GRATTA E VINCI

di Monello


Sembra esserci in questi giorni una corsa a chi le dice piu’ grosse sull’ evasione fiscale. Uno degli ultimi a tornare sull’ argomento e’ stato il presidente della Camera, on. Violante. A questi il televideo dell’ 11 giugno scorso attribuisce la seguente dichiarazione: "E’ vero che in Italia c’e’ un enorme sproporzione tra i prelievi fiscali e i servizi che lo Stato rende ai cittadini, ma e’ anche vero che meta’ del Prodotto Interno Lordo sfugge a qualsiasi tipo di tassazione" . La volta scorsa avevamo visto come due professori universitari arrivassero a postulare un’ evasione intorno al 15% del PIL, ora l’ on. Violante con uno stupendo salto qualitativo arriva a parlare di un’ evasione che riguarda ben il 50% del PIL! Speriamo che non intervenga il Presidente del Senato o qualcuno piu’ su’ ancora, potremmo scoprire di essere un popolo di evasori totali. Un bel salto per un popolo di santi, di navigatori etc.
Ma vediamo di entrare un po’ nella veridicita’ di tali affermazioni.

Se non andiamo errati il nostro PIL attuale dovrebbe essere dell’ ordine di 1,7-1,8 milioni di miliardi, mentre le entrate dello stato dovrebbo aggirarsi intorno ai 700 mila-800 mila miliardi, quindi quando parliamo di meta’ del PIL intendiamo circa 850.000 miliardi, ovvero se fosse vero che meta’ del PIL sfugge a qualsiasi tipo di tassazione, l’ altra meta’ sarebbe tassata al 100%. e quindi i tassati sarebbero ridotti ad uno stato di totale indigenza.
A questo punto possiamo solo aggiungere che si vuole a tutti i costi trovare un nuovo nemico o capro espiatorio per tutti i mali che affligono il nostro paese, e cosa c’e’ di meglio che non il cattivo evasore? Pero’ bisogna stare attenti a non esagerare altrimenti si scopre il trucco.

Le tasse e gli evasori ci riportano comunque alla manovra finanziaria e per la serie "oggi le comiche" all’ aumento del prezzo dei biglietti "gratta e vinci ". Questa lotteria sembra che recentemente sia stata dichiarata non essere un gioco d’azzardo, anche se lo Zanichelli per azzardo cita i seguenti sinonimi: caso, fortuna, sorte,alea,biribissi . Anzi, a noi sembra anche un’ attivita’ altamente meritoria con addirittura un qualche risvolto educativo. Infatti quando si viene in Italia non si puo' fare a meno di ammirare tutti quei genitori che in ogni bar insieme al cappuccino chiedono immancabilmente qualcuno dei famigerati biglietti che poi danno da grattare ai loro figlioletti, insegnando loro come in Italia si possa guadagnare con poca fatica, un po’ di divertimento e rendendo soprattutto un servizio allo Stato.

Ma perche’ il "gratta e vinci " e non il gioco delle tre carte? Mi spiego. Con il gioco delle tre carte si potrebbe dare anche un contributo alla lotta alla disoccupazione. Ovvero si potrebbero assumere, al Ministero delle Finanze, naturalmente tramite concorso, alcune migliaia di cittadini , di quelli fra i piu destri di mano, i quali muniti di regolare tavolinetto e mazzo ufficiale di carte, svolgerebbero la loro attivita’ nella pubblica piazza. I vantaggi sarebbero innumerevoli. Solo per citarne qualcuno, diremo che lo Stato non dovrebbe investire nulla in questa attivita’ che si svolgerebbe appunto all’ aperto, quindi senza necessita’ di uffici, computer etc. Inoltre non dimentichiamo la funzione sociale: non il freddo acquisto di un biglietto, ma un attivita’ di partecipazione popolare, con tanti capannelli di gente festosa attorno ad ogni tavolino. Infine, invece di un gioco di pura fortuna, non di azzardo comunque, si verrebbe ad introdurre un elemento di destrezza individuale, ovvero il guadagno deriverebbe eventualmente dalle proprie doti di intuito e prontezza di riflessi, in pratica ognuno potrebbe guadagnare secondo le proprie capacita’.

Circostanza quest’ ultima che, al nostro governo, composto da tanti ex-comunisti desiderosi di poter dimostrare le proprie tendenze liberiste, non dovrebbe affatto dispiacere.




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