Salmi d'oggi Poesie Pensieri Se uno scriba diventa discepolo

Salmi d'oggi
Salmi d'oggi

Salmo 1: L'uomo saggio e l'uomo sciocco

Il libro dei salmi si apre con questa preghiera-invito a scegliere se vogliamo essere persone che mettono al centro della propria vita Dio o se stesse, che si fidano di Dio o solo di se stesse.
Qui sta la beatitudine del saggio o la maledizione dello sciocco.
Chi si fida solo di se stesso è meglio che chiuda questo libro, perché non può sgorgare vera preghiera dalla mente o dal cuore di un uomo sciocco, ma solo parole che saranno disperse dal vento.

Saggio quell'uomo
che non insegue i miti del successo,
non è attratto dalla facile ricchezza
e non cerca onori e piaceri.

Veramente saggio quell'uomo che crede nella giustizia e nel bene,
che si lascia guidare dalla Parola
e la rende il suo pane quotidiano.

Sarà come albero rigoglioso
che affonda le sue radici
nel terreno dei veri valori
e nell'acqua viva della fede.

La sua coscienza sarà tranquilla,
la sua parola saggia e credibile,
le sue scelte stabili e costruttive,
la sua vita piena di soddisfazioni insperate.

Sciocco quell'uomo
che ha fiducia solo in se stesso,
che vende l'anima al successo, ai soldi, al potere
e fa del piacere il suo dio.

Veramente sciocco quell'uomo
che non ama Dio e il prossimo,
che non coltiva i valori morali
e la speranza in un futuro migliore.

Sarà come una foglia secca
fatta turbinare dal vento degli interessi,
come una banderuola
senza stabile direzione di vita.

Non saprà resistere nei tempi di prova,
si scoprirà vuoto di valori e coraggio;
abbandonato dagli amici di comodo,
tremante come un bimbo impaurito.

È il Signore la forza dell'uomo saggio
e insieme la sua meta e il suo premio.
La rovina dell'uomo sciocco
è il credere solo in se stesso.




Salmo 18a: Canzone di lode a Dio

Lode mattutina contemplando il creato e in particolare il sole che, per gli antichi, era il simbolo più grande della vita e quindi di Dio. La gioia del cuore per il dono della vita diventa poesia e canto. E cos'è la preghiera se non il canto del cuore a Dio?

L'universo compone una lode
alla gloria potente di Dio,
l'infinito del cielo rimanda
eco d'inesplorata sapienza.

Il giorno contrappunta alla notte
quest'inno su rigo di luce,
melodia senza suoni nè voci,
canzone ritmata dal tempo.

Sinfonia per silenzi d'ascolto
intonata all'aprirsi dei fiori,
diffusa ai confini del mondo
da un'orchestra suonata dal vento.

S'alza puntuale al mattino,
come sposo appagato dal letto,
come prode acclamato al ritorno,
il sole a cantare la vita.

E tutto rinasce alla luce!




Salmo 37: Preghiera di un malato di AIDS

Supplica di un lebbroso. L'uomo che prega questo salmo è solo perchè emarginato dalla società a causa della sua malattia infettiva, allo stremo delle forze perchè distrutto dall'inarrestabile male, umiliato perché segnato col marchio di peccatore. La sua preghiera diventa perciò uno struggente lamento e insieme un'accorata richiesta di perdono e di sostegno.
L'emarginazione sociale e la disperazione, così come la minuziosa descrizione del progressivo sfacelo fisico presenti in questo salmo, richiamano alla mente la tragica realtà dei malati di AIDS.
Come un tempo per i lebbrosi, così ora per questi malati la preghiera e la vicinanza accogliente delle persone non potranno guarire il corpo, ma certamente sosterranno lo spirito per affrontare con dignità il dolore e la morte.

È con angoscia a mala pena sopita
che ripenso a quel giorno, Signore,
in cui sono andato a ritirare tremante
Il risultato del test per l'AIDS.

Nella nostra società tecnologica
le inappellabili sentenze di morte
ormai sono stilate dalle stampanti
degli attrezzatissimi laboratori di analisi.

Allora un medico specialista infettologo
è tenuto a spiegarti il tuo male
mascherando l'impotenza e l'angoscia
con un ricercato, professionale distacco.

Poi compila una scheda e ti chiede
di ripetere regolarmente i controlli
per meglio seguire il disastro
prodotto dal virus maledetto.

Da quel momento sei siglato per sempre
tra i nuovi appestati del secolo
e ti accorgi con improvviso terrore
che ti restano pochi anni di vita.

Nell'affanno e nella totale incoscienza
di una giovinezza vissuta allo sbando
avevo contratto la nuova infezione
con una siringa usata in comproprietà.

Così adesso nel fiore degli anni
e di un impegno per uscire dal tunnel
pago le estreme conseguenze
di un contagio che allora non conoscevo.

Il trauma di quel primo colloquio
mi aveva spinto a negare la realtà,
a ripetermi ch'era tutto uno sbaglio
per non impazzire e cercare la morte.

Ma dopo anni di altalenanti benesseri,
con piccoli disturbi e febbriciattole,
il male si è presentato all'appello
e sono in AIDS conclamato.

