"CANDIDE", O DELL'ITALIA DI PRODI

di Francesco-Maria Arouetto

La Nuova Italia nasce all'insegna dell'ottimismo piu' sfrenato. Tutto va per il meglio, nel migliore dei Paesi e sotto il migliore dei governi possibili.

Cosi' era anche in un altro Grande Paese. In quel paradiso gli operai erano sempre bellissimi, atletici, sorridenti e felicissimi di lavorare come matti, avendo gli sguardi ed i cuori sempre protesi in avanti, illuminati dal radioso Sol dell'Avvenire. La produzione era abbondante e sempre superiore alle piu' ottimistiche previsione dei piani quinquennali.

Terremoti ed altre catastrofi naturali venivano previsti con grande anticipo e quindi neutralizzati grazie al lavoro instancabile ed ingegnoso degli scienziati. Su tutto vegliavano sereni e severi al punto giusto le gloriose avanguardie del proletariato.

Purtroppo, grazie alle perfide manovre dei biechi capitalisti e dei loro lacche', quel mondo e' ora soltanto un ricordo. Quel paese non esiste piu' avendo subito una tale sconfitta che non hanno potuto nemmeno sottoscrivere non dico un trattato di pace, ma nemmeno la resa incondizionata.

Addio Unione Sovietica, rimasta solo nei cuori e nelle bandiere di coloro che oggi guidano le sorti dell'Italia. Le imprese gloriose del governo sovietico venivano declamate dalla Libera Stampa di quel paese e riprese gioiosamente da parte della stampa nostrana. La "Pravda" per definizione non poteva mentire e "l'Unita'" era sempre pronta a bere e rilanciare tutte le panzane che provenivano d'oltre cortina.

Ma l'Unione Sovietica non e' morta, il suo spirito aleggia ancora fra noi, come fra cubani e cinesi, e forse un giorno in un altro paese, forse nel nostro, chissa' se saremo cosi' fortunati, potra' tornare a vivere e prosperare. Per ora dobbiamo accontentarci di Panglosso e di una Libera Stampa sempre pronta a rilanciare amplificandole le sue dichiarazioni di straripante ottimismo.

D'altro canto questo scoppio d'ottimismo e' pure comprensibile. Il nostro paese e' stato per 50 tragici anni al servizio degli imperialisti, sotto il controllo bieco della CIA e dei suoi rappresentanti Craxi ed Andreotti che, con ogni mezzo, (per esempio BR, stragisti anarchici e neofascisti e organizzazioni criminose tipo Gladio, senza contare la Mafia) hanno sempre impedito che si materializzasse quell'incontro storico fra clericomarxisti e marxileninisti cui tutto il popolo italiano con grandi aspettative ha sempre anelato. Finalmente quest'incontro e' avvenuto e gia' se ne avvertono i risultati dalla gioia, le aspettative e l'ottimismo che trasudano da ogni articolo della nostra Libera Stampa.

S� e'vero, c'e' la disoccupazione. I servizi offerti dallo stato sono da sesto mondo. Scuola, universita', ricerca scientifica sono ormai soltanto dei nomi. All'estero non ci prendono sul serio nemmeno quando avviene un terremoto. Le citta' sono sempre piu' in mano a grande e piccola criminalita' sia autoctona che importata. Lo stupro che per anni e' stato il simbolo della violenza machista e fascista, diventa ora l'esercizio di un inderogabile diritto al sesso se commesso da extracomunitari. Gli "immigrati" sbarcano sparando. Una volta chi emigrava si portava dietro le poche cose che aveva. Oggi si portano dietro chili di eroina. Ma per la Caritas o il Ministero degli Interni sempre di poveri immigrati si tratta. Si uccide anche per un motorino.

Fortunatamente l'uomo responsabile di tutto questo e' stato gia' individuato, grazie alla Libera Stampa e ad autorevoli settori della magistratura inquirente. Per il Grande Vecchio, il Capo dei Capi, altro che Craxi o Andreotti, il giorno in cui dovra' rendere conto di tutte le sue malefatte si sta avvicinando a grandi passi. Quel giorno il grande incontro fra le masse clericali e quelle comuniste potra' finalmente esprimere tutta la sua potenzialita' ed il nuovo Eldorado, quello che fara' vedere i sorci verdi al resto del mondo, vedra' finalmente la luce.

Forse non tutti vorranno vedere la luce, per quelli ci sara' sempre la Grande Libera Stampa ad illuminarli e se nemmeno quella riuscira' a convincerli niente paura: ci pensera' il Grande Inquisitore, per la cui poltrona si stanno gia' preparando in molti.

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