Guita Dumitru (Diamond) é artista eppure é innocente. Le sue mani sono abili strumenti per modellare o disegnare forme femminili, il cui riflesso gli é arrivato attraverso il tempo. La donna, la prima non parló ma presentò il suo corpo all'universo, una carne gravida di desiderio sensuale, libera di pensieri; bastava per bussola la luna, per profumo quello della terra umida, e per tetto le spalle dell'uomo che la copriva e negli occhi di lui si rifletteva il suo mistero.
È la condanna dell'artista vedere troppo. Fatto di vetro trasparente è quel velo che nasconde il senso del profondo, è per quello che lui sa che uguali sono una notte od un millennio. L'anelito dell'artista è che anche gli altri riescano a vederlo. Lui l'ha vista; più esattamente l'ha sentita, quella potenza di una carne che sfida con morbidezza lo spazio, il cosmo ed anche i poveri mortali.
Guita gioca. Chi dice di essere un artista sa che il gioco è il ponte più sicuro per il cielo infinito, come anche Oscar Wilde ha detto: L'arte è la sola cosa seria al mondo, e l'artista è l'unica persona che non è mai seria.
E mentre Guita gioca compone le sue sculture "creando" la donna, riflettendola come la vede oggi, così frammentata, delineata e posseduta dai pensieri d'altri. Una donna che fa ostentazione d'una stilizzazione corporea che ha più di barbaro che di raffinatezza estetica, poiché non è il risultato di un processo consapevole ma della standardizzazione di un canone estetico con fini commerciali.
È di questo processo, in questo secolo ci parla per primo Picasso con un'acutissima intuì
zione: "nella primavera del 1907 mostrò a pochi amici, lasciandoli quasi tutti sbalorditi e sgomenti, un grande quadro ideato e realizzato in mesi di ostinata fatica e di solitudine disperata; era Le bordel d'Avignon, che molti anni dopo doveva essere conosciuto con il titolo di Les demoiselles d'Avignon" (Franco Russoli, Picasso Cubista, Ed. Rizzoli). Di questo dipinto sono stati ampiamente discussi i diversi aspetti. E considerato senza ombra di dubbio il punto di partenza della Rivoluzione Cubista; è da sottolineare il fatto che fossero donne il soggetto di questa coraggiosa scelta, dorme, e non una natura morta o un paesaggio. Sul fatto che fosse una scelta innocente mi permetto di avere qualche dubbio. Un altro movimento artistico a cui Guita è interessato è il Surrealismo; ed è stato uno dei suoi più noti esponenti, Renè Magritte, a fornirci in una sua sentenza, quasi scherzosa, una chiave per capire la realtà di questa donna paradossale: "Questo pomeriggio sotto un sole che splende vedo una giovane donna che aspetta l'autobus accompagnata dal suo corpo". Sì, perché niente è più surreale della donna lontana dalla natura, dalla sua natura che la rende potente non solo fisicamente, come una forma da cui non è facile togliere lo sguardo, ma anche mentalmente. Lei che è stata pitonessa nell'oracolo di Delfi, perché le è stato concesso di "vedere", Lei che ha per consigliera la luna, godendo di un privilegiato rapporto con le forze creative del cosmo, é entrata in questo nuovo millennio presentando un corpo-oggetto che pare abbia dimenticato di vivere il suo mistero; ed é questo mistero quello che Guita tenta ancora di afferrare e plasmare nelle sue sculture che raffigurano una donna che intraprende un viaggio per ritrovare la strada verso se stessa.
Odio ed amo, tu forse me ne chiedi il perché,
non lo so, so solamente che é cosí e che soffro.
Catullo