La mia pelle è macchiata di tumori,
mi perseguitano vomito e diarrea;
gli occhi e la gola mi bruciano,
faccio fatica a parlare e a nutrirmi.

Il mio corpo dimagrito e sbiancato
è esposto a tutte le malattie,
la mia mente confusa e ritardata
è vicina al black-out totale.

Ma è soprattutto nell'anima, Signore,
che mi sento svuotato di ogni forza,
mi sento incapace di reagire
alla paura che mi sta dominando.

Ti prego, Signore, ti supplico,
ti imploro con tutte le forze
come un uomo in punto di morte
che chiede un'ultima grazia.

Non abbandonarmi, Signore mio Dio,
non farmi sentire anche tu
il peso di tutti i miei sbagli,
altrimenti sono perduto per sempre.

Sono solo e confuso, Signore,
abbandonato da tutti gli amici
perché sono diventato intrattabile
e il mio male per loro è una colpa.

Per tutti questo male è un segno
di devianza e di ogni peccato
e il fatto che sia contagioso
aumenta la diffidenza e il disprezzo.

È vero, Signore, ho peccato
contro te, contro me, contro tutti;
ho tradito migliaia di volte
la fiducia che mi è stata accordata.

Ho sprecato gli anni più belli
a inseguire una falsa chimera,
a riempire con sogni e illusioni
un vuoto di amore e rapporti.

Perdonami, Signore, perdona
il male che veramente ho commesso;
perdona anche l'odio e la rabbia
e la voglia di farla finita.

Ho paura, Signore, ho paura
di guardare in faccia la morte!

Almeno avessi una mano
da stringere e bagnare di lacrime.

Invece mi imbottisco di farmaci
per non vedere e non sentire più niente
e scivolare incosciente nella morte
come incosciente sono scivolato stilla vita.

Stammi vicino, Signore mio Dio,
difendimi dai fantasmi della notte
e dalle ombre che mi ghignano di giorno
preparandosi a ballare sulla mia fossa.

Dammi forza per lottare e reagire
al senso di fallimento e sconforto
che così spesso mi attanaglia lo spirito
e demolisce le mie ultime difese.

Crocifisso uomo dei dolori
che ben conosci la solitudine della morte
e lo scarnificante giudizio dei buoni,
a te affido il mio grido accorato.




Salmo 49: Il culto in spirito e verità

Salmo per i pellegrini che salivano al Tempio a compiere i sacrifici. Richiama con forza la coerenza della fede mettendo a nudo e criticando la pratica religiosa solo esteriore e l'ipocrisia di chi si proclama credente a parole, ma non lo è nelle scelte di vita. E' un richiamo duro, ma profondamente attuale per ogni religione, che deve risuonare con forza anche nelle nostre chiese e conventi. Ma la parola:"Vi rimprovero perchè vi amo" diventa rivelazione e atteggiamento di conversione e fiducia fondata non sui nostri meriti e opere buone, ma sul suo amore misericordioso.

I

Il Signore, Dio degli uomini,
Dio di verità e di misericordia,
ha qualcosa da dire alla sua Chiesa
che vive in ogni parte del mondo.

«Radunate tutti i battezzati
e i cresimati nel nome del Signore»,
voglio chiedere conto a ciascuno
di come vive concretamente il mio dono.

Io sono il vostro Dio e Signore,
il giudice che vi riscatta e rende liberi;
per questo sento il bisogno di ammonirvi,
di richiamarvi il sentiero della vita.

Mettetevi in atteggiamento di conversione
di fronte a quello che sto per dirvi;
se vi rimprovero è perché vi amo,
perché io sono un Dio di misericordia.

II

A voi praticanti assidui e devoti
rivolgo una prima parola,
un richiamo amorevole e forte
perché solo in me sia la vostra fiducia.

Non mi lamento delle vostre preghiere:
in ogni ora e minuto del giorno
si celebrano messe a migliaia
e molte persone cantano la mia lode.

Mi adorate nel silenzio delle chiese
e mi portate in processione per le strade;
mi offrite fiori e suppellettili d'oro,
lumi, incenso e opere d'arte.

Ma ricordate bene una cosa:
non sono io che ho bisogno di preghiere,
di lodi e invocazioni al mio nome
o di persone che si sacrificano per me.

Io sono il Signore del mondo,
mia lode è il cielo e la terra
e la storia che scorre al suo fine.
Non sono un padrone, ma un padre!

Questo spreco e inflazione di messe,
queste preghiere recitate per obbligo,
queste devozioni per sentirvi più santi
mi sono molto sospette.

Mi credete forse un mercante
per contrattare con me la salvezza?
Esigete le grazie con preghiere ed offerte
e poi imprecate se io non vi ascolto.

Mi fa nausea questo atteggiamento sacrificale,
questo sapore di commercio e ricatto;
non è questo che voglio da voi,
non è questo che vi porta salvezza.

Il culto e la fede che voglio
è uno spirito rinnovato nell'intimo;
è l'amore sincero del cuore
e la fiducia che porta alla lode.

