CLAUDIO D'ANGELO
nel colore della mente
Galleria "Arte e Pensieri"
Via Ostilia, 3/a - 00184 Roma
7 - 30 giugno 2007
Stratus, 2005
© 1997  2007 Artsgallery
Galleria "Arte e Pensieri"
Via Ostilia, 3/a - 00184 Roma
tel. 067002404 cell. 3397092125
[email protected]
uff. stampa: i Diagonali
E-mail:
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© 1997  2007 Artsgallery

Orario di apertura galleria
dal mercoledì al sabato
ore 16.00/20.00
Nonostante segua l'affascinante lavoro di Claudio D'Angelo ormai da molto tempo, scrivendone in più occasioni, in certa misura ancora rifletto stupito su come riesca la sua pittura assai essenziale a spingersi sempre in avanti e a farlo, al contempo, sostanzialmente senza effet­tuare spostamenti. Intendo dire che già è difficile per un artista come lui, che opera con intenzioni appunto di forte riduzione quantitativa, non arenarsi in una scelta lingui­stica così estrema, figuriamoci farla camminare in pratica restando fermi!
Eppure ciò a D'Angelo viene naturale, agisce dunque in termini di continua creatività tuttavia rimanendo felice­mente in fondo sullo stesso punto, in quanto talmente denso e sentito da richiedere uno scandaglio perenne. In qualche modo è come se, sul piano grafico, il suo discor­so non cercasse, soprattutto negli ultimi anni, di seguire il consueto processo evolutivo, cioè di progressione grosso­modo lineare, bensì volesse procedere in senso circolare, avvitandosi, magistralmente, su se stesso. Insomma il lavoro di D'Angelo si dipana in maniera pressoché para­dossale, progredisce sottilmente a livello di mero accadi­mento interno. Almeno a me dà tale impressione. E a questo singolare avanzamento dà un contributo consi­derevole la ricerca assidua sul fronte dei materiali, che per D'Angelo non sono semplicemente strumenti per esprimersi, ma mezzi capaci nella loro diversità di dare vita effettivamente alle varie "sfumature" del suo imma­ginario. Tela, vetro, carta, pietra, fotografia, ecc.: sono materiali che, combinati, sconfinano talvolta oltre la superficie del quadro, finanche intervenendo nello spazio in termini installativi, come in questa personale romana imperniata su una grande opera che invade anche parte del pavimento (il cui uovo sospeso richiama di proposito quello della notissima Pala di Brera di Piero della Francesca), installazione che ne ha di fronte un'altra, meno imponente, di delicati "aquiloni". Mostra che, per così dire, si "completa" con alcuni dipinti dell'ultimo lustro, perlopiù recentissimi, spaziando da quelli con implicazioni fotografiche, con interventi su evocative foto di Rosanna Flammini, ad alcuni "frammenti" e pic­coli quadri di accentuata solarità, a quelli ricoperti di organzino con aggetlanze e trasparenze di vago, perche no, sapore erotico.
Una pittura, la sua, che non esito a definire straordinaria, proprio perché non affatto comune, capace di fondere (e di fendere) in se con somma armonia ragione e sentimen­to, impalpabile ma non per questo non avente a che fare per nulla con il reale, permeata di purezza, che viaggia in assoluta profondità. «C'è voluto un lungo lavoro di fil­traggio, certo; D'Angelo ha dovuto pagare silenzi e soli­tudine, incredulità e perfino banalità della cultura dei nostri tempi», ha scritto Giorgio Cortenova nel 2005. Sì, Claudio ha dovuto pagare davvero tutto questo, però conoscendolo bene so che se potesse tornare indietro non esilerebbe a rifare il medesimo percorso, giacché acuta­mente poetico, intenso, intriso di autentica e nobile emo­zione.

AntonlIo Rubini



Senza la mia luce
nel colore della mente l'ombra di un aquilone

Siedo sulle tue dita                con me accanto

                                          Claudio D'Angelo, a Fiamma Vigo
Claudio D'Angelo è nato a Tripoli nel 1938, vive ad Ascoli Piceno. Ha tenuto numerose mostre personali in Italia e all'estero; la sua attività è stata ampiamente documentata da saggi critici e partecipazioni a rassegne d'arte nazionali e internazionali. Sue opere sono presenti in Musei d'Arte Contemporanea e in Civiche Gallerie. Pubblicazioni teoriche e monografiche: 1973, Lo spazio dei progetti eli Claudio D'Angelo, a cura di Marco Armandi; Claudio D'Angelo 1963-1973, a cura di Marco Armandi e Paolo Fossati (ed. Arte e Società, Roma). 1974, Progetto di spazio, ipotesi e verìfica, a cura di Giulio Carlo Argan. 1976, Self-abuse, testi di Umbro Apollonio, Giulio Carlo Argan, Mirella Bandini, Bruno D'Amore, Luigi Lambertini, Guido Montana, Lara Vinca Masini, Sandra Orienti, Nello Ponente, Italo Tomassoni, Paolo Fossati, Toni Toniato (ed. La Nuova Foglio, Macerala). 1978, ller(azione) (ed. D'Addario, Ancona). 1982, Soglia, testi di Giulio Carlo Argan e Claudio D'Angelo. 1983, Nòesis noéseos, testi di Leo Strozzieri e Claudio D'Angelo (ed. Artecentro, Milano). 1995, Dialogo con l'invisibile, a cura di Enrico Crispolli (ed. Galleria Vismara, Milano). 2001, Episodio, a cura di Antonello Rubini (ed. Muspac, L'Aquila). 2003. 2003-1941 respiro, fermo nel vetro, a cura di Antonello Rubini (ed. Galleria Grue, Castelli). 2005, // sole ed io, a cura di Giorgio Cortenova (ed. Museo Civico, Teramo). 2006, Tratti/id­entità, video idealo e realizzato da Simone Pucci.
Prima di allora, 2002
Il mattino in viso, 2002
Prima del buio, 2007 - progetto dell'istallazione
Un aquilone per Deneb, 2006
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