GUARDIANI DEL TEMPIO

di Massimo Galanti

Ipocrita, ovvero simulatore di atteggiamenti o sentimenti esemplari. Nostro Signore li chiamava sepolcri imbiancati, belli di fuori ma pieni di vermi di dentro. Molti regimi tirannici, insegna la Storia, simulano buoni sentimenti per nascondere azioni riprovevoli.

Si racconta che Carlo Magno fece massacrare l'intero popolo dei Sassoni perche` tale popolo si opponeva in armi ai suoi piani egemonici, ma per salvare le loro anime -i Sassoni erano ancora pagani- prima di decapitarli li fece battezzare. In questo modo si assicurava loro il paradiso in quanto non avrebbero piu` avuto il tempo di peccare. Un marchingegno che la Chiesa penso` bene di usare verso altri popoli in altre occasioni.

I bravi parenti non lottano mai per l'eredita` in nome d'innominabili interessi materiali ma semplicemente perche` sconsolatamente e disperatamente attaccati alla memoria dei cari trapassati. Per cui la casa di 24 stanze e servizi diventa solo un bene sentimentale di cui altruisticamente intendono occuparsi, con grande spirito di sacrificio, pur di mantenere vivo il ricordo dell'amatissima nonna. E guai a quei parenti senza cuore che si oppongono a questa valanga di bonta` , verranno combattuti a suon di carte bollate se non di peggio.

Anche i nostri buonisti sono ammalati oltre che di un altruismo a parole al limite del sacrificio, da un incontenibile sentimento di solidarieta` con cui condiscono ogni loro azione. Come bandiera hanno scelto l'Ulivo che e` un simbolo di pace: e` con i buoni sentimenti che pensano di attrarre voti. Da giorni siamo invasi alla televisione da stomachevoli inviti alla solidarieta` sotto forma di spot governativi, spot pagati, s'intende, con i nostri soldi di contribuenti.

Ma non e` campagna elettorale, si tratta solo di un messaggio del Governo, che solo in Italia, ipocritamente, e` considerato organo al di sopra delle parti. E` infatti una caratteristica del buonista solidarista quella di far del bene (in genere a se stessi) con i soldi od il lavoro degli altri. Il buonista solidarista sparge bene a piene mani, tanto parlare del bene non costa molto. Tutt'altra cosa sarebbe il far del bene, quella si che e` una fatica che richiede sacrificio, ma chiedere ad un buonista solidarista di far del bene vuol dire farsi complice delle perverse provocazioni della destra.

Solidarieta`, quella vera, dovrebbe significare, ad esempio, far ś che i cittadini non siano succubi di una burocrazia tanto arrogante quanto incapace.
Solidarieta` dovrebbe dire fornire ai cittadini, specie a quelli piu` bisognosi, una scuola, una sanita' e dei servizi sociali adeguati al livello di quelli forniti dal resto del mondo occidentale.
Solidarieta' dovrebbe dire far ś che i cittadini, specie quelli anziani, possano vivere tranquilli gli ultimi anni di vita, senza dover soffrire l'infamia di pensioni da fame e di una criminalita' senza scrupoli.
Solidarieta' dovrebbe dire offrire ai giovani la possibilita' di un futuro di speranze e di un lavoro dignitoso.
Solidarieta` dovrebbe dire offrire una casa ed un lavoro dignitoso agli immigrati che si continuano a far venire nel nostro Paese, senza costringerli invece a dormire all'aperto ed a lavorare per strada ai semafori o perfino a delinquere.

Ma e` mille volte piu` facile parlare di solidarieta` che non cercare di risolvere questi problemi.

Noi non abbiamo bisogno di parlare di solidarieta`, per noi si tratta di doveri che una comunita` civile dovrebbe sentire verso i propri concittadini. Ma la parola "dovere" mal si concilia con una sinistra avida di potere non solo sugli uomini ma anche sulle loro anime.

D'altro canto i nostri ex-comunisti, oggi buonisti in SPE, per una vita hanno parlato di eguaglianza rivolgendosi alla scomparsa Unione Sovietica, famoso paradiso dei lavoratori, non potendo ignorare che in realtà quel sistema era il piu` ingiusto, diabolico ed elitario sistema sociale che l'umanita` avesse mai conosciuto. I comunisti comunque non rinunceranno facilmente, anche se ora sono costretti a mimetizzarsi, alla costruzione dell'Uomo nuovo. Per ora, visto che la parola "comunismo", almeno nel mondo occidentale fuori dai confini nazionali, e' diventata una parolaccia, ecco che inventano, freddamente, a tavolino, una nuova parola d'ordine: " Solidarieta` ".