È il coraggio di essere veri
e il perdono di tutte le offese;
è il sentirvi bisognosi di aiuto
e il tendere la mano ai fratelli.

Non chi dice: «Signore, Signore»
è un praticante fedele e devoto
ma chi ogni giorno opera e prega
nello spirito e nella verità dell'amore.

III


Per voi praticanti di pura facciata
e per i battezzati solo di nome
ma che ci tengono a dirsi credenti
ho un rimprovero molto più duro.

Perché ti vanti di essere credente,
fai battezzare e cresimare i tuoi figli
e difendi le tradizioni religiose
se poi non osservi i miei comandamenti?

Se puoi calpestare qualcuno lo fai
e sfrutti chi è debole e indifeso;
hai distrutto i valori morali
e ti pavoneggi al braccio dell'amante.

Non t'importa di essere falso,
di calunniare e danneggiare i vicini
suscitando odi e divisioni
pur di raggiungere i tuoi scopi

Parli spesso di valori inviolabili,
di sani principi e ideali
ma poi credi solo all'interesse,
alle clientele e alla logica del più forte.

Questo e il tuo modo di agire
e credi che io sia d'accordo?
No! Te lo grido in faccia chiaramente,
ti condanno per la tua falsità

Ma tu pensi che io sono buono
e che alla fine dimentico tutto.
Io non sono incoerente come te,
ti amo, ma di un amore esigente.

Fate bene attenzione e ravvedetevi
voi che devotamente bestemmiate il mio nome,
vi chiederò conto con severità
di quella fede che dite di avere.

Chi mi loda con cuore sincero
e fa della sua vita un dono d'amore
offerto ai fratelli con gioia e gratuità,
solo lui rende un vero culto al mio nome.




Salmo 60: Preghiera dell'emigrante

Preghiera di una persona che ha trovato rifugio spirituale e asilo politico nel santuario di Gerusalemme. Questo esule esprime il suo bisogno di protezione e la sua lealtà re. La condizione dell'emigrante o del rifugiato politico, che ha coinvolto in prima persona molti italiani nella prima metà di questo secolo, ci sta ora coinvolgendo come ospitanti, visto il crescente afflusso di terzomondiali nel nostro paese. Questo nuovo esodo ci interroga, non solo sulla nostra capacità di accoglienza e di rispetto dei loro diritti, ma anche sulla dimensione ecumenica dello scambio e dell'aiuto ad essere fedeli all'unico Dio che gli uomini chiamano con nomi diversi. Per questo è stato attualizzato come preghiera di un musulmano.

Mi prostro fino a terra riverente,
ti adoro e ti prego, grande Allah,
creatore e luce dell'umanità
che sorridi i tuoi raggi sul mondo
e lo guidi come faro nella notte.

Ti invoco, Signore, nel tumulto
delle opulente città dell'Europa
nascondendomi in qualche giardino,
nei parchi iniettati di siringhe
o nelle buie e vuote chiese dei cristiani.

Sono un giovane emigrante africano
e il mio cuore è nero d'angoscia
come la mia pelle e i miei capelli,
come il lavoro che mi offrono
e i loro sguardi venati di razzismo.

Sto perdendo, o Allah, la fiducia
di arrivare un giorno a raccogliere
le briciole o i tozzi di pane
che cadono in abbondanza dalle mense
degli epuloni del ventesimo secolo.

Ancor oggi, Signore, essi curano
più i cani, i gatti, i guardaroba
che gli affamati lazzari neri
sbarcati clandestinamente nei porti
con i carghi di merci espropriate.

Solo in te è la mia fiducia, o Allah!
Per me tu sei più grande e potente
di tutte le potenze occidentali
e del loro Dio che non amano e non pregano.
Nelle tue mani affido il mio futuro!

Anche se molte porte mi si chiudono,
anche se la paura e il disprezzo
mi accompagnano come ombre maledette,
certamente incontrerò delle persone
che hanno abbattuto nel cuore le frontiere.

Io credo che tu sei forza e speranza,
rifugio e protezione potente
per chi si affida alla tua volontà
e cammina nella via della fede
ben oltre le speranze deluse.

In questo momento di forte tentazione
faccio voto di mantenermi fedele
alla fede e alle tradizioni del mio popolo
anche in mezzo alle nazioni d'Occidente
che praticano una religione ateista.

La fede e la solidarietà tra fratelli,
il valore incommensurabile della vita
nel dono dell'amore e dei figli,
nel rispetto della terra che è madre
sono ricchezze che non voglio smarrire.

Questi doni mi vengono da te
attraverso l'eredità dei miei padri
ma forte è la tentazione di svenderli
per un pezzo di pane ed un letto,
per una integrazione di pura facciata.

Da questa terra d'esilio e sofferenza,
da questa terra d'illusioni e speranze,
da questa terra ricca e indifferente
ti prego per la mia famiglia e il mio popolo
e per la grande Africa martoriata.

Proteggi, o Allah, i suoi governanti,
le sue guide spirituali e i suoi profeti,
i villaggi e le tribù delle savane,
le carovane e i nomadi del deserto,
gli abitanti delle bidonville cittadine.

