DE PRO(fun)DIS

di Eros Capostagno

  1. Della povertà
  2. Del divinatorio
  3. Siate vigilanti!

DELLA POVERTA' - Nelle scorse settimane, parlando dello stato di povertà di una fascia di popolazione, il vescovo cattolico della città olandese di Breda aveva giustificato la pratica del furto, quando maturata in questa fascia sociale. Il tutto visto come uno "schiaffo" alla società opulenta che provoca emarginati.

Intervistato sull'argomento, il Primo Ministro Kok ha sinteticamente commentato: "A me sembra solo uno schiaffo verso i poveri che non rubano".

Questo episodio c'azzecca (...) bene con il convegno della FAO sulla fame nel mondo, appena concluso a Roma. Il convegno, come è noto e come era logico attendersi, è stato il solito atto di accusa alle società capitaliste che non darebbero aiuti sufficienti, che non azzerano i debiti dei Paesi poveri, che hanno rapinato le risorse di questi, che hanno utilizzato come schiavi i loro abitanti, che esportano armi invece di pane, che non intervengono in Zaire e che, buon ultimo, impongono "embarghi" su cibo e medicine onde affamare ancora di più i poveri del mondo.

E' sintomatico che l'assemblea dei delegati al convegno abbia tributato ben due minuti di applausi al vicepresidente del convegno nonché "lìder maximo" cubano Fidel Castro, fattosi paladino di questi nobili concetti.

Forse i Paesi capitalisti avranno anche dei buoni motivi per essere presi a schiaffi. Resta comunque il fatto che solo questi Paesi, grazie ai loro sistemi politico-economici, sono in grado di produrre ricchezza da poter redistribuire ai loro cittadini ed al resto del mondo. Resta ancora il fatto che certi Paesi dell'America Latina, solo dopo essersi liberati dell'abbraccio fraterno delle guerriglie di importazione cubana, hanno potuto (ri)lanciarsi sulla strada del benessere.

E' pertanto stucchevole apprendere che proprio in questi giorni un Mobutu, da trent'anni padrone assoluto dello Zaire, fa sapere dalla Svizzera (dove si trova per farsi curare) di non autorizzare l'eventuale passaggio di convogli umanitari verso i profughi ruandesi nel suo Paese e che, anzi, i profughi devono sloggiare.

Ed è addirittura vomitevole che gli "schiaffi" all'occidente debbano venire da un Fidel Castro che al convegno della FAO ha affermato che con le spese militari dei Paesi capitalisti si potrebbero sfamare i poveri del mondo. Proprio lui, che ha affamato (e continua ad affamare) il popolo cubano per poter comprare armi dall'Unione Sovietica onde esportare la rivoluzione in giro per il mondo, e che destina al budget militare il 2,8% del bilancio del Paese.

Sarebbe forse ora che, dopo aver porto più volte, pazientemente, l'altra guancia, l'occidente si decidesse ad aiutare davvero i popoli in difficoltà, liberandoli dai dittatori che li affamano e li tiranneggiano, riempiendo di schiaffi le loro facce di c...!

E facciamo attenzione in casa nostra, visto che il Governo Prodi, prigioniero dei cubani di Rifondazione Comunista, ha preso dichiaratamente la via della distruzione dell'economia italiana e del ceto medio produttivo.

* * *

A proposito di Cuba. Colta al volo verso la fine del piagnisteo di Raffaella Carrà del 15 novembre: all'ospite di turno, certo cantante di nome Raf, dopo aver parlato di Cuba, la presentatrice chiede se non intenda effettuare una tournée in quell'isola.

In uno slancio di commovente spontaneità, Raf risponde: "Sì, certo, non appena finirà l'embargo americano(...)!"

E noi restiamo storditi, non sappiamo più se prendercela con le cervella dei singoli o con l'epidemia di "cerebropatia spungiforme" indotta non tanto dal manzo inglese quanto dalla RAI condita all'olio d'Ulivo.

