CONFLITTO D'INTERESSI

di Ruggero Nazareno

Rutelli e` sicuramente un gran simpaticone. Nessuno puo` dubitare delle serate simpatiche e ridanciane che i suoi fortunati amici avranno senz'altro occasione di passare in sua compagnia. La sua elezione sarebbe il giusto suggello per quest'Italia un po` cinica, ignorante e credulona che il centro-sinistra ed anni di pseudocultura cattocomunista ci hanno lasciato. Sarebbe un po` come le famose comiche finali.

Che Rutelli abbia poche idee ma confuse, come suol dirsi, poco conta, tanto si sa che a lui interessano solo le pubbliche relazioni. La scelta di Rutelli quale candidato dell'Ulivo rimane uno dei tanti misteri italiani. Nessuno ha mai dato una risposta credibile all'ovvia domanda sul perch� della defenestrazione di Amato. L'Italia della sinistra � ovviamente troppo indottrinata per soffermarsi, anche solo per un attimo, a ragionare sul perche` un Presidente del Consiglio come Amato, bravisimo, almeno stando alla propaganda ufficiale della sinistra, sia stato costretto a rinunciare in favore del Gran Piacione.

E cos� nessuno ha mai posto la domanda. D'altro canto, nessuno si sentirebbe in dovere di rispondere poich� si sa che il popolo di sinistra e` pronto a votare docilmente per qualsiasi personaggio che gli venisse proposto, non dimentichiamo infatti come ha votato in silenzio e compatto per Di Pietro, seguendo ubbidientemente gli ordini di D'Alema.

Noi ovviamente la domanda ce la poniamo, e l'unica risposta possibile la troviamo nei volti impassibili di D'Alema, Veltroni, Angius, Folena e Mussi, i veri volti della sinistra, cui ovviamente una personalita` come Amato potrebbe risultare troppo difficile da gestire, una volta che questi fosse andato al governo sull'onda di un voto popolare. Di Rutelli possono fidarsi, anche lui sa che da solo non farebbe molta strada.

E Rutelli infatti sembra apprendere bene le lezioni. Qualcuno deve avergli passato delle cifre balorde e lui diligentemente le usa per fare l'unica campagna elettorale possibile contro Berlusconi, quella a base di denigrazioni. Fosse un altro, potrebbe limitarsi a parlare dei miracoli che il Governo della sinistra ha fatto in questi ultimi anni per il Paese. Ma in questo caso dovrebbe spiegare come mai nessuno degli artefici di questo miracolo, Prodi, D'Alema e Amato, sono l� al suo posto a difendere il loro operato.

In tutti i casi lui ci farebbe la figura dell'uomo di paglia. Potrebbe limitarsi a riproporre la ricetta del centrosinistra: ma sa troppo bene che in quel caso anche i piu` affezionati tra gli elettori moderati finirebbero per voltargli le spalle.

Meglio quindi proporre le stesse ricette del Polo, quali ad esempio tagli alle tasse, autonomie locali, lotta alla criminalita` ed all'immigrazione clandestina, grandi opere pubbliche quali il ponte sullo stretto ed il passante di valico. Tutte cose che il centrosinistra in questi anni di Governo si e' guardato bene dal realizzare.

Su queste proposte, fotocopiate dal programma della Casa delle Liberta', ricevera` l'appoggio del giornalismo sinistrorso al servizio delle Grandi Famiglie, che ha tutto l'interesse a sorvolare sui programmi licenziandoli come forzatamente simili, date le circostanze economiche, spostando la campagna elettorale sul campo, a loro favorevole, della denigrazione del leader e dei componenti della Casa delle Libert�.

Certo anche la pura azione denigratoria, in un Paese normale, finirebbe per scontrarsi con il semplice buon senso. Una persona dotata di normale spirito critico non potrebbe fare a meno di chiedersi come mai Berlusconi, cominciando da D'Alema, sia stato riconosciuto per cinque anni come il leader legittimo dell'opposizione, il leader con cui si volevano fare le riforme costituzionali, ed ora, proprio con D'Alema nelle vesti del piu` forsennato, si fa a gara per urlare all'Italia ed al mondo che Berlusconi � ineleggibile n� puo` governare.