E soprattutto proteggi i suoi figli
dispersi tra i popoli della terra
a mendicare un diritto negato.
Apri loro il cuore e le case
dei credenti che vivono in ogni popolo.

Così tornerà il sorriso sulle labbra
con i canti e le danze d'ogni ritmo
in una nuova pentecoste delle razze.
Anche l'Occidente quel giorno imparerà
a pregare e a rispettare la vita.




Salmo 91: Preghiera nella gioia

Inno liturgico usato per la celebrazione del sabato
Esprime tutta la gioia di un giorno di festa e la contemplazione entusiasta di ciò che Dio sa fare per l'uomo.
Per il salmista la festa è tempo di gioia, di lode, di contemplazione e insieme di meditazione sul destino dell'uomo e sul senso della vita.
Nella nostra società la festa è diventata "fine settimana", tempo di evasione, di nuove corse e nuovo fare; tempo per spendere i guadagni di un alienante lavoro inseguendo i miti creati dall'industria del tempo libero.
Il salmo vuole esprimere un'esperienza ed un invito a gustare la dimensione gioiosa e contemplativa della festa.



Oggi sono contento, Signore,
ho voglia di cantare, di ballare,
di esprimerti tutta la mia gioia.
Voglio comporre un nuovo salmo
per lodare il santo tuo nome
e celebrare la tua fedeltà.

Veramente sei il Dio della vita:
la gioia è il tuo manto regale
e l'allegria t'illumina il volto.
In questo giorno a te dedicato
m'abbandono all'estasi della grazia
e ti lodo con cuore riconoscente.

Stamattina ho spalancato la finestra
e mi sono fermato a contemplare
il cielo terso e i meli fioriti,
il ronzio delle api al lavoro,
il cinguettio degli uccelli tra i rami
e i loro richiami d'amore.

Lo squillo festoso delle campane
e la gente che si avvia alla chiesa
m'invitano a rinnovare con loro
il gesto che rinsalda la comunione;
poi tutti sul sagrato a raccontarci
le notizie del paese e delle case.

Veramente è una meraviglia il creato
ma una meraviglia ancora più grande
è il nostro incontrarci, Signore!
Che immenso dono è la vita,
la fede, l'amore, la festa,
il sentirsi un popolo in cammino.

Eppure molti non lo capiscono:
corrono, si affannano, si agitano
per progetti che sono illusioni:
la ricchezza ha una fame insaziabile,
il potere ha per prezzo la solitudine,
il vuoto è il retaggio dei piaceri.

Tu invece sei quiete e silenzio,
parola sussurrata all'orecchio,
intima comunione dello spirito.
In te trovo sicurezza nelle prove,
la gioia di un amore d'amicizia,
la serenità di sentirmi al mio posto.

Per questo non mi interessano
i miti e le corse all'effimero
o diventare una persona importante.
Non ha senso accumulare dei beni
per chi ha scoperto le ricchezze dell'anima
e cerca la sapienza del cuore.

La tua promessa per l'uomo di fede
è la gioia e la serenità dello spirito,
l'autorevolezza delle parole e delle scelte.
Anche quando raggiungerà la pensione
avrà una vita piena di interessi
e la forza di coltivare i rapporti.

TU ti offri, Signore, come riposo
per chi è stanco e affaticato dal vivere;
tu sei luce, forza, bellezza
e il premio oltre l'attesa.
Sei tu la mia gioia, Signore,
per te il mio canto e la festa.




Salmo 116: Lode all'amore di Dio

Sesto salmo dell'Hallel. Sviluppa il tema della lode universale di tutti i popoli e culture a Dio per il suo amore forte e fedele. Come tutte le persone veramente semplici, esprime con poche parole un contenuto profondissimo che ci coinvolge dal profondo del cuore.
Magari la nostra preghiera sapesse arrivare a questa profondità ed essenzialità!

Lodate il Signore,
abitanti di tutta la terra;
ognuno nella sua lingua e cultura
canti al Signore del mondo,
perché grande è il suo amore per l'uomo:
amore forte
come quello di giovani amanti,
amore fedele
come quello di sposi maturi.




Salmo 126: Il fondamento della vita

Cantico del pellegrinaggio. Meditazione sulla vita di ogni giorno: famiglia, lavoro, vita sociale. Il salmista invita a superare falsi valori per scoprire l'essenziale.
Una meditazione che, nella sua semplicità, verifica a fondo l'attuale mentalità fondata sull'interesse, il consumo, l'incomunicabilità, la gioia "artificiale" cercata nelle cose e non nel profondo della persona e dei rapporti.



Se il fondamente di una famiglia non è l'amore,
serve a poco costruirsi una bella casa.
Se il fondamento di una comunità non è la fede,
serve a poco fare grandi progetti e iniziative.

E' vano affannarsi per il guadagno
o fare un doppio lavoro;
serve solo a rincorrere l'illusione
di un vivere valutato sui soldi.

Il senso vero della vita Dio lo sa dare,
e molto spesso lo intuisce
proprio chi è povero e nella disgrazia,
chi è mite ed umile di cuore.

Amarsi fra persone, capirsi,
dialogare in fiducia e pazienza
fra sposi e con i figli
questo è fonte di sicurezza per un uomo.