DEL DIVINATORIO - Conoscevamo le proprietà medianiche di Prodi (v. In attesa di risposta), ora scopriamo anche quelle divinatorie.
Sabato 9 novembre u.s., a chiusura dell'imponente manifestazione popolare a Roma contro la finanziaria, i quattro leaders del Polo per le Libertà hanno preso uno dopo l'altro la parola dal palco allestito in Piazza S. Giovanni.

Ha iniziato Berlusconi, dalle 19.10 alle 19.40, seguito da Buttiglione e poi Casini, ed infine, verso le 20.05 da Fini.

Che Fini si trovi a proprio agio a contatto diretto con la folla, avendone una esperienza pluriennale, e che per il Cavaliere fosse una prima volta, è ben noto: facile dunque prevedere la disinvoltura e l'abilità nel "tenere la piazza" del primo e una probabile tensione nel secondo.
Così infatti è stato.

Ma il professor Prodi è riuscito a superare se stesso e la banalità, facendo diffondere dall'Agenzia ANSA il suo commento ai discorsi dei leaders del Polo: "...ho sentito un Berlusconi nervoso, mentre Casini e Fini mi sono sembrati più aperti al dialogo...".

Tutto normale dunque. Se non fosse per il banale dettaglio che la nota dell'ANSA è stata diffusa alle 19.42, quando Berlusconi aveva appena finito il suo discorso e Buttiglione iniziava a parlare, mentre i discorsi di Casini e Fini erano ancora di là da venire!.
Quando si dice le veline...

Quello che più temiamo è però che l'abilità del professore a dialogare con gli spiriti passati e a percepire gli eventi del futuro, vada tutta a discapito della capacità di capire e gestire il presente, visto che, malgrado il baratro in cui sta facendo ruzzolare l'Italia, nessun settore escluso, Egli insiste nel dichiarare che "tutto va bene".

SIATE VIGILANTI! - Tra le tante confuse e contradittorie esternazioni dei Ministri del Governo Prodi, dovrebbe farci riflettere quella recente del Ministro delle Finanze, Visco, che avrebbe voluto rivelare al popolo italiano i contenuti della "tassa per l'Europa" solo un minuto prima della scadenza di Legge, il 31 dicembre.

Non ci spaventa il fatto che il Governo non abbia le idee chiare: in questi sei mesi ci siamo abituati all'improvvisazione, alle marce indietro, alle smentite, alle ripicche, alle furbizie, alle Rosi Bindi, ai Di Pietro e via giocherellando.

Quello che temiamo è un (ennesimo) colpo di mano.

Infatti, visto che:
1 - al suo insediamento Prodi si è definito un Robin Hood, che intende portar via ai ricchi;
2 - il Governo Prodi ha individuato nella media borghesia i ricchi da spogliare;
3 - Rifondazione Comunista ha finalmente trovato nel Governo Prodi l'arma per abbattere gli odiati borghesi;
4 - esiste un precedente, inventato tra l'altro da un Governo ancora borghese;

e tenuto conto del fatto che la stampa, la RAI e i Sindacati non insorgerebbero, essendo asserviti a (ed occupati da) questo Governo, temiamo che la Banda Prodi possa accarezzare l'idea di un "prelievo forzoso" di qualche permille sui conti correnti bancari, sulla falsariga dell'analogo provvedimento di Amato nel luglio 1992.
Prelievo da effettuare in una notte prefestiva e da comunicare ai cittadini a cose fatte.

Il tutto, naturalmente, per l'Europa.

Allora? SIATE VIGILANTI! Non sarà il caso di ritirare temporaneamente tutti i propri risparmi depositati in banca, tenendoli per un po' sotto la mattonella o in cassaforte, anche a costo di rimetterci un mese di interessi, per ridepositarli poi il 2 gennaio, a pericolo scampato?

Esagerati? Fidarsi è bene ma...con questa gente non fidarsi è molto meglio.

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