Ancora piu` comica e` la posizione della sinistra nei confronti della Lega. Abbiamo ancora nella testa l'elogio sperticato, la definizione di grande partito democratico, una costola della sinistra, che lo stesso D'Alema, invitato in qualita' di Segretario dei DS, fece alla Lega durante il suo ultimo Congresso. Oggi la Lega e' il male assoluto, il mostro bieco e razzista, contro cui giustamente qualche buffone straniero si sta preparando a chiedere le sanzioni europee. Non era d'altro canto nella piu` felice tradizione stalinista considerare oggi nemici del popolo quelli che fino a ieri erano gli amici e collaboratori fedeli?

Per i comunisti i giudizi sulle persone sono sempre stati funzione del piu` becero e bieco interesse politico. E` questo soprattutto il motivo per cui li chiamiamo ancora comunisti, poiche` pur avendone abbandonata, almeno apparentemente l'ideologia, ancora usano gli stessi metodi politici. La campagna di menzogne che Rutelli sotto la regia assidua dei compagni, si appresta a portare avanti, campagna che senz'altro arrivera` a toni accesissimi, in un Paese normale sarebbe destinata a spegnersi velocemente per manifesta incongruenza, ma in un Paese come il nostro, piu` uso, anche per plageria, ad una credulita` acritica, potrebbe sortire qualche effetto.

Non dimentichiamo che il nostro e` il Paese dove milioni di comunisti hanno creduto per decenni che l'Unione Sovietica fosse il paradiso dei lavoratori. Ed oggi il nostro e` il Paese dove gli stessi personaggi, od i loro eredi, che per anni hanno propalato simili fandonie, e che per anni hanno denigrato ferocemente i vari avversari politici facendoli passare per nemici del popolo, oggi continuano con la stessa faccia tosta a raccontare menzogne senza tema che una stampa servile si azzardi a mettere in evidenza questa contraddizione.

Una delle piu` grandi balle che Rutelli si appresta a divulgare e` che Berlusconi sia entrato in politica per salvare il suo impero e che, quando fu Presidente del Consiglio, fece perdere centinaia di migliaia di miliardi al Paese, e grazie alla legge Tremonti fece risparmiare qualche centinaio di miliardi alle sue aziende. Ora qualsiasi imprenditore che si rispetti, e nessuno puo` dubitare che Berlusconi non sia un grande imprenditore, sa bene che per salvare le proprie aziende e` molto piu` produttivo aiutare i politici in carica che non cercare di far loro concorrenza.

E' veramente offensivo per una comune intelligenza proporre che un uomo giunto all'ultima stagione della propria vita, decida di scagliarsi da solo contro un intero sistema e contro un'intera classe politica-burocratica-imprenditoriale ben salda sul ponte di comando, solo per poter racimolare qualche miliardo extra.

Gli imprenditori che se ne intendono, sanno che e' molto piu' utile controllare i politici che vestirne le vesti. L'avvocato Agnelli, che e` uomo di mondo, quando gli fu offerto il Ministero degli Esteri dal Presidente Scalfaro, che in quei giorni stava facendo il Governo per Dini, garbatamente rifiuto` suggerendo volentieri sua sorella Susanna, che infatti divenne Ministro degli Esteri di quel Governo. (Bruno Vespa: Il Duello, pg 89). Tra l'altro e` interessante notare a proposito di questo episodio come Scalfaro non prenda nemmeno in considerazione la possibilita' di un conflitto di interessi per l'Avvocato Agnelli, che dagli Esteri avrebbe potuto avviare molti accordi di cooperazione utili per la sua industria.

E` evidente che il conflitto d'interessi e` una grande baggianata, inventata solo per impedire al centrodestra di andare al Governo. Ciononostante e' giusto che venga regolamentato proprio perche' non diventi un'arma di una sinistra senza scrupoli per eliminare i propri avversari politici.

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