LE ARMI (E LE PAURE) DEL NUOVO MILLENNIO

 

In questo periodo siamo tutti preoccupati a causa della guerra, ma nel 2001 non si combatte più solo con le armi classiche, i missili o le bombe; esse hanno un effetto disastroso sul territorio, basta vedere le immagini di alcune città talebane in questi giorni, ma non sono queste le armi più potenti che si possano usare in una guerra ai giorni nostri.

Sembra infatti che Bin Laden abbia iniziato ad attaccare l’America con un arma batteriologica: il carbonchio che provoca la malattia antrace. Questo di per sé non è un grosso problema perché basterà trovare un vaccino e poi fare vaccinazioni di massa, il vero problema esisterà se verranno usate oltre le armi chimiche, armi batteriologiche sconosciute o geneticamente modificate.

Si propone sotto un confronto fra le due tipologie di armi.

ARMA BATTERIOLOGICA

L’arma batteriologica è un virus o un batterio che si riproduce e infetta altre persone. Contro queste armi siamo poco protetti e molto vulnerabili. Nascono nei laboratori scientifici che producono malattie sconosciute o conosciute ma geneticamente modificate, con l’unico scopo di creare enormi disastri. Essi si vengono a creare per due ragioni:

1) il batterio è contagioso e nel giro di pochissimi minuti possono essere infettate moltissime persone.

2) Non si possono combattere con antibiotici perché non riescono a riconoscerlo.

Un esempio di arma batteriologica è il Vaiolo: questa malattia provocava milioni di morti all’anno a partire dal ‘200 fino all’800 ed è stata sconfitta con i vaccini di massa, ed in rarissimi altri casi con antibiotici.

Il problema delle vaccinazioni di massa è che non sempre i singoli reagiscono in modo positivo, può infatti succedere che su 10 casi testati, uno non riesca a fabbricare i giusti anticorpi e muoia. L’antibiotico invece, funziona in modo diverso ma è molto difficile da produrre: il virus lascia in alcune cellule delle tracce, l’antibiotico riconosce la cellula infettata, si unisce ad essa e la distrugge. Il vaiolo è scomparso 30 anni fa, ma per precauzione si è conservato il vaccino che è facile da trattare e controllare.

Un’altra malattia utilizzata come arma batteriologica è l’antrace: questo è un batterio non drammaticamente pericoloso che provoca ulcerazioni nella forma di contatto epidermico o all' interno dell’organismo, inoltre crea delle tossine che possono provocare la morte.

E’ facilmente trattabile e immagazzinabile, qualsiasi laboratorio di basso livello lo può trattare.

 

ARMA CHIMICA

Le armi chimiche sono vietate dalla convenzione di Ginevra, ma molti Stati e alcune organizzazioni come quelle terroristiche le usano ancora oggi. Provocano disastri su organismi o sull’ambiente ma non si moltiplicano. Sono prodotti velenosi per l’organismo: i più comuni sono i semplici disinfestanti e poi micro organismi o piante parassite utilizzate in agricoltura che opportunamente modificate possono essere pericolosi per esseri umani.

Sono composte da molecole che vengono inalate o ingerite per semplice contatto e vanno ad interagire con organi bersaglio in modo da annullarne la funzione. Sono sostanze chimiche come cianuri, gas tossici (ad esempio la leusite, famoso gas asfissiante usato nella disfatta di Caporetto), derivati del mercurio e dello stagno. Per combatterli esistono antidoti ma le sostanze sono infinite e spesso è difficile trovare quello adatto.

L’arma chimica è difficile da controllare, e non è necessaria una grande tecnologia per fabbricarla. Saddam Hussein le continua a produrre e ad usare. Anche gli americani le usarono nella guerra in Vietnam, ma non direttamente sulle persone: lanciavano infatti dagli aerei dei disinfestanti sulle foreste in maniera che gli alberi perdessero le foglie e i vietnamiti non si potessero nascondere. Un arma chimica è per esempio il Serin, un gas sparso nella metropolitana di Tokio qualche tempo fa da un gruppo terroristico.

Da parte dei terroristi per usare queste armi occorrono volontà di uccidere, cospicui mezzi finanziari, e una buona conoscenza tecnica, "qualità" che non mancano al terrorismo islamico, se non forse in parte l'ultima, essendo la loro tecnologia piuttosto

"artigianale", ma un rischio che è rappresentata da giovani del terzo mondo formati nei centri di ricerca occidentali. In questo momento ci sono ad esempio 250.000 studenti cinesi in America che possono accedere a informazioni riservate che potrebbero usare, un giorno, contro l'Occidente.

Come è cambiato lo scenario mondiale dopo l'11 settembre?

La guerra si sta svolgendo fra

 


U.S.A. e gli alleati Terrorismo

 


  Ragione Fanatismo

 

 

 

le democrazie più vulnerabili dovranno fare fronte comune.

I risultati sono e saranno forse un nuovo ordine mondiale, con ribaltamento di alleanze, si pensi a RUSSIA + AMERICA + CINA (mai state insieme); una maggiore coesione fra gli stati occidentali esalterà di più quello che ci unisce (piuttosto che quello che ci divide) per combattere il nemico numero uno: il terrorismo; l'emanazione di leggi più restrittive con la concessione di minori libertà personali; uno scontro culturale con problemi di incomprensioni.

Roberto Raineri

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