Felice chi l'ha capito e lo vive;
non avrà paure per il futuro.
Questa sarà la sua forza
di fronte a qualunque difficoltà.




Salmo 138: Dio mi conosce

Una meditazione su Dio e la sua presenza nella vita. E' una contemplazione, una lode, un atto di fiducia, di invocazione... è un lasciare liberi la mente e il cuore di fronte a Dio, nella serenità e nel silenzio carico di presenza. Spesso la vita affannosa e caotica e l'ansia di fare dei nostri giorni ci impediscono di liberarci a momenti contemplativi come questo.

Signore, tu mi guardi e mi leggi negli occhi
ciò che custodisco nel segreto del cuore;
ogni mio gesto ti è familiare,
lo segui con amorosa premura.

Accompagni il mio lavoro
e il mio tempo libero,
il filo dei miei pensieri
e i miei desideri più nascosti.

Conosci le parole che dico
e i progetti che mi frullano in testa.
La tua è una presenza costante,
uno sguardo che avvolge la mia vita.

Quando ci penso, resto come incantato,
sorpreso e insieme affascinato.
E' una cosa grande, meravigliosa
e spesso non me ne rendo conto!

Nel turbinare affannoso delle scelte
sono portato a sentirmi autosufficiente,
protagonista della mia vita
e dominatore delle cose.

In realtà cosa sarei senza di te?
Quali speranze che non siano miraggi?
Quali esperienze potrei fare
senza incontrare il tuo volto?

Se voglio impadronirmi del cielo
misurando gli anni-luce dei suoi spazi infiniti.
e mando sonde a fotografare i pianeti,
è la tua grandezza che scopro e contemplo!

Se mi appassiono a studiare
le meravigliose leggi della natura
e penetro nei segreti delle cellule e degli atomi,
è la tua sapienza che mi si svela!

Se viaggio in terre lontane
o i mass-media mi fanno conoscere
altri popoli e altre culture,
è l'universalità del tuo amore che constato!

Anche quando vivo momenti di sofferenza
e mi si oscura il senso della vita,
è la tua misericordia che sperimento,
la tua parola illumina la mia angoscia!

Il mio stesso corpo è un dono meraviglioso
creato dalla ttia mano, cesellato con arte e con gusto
fin dal seno di mia madre.
Ti ringrazio, Signore,
per avermi fatto in modo così bello!
Tutto quello che fai è meraviglioso,
ogni cosa è un raggio della tua bellezza.

Tu conoscevi i miei pregi e i miei difetti
prima ancora che io li scoprissi;
conoscevi i miei entusiasmi e le mie paure
prima ancora che li sperimentassi.

Tutti gli avvenimenti della mia vita
ti erano familiari
prima ancora che li vivessi.
E mi hai riempito l'esistenza di doni!

Avrei voglia di mettermi a raccontarli
ma sarebbe una storia troppo lunga:
innumerevoli piccoli segni che sempre mi portano
all'unico grande dono che sei tu, Signore!

A volte mi meraviglio di certa gente che non capisce,
che si affanna per cose inutili,
che non sa vedere la tua presenza nella vita
o che ti usa per interessi personali.

Mi fanno rabbia e tristezza;
non sopporto la loro ipocrisia;
mi vien voglia di condannarli.
Ma prima devo giudicare me stesso.
Signore, giudica tu la mia coscienza;
fammi capire se le mie scelte sono giuste
e conducimi per mano sulla via
che porta alla vita.




Poesie
A GIAMPIERO
Ho visto rinascere un uomo
dal ventre,
finalmente squarciato,
d'una vita di rimorsi
e di fughe;
tingersi gli occhi di pace
pronunciando parole
degne d'un uomo;
vibrare di lotta
e d`amore
nell'accogliere un dono
troppe volte buttato.

Insieme
abbiamo pianto di gioia,
e Dio piangeva con noi.




L'USIGNOLO
Canta un usignolo
e intorno non è primavera.

Perchè canti e per chi
se sei solo a tremare
la tua fredda stagione?

Io canto per me,
per non seppellirmi all' inverno.

Io canto perchè la speranza
rifiorisce soltanto
se qualcuno la sogna gemmare
dal ramo delle proprie sconfitte.

Canta un usignolo
e in lui è già primavera.




IL NOCE
Eri forte e splendente
nell` estate del sole,
verde di foglie e di noci.
Mi affascinava
la tua maestosa potenza
di albero della vita.

Eppure nessuno
ha raccolto i tuoi frutti
nella maturità dell`autunno,
nessuno ha gioito per te
sotto l`ombra invitante.

Ora mostri all`inverno
nere noci
e nudi rami.
Umiliazione e tristezza
di una fecondità tradita.




LA CHIUSA
C è sempre una chiusa,
una tenaglia di monti
a strozzare le valli
scavate dai fiumi;
c'è sempre un forte
costruito dall` uomo,
una tenaglia di pietre
a impedire il passaggio;
c`è sempre una strada, un treno, una barca
che rompe la stretta,
che riallaccia i rapporti.