I vantaggi di "Solidarieta" rispetto a "comunismo" sono incommensurabili. Ci si puo` opporre al comunismo, ed infatti, almeno fuori dai confini nazionali, se dici di essere comunista ti ridono in faccia e pensano che li vuoi prendere in giro, se proprio insisti e` gia' tanto che non chiamino la Neuro. Ma chi puo` opporsi alla Solidarietà?

Ricordo sempre la domanda che una giornalista della RAI, senz'altro ben catechizzata, nel lontano 1993, si era appena all'inizio dell'epoca "solidarista", rivolse ad un candidato sindaco di Milano che si opponeva al candidato della sinistra:"Ma lei e` solidale?". E questo poveretto che avrebbe dovuto rispondere, che lui i concittadini in disgrazia li prendeva a calci? E` come chiedere: "Ma lei e` buono, oppure odia il suo prossimo?". Chi puo' dichiararsi cattivo e menefreghista? Anche i fascisti quando urlavano "Me ne frego" non si riferivano certo a delle persone, ma a situazioni difficili o nefaste che potevano loro capitare. Specie in politica siamo tutti buoni ed altruisti.

E quindi sulla Solidarieta`, piu' che sul Comunismo, e` piu` facile trovare un'intesa con altri buoni in SPE, ad esempio con i cattolici "impegnati".

La "Solidarietà" ha qualche vantaggio anche rispetto alla stessa "Bontà", che apparentemente puo' sembrare il massimo. In effetti anche la "Bontà" sarebbe un buon cavallo di battaglia ma ha lo svantaggio di essere stata gia' monopolizzata dalla Chiesa, che per sua natura e` tutta dedicata al Bene, anche se talvolta non tutti sono d'accordo su questo bene, provate a chiederlo ai Sassoni, per esempio. Il Bene ha anche un altro svantaggio, ovvero bisognerebbe farlo, ed e` difficile limitarsi ad esprimerlo.
Le esprimo tutto il mio Bene.
La frase non ha molto senso, a meno che non s'intenda qualcos'altro.
Le esprimo tutta la mia Solidarieta`.
E' indubbiamente una bella frase. In piu` ti fa star bene per qualche giorno dandoti l'impressione di aver fatto chi sa che cosa, ed in realta` non hai fatto niente, ne alcuno puo` pretendere qualcosa da te: hai espresso tutta la tua solidarieta`, mica hai promesso una qualche forma di aiuto.
E sotto un bel manifesto di solidarieta' nessuno puo' lesinare sulla propria firma.

Dal che si deduce che piu` si e` ipocriti piu` e` facile dedicarsi alla "Solidarietà". Ed i nostri avversari politici non difettano certo d'ipocrisia.
Infatti caratteristica dell'ipocrita e' predicar bene e razzolare male.
Purtroppo un difetto atavico degli italiani. Chissa` come e` iniziato.
Da piccolo sentii spesso la frase: fa quel che il prete dice e non quel che il prete fa.
Gli italiani probabilmente a forza di sentire frasi del genere avranno ben pensato che la parola e l'azione debbano rimanere due mondi separati: se va bene per i preti che sono santi, figurati se non puo` andare bene per me.
Ma anche se il vizio e` generale c'e` sempre il campione che eccelle e, come dicevo poc'anzi, i nostri avversari politici sono tutti da medaglia olimpica.

In questi giorni un triste episodio ha sconvolto i pensieri di molti italiani, mi riferisco alla tragedia di Novi Ligure. Questa e` accaduta in un territorio che, come molti altri nel resto d'Italia, ha dovuto perdere la propria` tranquillita` in nome della Solidarieta` verso i clandestini, imposta da un Governo antinazionale ed irresponsabile. Scioccati dall'efferratezza del delitto ed esasperati dai continui furti, molti cittadini hanno voluto manifestare la propria collera contro un Governo che non fa nulla per combattere la criminalita`, trovando l'appoggio di quei partiti quali AN e Lega, da sempre impegnati nella lotta contro l'illegalita'.

Sfortunatamente per quella povera famiglia, ma come il cacio sui maccheroni per una sinistra ipocrita e gaglioffa, e` arrivata la notizia che si trattava di una tragedia limitata all'ambito familiare. Era questa un'occasione troppo ghiotta per una sinistra ormai allo sbando anche comportamentale. Ha cominciato quel giusto di Fassino, non per altro Ministro della Giustizia, a chiedere che il Polo porgesse le scuse agli immigrati. Poi e` iniziata la serie delle indignazioni con relativo strapparsi di veste e cospargimento di ceneri, cominciando con il solito (poteva mancare il piu' buono di tutti?) Walter, per finire con Mussi e Franceschini.
Manca all'appello, almeno fino a questo momento, Folena.

Il nostro Folena, quando fu resa palese la montatura della sinistra sulla falsa aggressione subita dal professore ebreo in quel di Verona, di fronte al Polo che chiedeva le scuse e per la citta` ingiustamente tacciata di fascismo ed intolleranza razziale e per lo stesso Polo accusato d'incitare alla violenza, parḷ, ,se non vado errato, d'ignobile strumentalizzazione della destra.

