dell' aritmetica. Ma forse pretendiamo troppo dalla maggior parte dei politici italiani.

D' altro canto almeno come continuità ideologica costoro sono gli stessi politici che ci hanno portato, o per incapacità o per protervia all' attuale tragicissima situazione. Qui comunque un appunto va fatto a tutti noi italiani.

Quale paziente trovandosi in stato di grave deperimento organico in seguito alle cure sbagliate somministrate dal suo medico, si affiderebbe allo stesso nel tentativo di guarire? Per lo meno proverebbe a cambiar medico. Noi invece dopo che i clerico-comunisti, i sindacalisti, i ladri di stato, i cosiddetti tecnici, hanno per decenni occupato e devastato il Paese o con i loro imbrogli o con le loro utopie, cosa facciamo? Affidiamo a loro il nostro futuro e le nostre speranze di diventare un Paese moderno ed efficiente.

Ho riguardato ultimamente delle cassette video di varie tribune elettorali del marzo scorso. Ho potuto ammirare la foga con cui il ministro Fantozzi difendeva la sua finanziaria, quella del primo governo dell' Ulivo, il governo Dini, per intenderci. Avendo affermato che loro avevano azzeccato i conti fino alla lira, qualcuno gli faceva notare che voci riguardanti il rendiconto trimestrale di marzo parlavano di un deficit aggiuntivo di 15000 miliardi. La candida risposta era che a causa di uno sciopero alla Ragioneria dello Stato non era possibile conoscere i numeri del rendiconto trimestrale. Ed allora come faceva lo stesso ministro ad affermare che i loro conti risultavano esatti alla lira?

E' bene ricordare, onde capire la natura di alcuni dei nostri politici, soprattutto quando vestono i panni dei tecnici, che né Dini, né Fantozzi, nonostante le promesse, hanno mai voluto rivelare i conti del rendiconto trimestrale, prima delle elezioni, anche se per legge tale relazione avrebbe dovuto essere resa nota entro marzo. Oggi sappiamo che Dini e Fantozzi hanno sbagliato i conti di qualcosa come 30-40 mila miliardi, che su un totale di 109000 miliardi (a tanto era stato calcolato il fabbisogno per il 1996) vuole dire un errore superiore ad un terzo. In una impresa privata, e all' estero, un simile errore avrebbe avuto come conseguenza il licenziamento in tronco.

Ora abbiamo la Wonderfinanziaria, che ci dovrebbe portare in Europa, e che secondo i propagandisti di Teleulivo, ha ricevuto il plauso entusiasta del ministro delle finanze tedesco e di tutto il gruppo del G7. Infatti sembra che Germania e Francia, stiano rifacendo, alla luce di quanto fatto dal governo italiano, i loro conti ed invece di riforme strutturali dello Stato, stiano pensando ad un grandioso piano di nuove tasse. Come mai non ci avevano pensato prima? E'questo che ci rende diversi e meglio degli stranieri, noi troviamo sempre delle soluzioni impensabili a tutti i problemi.

Semo i mejo, come si dice a Roma.

Comunque chi ne volesse sapere di piu' sulla Finanziaria, se dovesse affidarsi all' informazione fornita, a nostre spese, da Teleulivo si troverebbe di fronte a notevoli difficoltà. Infatti sembra si tratti di una Finanziaria da 63.000 miliardi di cui 25.000 di tagli alla spesa e 12.000 di nuove imposte. Chi non fosse dotato della grazia della fede noterebbe subito che mancano alla conta 26.000 miliardi. Forse non abbiamo tenuto conto della Provvidenza, quella stessa cui si appello' Prodi alcuni giorni fa in risposta alla domanda di un giornalista: " Ci sarà la tassa sull' Europa?". Risposta : " Non mettiamo limiti alla Provvidenza".

Cosi' rispondeva anche il Beato La Pira, quando da sindaco di Firenze, a chi gli faceva notare i problemi di budget, usava rispondere che a cio' avrebbe provveduto la Provvidenza. Comunque nel caso che la Provvidenza non volesse venirci in soccorso, quei 26.000 miliardi dovremmo sganciarli noi. Il che, con un po' di aritmetica, scienza ostica agli ulivastri che preferiscono la piu' nobile arte dell' Economia, porterebbe il totale delle nuove tasse a quasi 40.000 miliardi. Se a questi aggiungiamo i piu' di 10000 miliardi di nuove tasse (la manovrina) dovuti ai conti sbagliati di Dini e Fantozzi, arriviamo tranquillamente a 50000 miliardi, i quali divisi per il numero di Italiani, fanno circa un milione a testa ed almeno 2,5 a famiglia. Senza considerare che questo nuovo balzello fiscale peserà solo sulle famiglie oltre un certo reddito, da qui la cifra di 3-4 milioni.

Scusate la pedanteria ma cosi' speriamo che anche la Pennacchi possa comprendere.

Leggevo recentemente un' intervista di Prodi prima delle elezioni in cui, da bravo economista qual e', affermava solennemente che il peso fiscale in Italia non poteva assolutamente aumentare, e con il governo dell' Ulivo sarebbe rimasto invariato per due anni, per poi cominciare a diminuire.
Tant'é vero che oggi, mentre Kohl annuncia di voler diminuire la pressione fiscale al 35%, gli Italiani se la vedono aumentare al 55%!

Adesso e' chiaro chi e' il pirla, non certo quello che avrete pensato voi.
E per conoscerlo di persona e' sufficiente che ognuno di noi si guardi allo specchio.

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