C`è sempre una chiusa
nella vita dell`uomo,
un dolore a tenaglia
che stringe la gola;
c'è sempre un peccato,
un cuore di pietra
che chiude il cammino
all`amore, al perdono;
c`è sempre uno sguardo, un dono, una voce
che rompe l`assedio,
che riconcilia alla vita.





Pensieri
PENSIERI SULLA SABBIA

La moda del mare
Rifugiarsi boccheggianti
su un bagnasciuga d'evasione
dove si ammassano i mezzibusti.

Passatempi sotto l'ombrellone
Gonfiare d'interesse
salvagenti di futilità,
riempire di suoni
vuoti silenzi,
alimentare la noia
di una massa di solitudine.

Rifiuti raccolti al mattino
Silenziosa protesta del mare
trattato
da fogna della terra.

Castelli di sabbia
Giochi di adulti
che fanno rivivere
illusioni perdute.

Ombrelloni
Interminabile parata
di soldatini di stoffa
schierati
per la festa del sole.

Venditori ambulanti
Sabbia bruciante
di spiagge affollate
calpestata ogni giorno
da cristi marocchini.

Il bagno
Nuotare tenaci
contro il salire della paura
gustando l'abbraccio
di sconfinata libertà.






PENSIERI AL CENTRO

Drogarsi
Fuggire la vita,
cullarsi nei sogni
è tradire se stessi,
drogarsi di vuoto.

Venire al Centro
Squamare la pelle
della vita di piazza
è mostrare il coraggio
d'essere veri.

Gruppo sentimenti
Urlare il tuo male,
inebriarti di gioia
e sentirti l'anima
affiorar dalla pelle.

Gli operatori
Tendere mano d'aiuto
salda come roccia,
tenera come petalo di fiore
sulle guance del vento.

Gruppi genitori
Gemmare fiducia
in un gruppo d'amici
è crear primavera
a ogni età della vita.




Se uno scriba diventa discepolo
Se uno scriba diventa discepolo

"...Avete capito tutte queste cose?". Gli risposero :"Si". Ed egli disse loro: "Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del Regno dei cieli, è simile ad un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche." (Mt. 13,51-52).
Ho voluto mettere come titolo e icona di questo libro l'autopresentazione di Matteo, presbitero scrittore, che firma il suo Vangelo con questa confidenza sul suo cammino personale di credente e di responsabile di una comunità. Dopo lunghi anni di studio e di insegnamento come maestro in una sinagoga ebraica, incontra il Cristo e si fa discepolo della sua Parola e annunciatore del Regno dei cieli. Il grande cambiamento che questa scelta ha portato nella sua vita lo spinge - nella maturità della sua esperienza personale e sotto la spinta del suo ministero nella comunità cristiana - a cercare una sintesi tra le ricchezze della tradizione religiosa ereditata dai suoi padri e la novità sconvolgente del Vangelo e della sequela di Gesù di Nazaret.

Noi preti siamo ben rappresentati da Matteo perché anche noi siamo stati educati - nei lunghi anni del Seminario, nella prassi abituale del nostro ministero e nei martellanti richiami della "formazione permanente" - ad essere degli scribi, degli zelanti funzionari del sacro e degli obbedienti amministratori di una tradizione cristiana codificata nelle forme della cultura contadina.

Il rinnovamento portato dal Concilio Vaticano II, almeno per noi che l'abbiamo vissuto intensamente e con passione fin dagli inizi del nostro ministero, ha richiesto non solo dei cambiamenti esteriori, ma soprattutto un impegno profondo a farci discepoli del Regno dei cieli, ascoltatori e annunciatori della Parola di Dio, servitori delle persone e della crescita della fede in ogni realtà, sacerdoti, re e profeti del popolo di Dio insieme con tutti i battezzati che volevano riscoprire e rivitalizzare la loro scelta di credenti.

Questo cammino, intuito negli anni del Concilio ed espresso poi con irruenza nella contestazione di molte forme sclerotizzate del passato negli anni 70, è maturato negli anni 80-90 come consapevolezza della necessità di ripensare tutta la fede e la tradizione alla luce del Vangelo. Era il gusto di riscoprire la Parola di Dio e renderla pane quotidiano della nostra vita di fede, di leggere in profondità il senso del vivere e il senso dei cambiamenti che stavano avvenendo in modo così vertiginoso.
Preti e laici accomunati dal desiderio e dal bisogno di riscoprire le radici della fede, oltre la scorza delle tradizioni e la noia del vuoto verbalismo e del saccente moralismo di tante omelie e catechesi degli adulti.

Questa esigenza comportava il passaggio da una mentalità e stile di credenti tradizionali, membri di una istituzione e difensori delle sue regole e usanze, ad una mentalità e stile di discepoli, ascoltatori della Parola e testimoni di un impegno di vita improntato alla sequela di Cristo, nella faticosa ricerca di una nuova sintesi fra fede cristiana e nuova cultura, sintesi da trovare e vivere noi per primi e da lasciare in eredità alle generazioni che ci seguiranno.