I giornali ed i telegiornali, e la sinistra naturalmente, che grande risalto avevano dato all'aggressione trovando la maniera d'accusare il Polo di concorso morale nella stessa, ignorarono praticamente la scoperta che si trattava di un falso inventato dallo stesso professore. In nome della par condicio oggi grande risalto viene dato invece alle accuse della sinistra contro il Polo, speculando ignobilmente su una tragedia familiare, come se si trattasse del fatto politico della settimana.

Vi e` comunque una notevole differenza fra la cantonata presa da esponenti locali del Polo, e quella presa dalla sinistra nazionale su Verona. Ovvero il problema dei clandestini rimane, come rimane il problema della criminalita` ed i troppi episodi di violenza ai danni di gente, per lo piu` anziana, vittime di rapine ad opera di clandestini od immigrati, mentre invece non si registrano assalti a persone a causa del loro credo politico o religioso, a parte la falsa aggressione di Verona.

Ed e` proprio sul tema degli immigrati che la sinistra raggiunge il massimo della sua ipocrisia.

Solo in Italia si da` tanto risalto alla solidarieta` verso gli immigrati, e tanto poco si fa per questi. Per farci accettare gli immigrati, ed anche i clandestini, ci raccontano la balla che questi servono per poter pagare un giorno non lontano le nostre pensioni. Quest'affermazione ipocrita e vergognosa e` smentita dal fatto che molti immigrati sono costretti a lavorare in nero, trattati come schiavi, per stipendi da fame, gli unici stipendi che un'industria di tipo semi-artigianale a scarsissimo valore aggiunto e` in grado di permettersi. Questi immigrati, e quest`industria, non solo creano poco per l'Italia, ma finiranno per pesare sul portafoglio degli stessi pensionati, costretti pure a pagare per le pensioni sociali degli immigrati di oggi. L'industria italiana ormai tecnologicamente arretrata paga in genere salari che sono la meta` di quelli pagati dall'industria straniera.

In queste condizioni l'Italia dell`Euro, se non si cambiera` politica, difficilmente riuscira` a reggere il confronto con l'Europa e sara` irrimediabilmente destinata a confermare il suo ruolo di cenerentola d'Europa. Gli immigrati sono un piccolo palliativo, a spese del portafoglio e della sicurezza degli Italiani, per ovviare alle deficienze dell'industria italiana, o almeno di quello che ne resta. In compenso un giorno saranno un serbatoio di preziosissimi voti per la sinistra. Gia` oggi compensano i vuoti causati dall'abbandono dei Sindacati Confederali da parte dei disillusi lavoratori italiani.

Ma la sinistra per giustificare questa criminale politica immigratoria fa ricorso alla favola che tutta l'Europa si trova nella medesima situazione. Il che e` una grande balla perche` l'Europa e` molto piu` ricca e solidale dell'Italia cattocomunista.

E` bene che gli Italiani sappiano che solo in Italia ogni semaforo e` trasformato in una casba di petulanti e mercanti di oggetti di dubbia provenienza.
E` bene che gli Italiani sappiano che solo in Italia e` permesso lo sfruttamento dei bambini da parte di adulti senza scrupoli che, forti del becero permessivismo delle autorita', li costringono ad una vita di elemosina e di botte.
E` bene che gli Italiani sappiano che solo in Italia vi sono bambini che invece di andare a scuola vanno per strada a chiedere l'elemosina.
E` bene che gli Italiani sappiano che solo in Italia, dove tanto si parla, a vanvera, dei diritti dell'infanzia, viene tollerato che neonati o bambini di pochi mesi vengano utilizzatati, esposti per ore al freddo ed ai fumi degli scarichi, per impietosire i passanti allo scopo di ottenere un'elemosina.
E` bene che gli Italiani sappiano che solo in Italia si parla tanto, evidentemente solo per ipocriti scopi politici, di cancellare i debiti dei paesi poveri, quando il governo italiano non rispetta nemmeno le raccomandazioni dell'ONU in termini di aiuti ai paesi poveri, risultando uno dei paesi piu` tirchi, arrivando a concedere solo la meta`, in valore assoluto, di quanto dona l'Olanda che ha una ricchezza pari a meno di un terzo di quella italiana.

Sarebbe bene che i Guardiani del Tempio la smettessero con le loro ipocrisie e cedessero finalmente il loro potere. Ma noi sappiamo bene che cio` non accadra` cosi` facilmente.

Anche in caso di vittoria del Polo dovremmo prepararci ad una vera e propria rivoluzione, democratica s'intende, ma che dovra` assolutamente disintossicare gli Italiani da troppi decenni di propaganda e cultura cattocomunista.

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