E' l'idea che ha guidato il cammino e le scelte di molte comunità e di molti presbiteri in questi anni, sia all'interno della vita delle parrocchie, sia in gruppi e associazioni legati al mondo del lavoro, del volontariato e del servizio a persone nel bisogno. E' l'impegno che mi ha coinvolto in prima persona sia nel ruolo di parroco di una piccola parrocchia di campagna, sia nell'inserimento in vari gruppi e associazioni operanti nel settore delle nuove povertà.

Questo libro raccoglie alcune delle riflessioni-meditazioni bibliche sviluppate in questi anni nei vari incontri dell'anno pastorale in parrocchia, nei ritiri con vari gruppi e sfociate poi anche in corsi di Esercizi Spirituali autogestiti con un gruppo di preti e laici interessati a questo cammino di riscoperta della fede e di lettura della Parola di Dio a partire dalla vita.

Sono stato molto incerto nel decidermi a pubblicare questi testi, sia per il grande numero di commentari biblici e spirituali presenti sul mercato, sia perché vedo sempre il rischio di cercare e usare strumentalmente cose già fatte da altri, sfuggendo la fatica di pensare, di mettersi davanti alla Parola e lasciarsi interrogare dallo Spirito che prega e parla in noi e nelle persone che incontriamo.

Come "SALMI D'OGGI" era e resta solo una traccia perché ognuno possa trovare una sua maniera di ripregare i salmi biblici e attualizzarli nello scorrere veloce del tempo e degli avvenimenti, così queste riflessioni bibliche - che pure risentono del tempo in cui sono state fatte - vogliono essere solo uno stimolo, un aiuto, delle piste per segnare un cammino di approfondimento della Parola di Dio a partire dalla vita di ogni giorno e dai grandi problemi che coinvolgono le nostre Chiese e la nostra società.

Non si può leggere questo libro senza la Bibbia accanto, senza continuamente riandare ai testi citati per farli propri, per ascoltare ciò che lo Spirito ha da dire a ciascuno, suggerendo intuizioni, stimoli, collegamenti, sottolineature, attualizzazioni sempre nuovi e adatti alla sua vita e alla sua situazione. E' un libro che invita a camminare e, insieme, vuole sostenere il cammino di chi già è in marcia, testimoniando il gusto della scoperta, la gioia di un incontro, il desiderio di continuare la strada con tutti i cercatori del volto di Dio nella sua Parola e nella vita degli uomini del nostro tempo.

Lo affido alla "compagnia" solidale di tutti i credenti che vogliono far maturare dal tesoro del loro cuore i valori profondi della nostra tradizione cristiana e la sconvolgente novità del Vangelo.

NATALE
IL MISTERO DELL'INCARNAZIONE
GIUSEPPE DI NAZARET, UN SERVIZIO VISSUTO NEL SILENZIO
MARIA DI NAZARET, MADRE E DISCEPOLA DI CRISTO
DISCEPOLI E ANNUNCIATORI DEL SIGNORE

PASQUA
SEGUIRE CRISTO NEL TEMPO DELLA PROVA
IL SEGNO DI CAINO E IL SEGNO DI GIUDA
LA CROCE, SCANDALO PER LA SAPIENZA DI QUESTO MONDO
INSIEME NELLA MORTE PER RINASCERE A NUOVA VITA
LA RISURREZIONE DI CRISTO E LA NOSTRA RISURREZIONE
TOMMASO, FIGURA DEL CREDENTE
EVANGELIZZARE NELLA LUCE DI GESÙ RISORTO

CON LA FORZA DELLO SPIRITO
SAMUELE, L'ULTIMO DEI GIUDICI E IL PRIMO DEI PROFETI
ELIA, FORZA E DIFESA D'ISRAELE
AMOS, IL RUGGITO DEL LEONE
OSEA, IL PROFETA DELL'AMORE
GIONA, PROFETA RILUTTANTE DI UN DIO MISERICORDIOSO

IL VANGELO DI MATTEO
LA BUONA NOTIZIA DEL REGNO E LA NUOVA OBBEDIENZA DEI DISCEPOLI
UN REGNO PROCLAMATO IN PAROLE E OPERE
LE CONDIZIONI E I FRUTTI DELLA MISSIONE
INVENTIVA MISSIONARIA DI FRONTE ALLE DIFFICOLTÀ
LA VITA DELLA COMUNITÀ COME SEGNO
ANNUNCIARE UNA SPERANZA OLTRE LE SPERANZE UMANE
IL SERVO SOFFERENTE E PERSEGUITATO

L'APOCALISSE
VIDI UNO SIMILE A UN FIGLIO DELL'UOMO
MANDA UN MESSAGGIO ALLE CHIESE
IL LIBRO DAI SETTE SIGILLI
IL DRAGO, IL MOSTRO E LA BESTIA
LA SPOSA DELL'AGNELLO


Preghiera Semplice
Preghiera Semplice

Il lavoro intende inserirsi nel grande impegno di rinnovamento dei segni della fede, delle preghiere e dei canti in atto nella Chiesa a partire dal Vaticano II, in quello sforzo di mediazione culturale volto ad avvicinare la preghiera alla sensibilità dei credenti del nostro tempo. Spesso i cristiani di oggi manifestano infatti l’esigenza di avere tra le mani degli strumenti semplici e agili per una preghiera personale, familiare e di gruppo, che aiuti l’uomo moderno a riscoprire la gioia di dialogare con Dio con le parole e i gesti della vita quotidiana. E il quotidiano è ormai segnato dalla fretta, dai minuti contati, dall’assillo di molti impegni: anziché demonizzare questo atteggiamento, l’autore ha scelto di tenerne conto nell’impostare il suo libro. Propone quindi uno schema semplice di preghiera, per il mattino e per la sera, formato da un pensiero introduttivo, un salmo, un cantico, alcuni versetti biblici e un’orazione spontanea. Il percorso è modulato su sei temi di riflessione-contemplazione per ognuno degli otto itinerari di attualizzazione della preghiera biblica proposti.


PRIMO ITINERARIO - GESÙ CRISTO
1° TEMA: GESÙ CRISTO, L’INVIATO DI DIO
2° TEMA: GESÙ CRISTO, L’ANNUNCIATORE DEL REGNO
3° TEMA: GESÙ CRISTO, IL MESSIA SOFFERENTE
4° TEMA: GESÙ CRISTO, IL VIVENTE
5° TEMA: GESÙ CRISTO, COLUI CHE DONA LO SPIRITO
6° TEMA: GESÙ CRISTO, COLUI CHE DEVE VENIRE
SECONDO ITINERARIO - L' UOMO
1° TEMA: L’UOMO SAGGIO O INSIPIENTE
2° TEMA: L’UOMO CERCATORE DI DIO
3° TEMA: L’UOMO NELLA QUOTIDIANITÀ
4° TEMA: L’UOMO IN RELAZIONE CON GLI ALTRI
5° TEMA: L’UOMO SCHIAVO DEI NUOVI IDOLI
6° TEMA: L’UOMO ONESTO E COMPASSIONEVOLE
TERZO ITINERARIO - DIO
1° TEMA: DIO, SIGNORE DEL MONDO
2° TEMA: DIO, SAPIENZA E PROVVIDENZA
3° TEMA: DIO, PADRE E MADRE DELL’UMANITÀ
4° TEMA: DIO, AMORE E TENEREZZA
5° TEMA: DIO, GUIDA DELLA STORIA
6° TEMA: DIO, GIUDICE E SALVATORE
QUARTO ITINERARIO - LA CHIESA
1° TEMA: LA CHIESA, SEGNO E STRUMENTO DEL REGNO
2° TEMA: LA CHIESA, DEI POVERI E DEI MARTIRI
3° TEMA: LA CHIESA, SANTA E PECCATRICE
4° TEMA: LA CHIESA, IN CONTINUO RINNOVAMENTO
5° TEMA: LA CHIESA, PROMOTRICE DI COMUNIONE
6° TEMA: LA CHIESA, TESTIMONE E SERVA
QUINTO ITINERARIO - LA FEDE
1° TEMA: LA FEDE, GRAZIA E RICERCA
2° TEMA: LA FEDE, GIOIA E INCONTRO
3° TEMA: LA FEDE, DUBBIO E SILENZIO
4° TEMA: LA FEDE, PREGHIERA E CULTO
5° TEMA: LA FEDE, SPERANZA E PROGETTO
6° TEMA: LA FEDE, AMORE E SERVIZIO
SESTO ITINERARIO - LA FESTA
1° TEMA: LA DOMENICA, GIORNO DEL SIGNORE
2° TEMA: LA CONTEMPLAZIONE, SILENZIO E PRESENZA
3° TEMA: LA PAROLA, GUIDA DEL CREDENTE
4° TEMA: LA NATURA, RIPOSO DELLO SPIRITO
5° TEMA: LA LODE, CANTO DELL’ANIMA
6° TEMA: LA FRATERNITÀ, GIOIA DELLA CONDIVISIONE
SETTIMO ITINERARIO - LA SOFFERENZA
1° TEMA: LA MALATTIA, FRAGILITÀ DEL CORPO
2° TEMA: L’ANGOSCIA, DEBOLEZZA DELLO SPIRITO
3° TEMA: LA MORTE, LIMITE DELL’UOMO
4° TEMA: L’EMARGINAZIONE, SOLITUDINE E ABBANDONO
5° TEMA: L’ESCLUSIONE, PAURA E GIUDIZIO
6° TEMA: L’INGIUSTIZIA, CANCRO DELLA SOCIETÀ
OTTAVO ITINERARIO - LA RICONCILIAZIONE
1° TEMA: LA RICONCILIAZIONE, CHIEDERE E DONARE IL PERDONO
2° TEMA: LA RICONCILIAZIONE, VIVERE CON SERENITÀ E FIDUCIA
3° TEMA: LA RICONCILIAZIONE, ARMONIZZARE LE DIVERSITÀ
4° TEMA: LA RICONCILIAZIONE, LOTTARE CONTRO L’INGIUSTIZIA
5° TEMA: LA RICONCILIAZIONE, RIFIUTARE OGNI VIOLENZA
6° TEMA: LA RICONCILIAZIONE, COSTRUIRE LA PACE
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