il Rimino n. 50. 08 settembre 2000
Andreotti e Pio IX. Anfiteatro.
I voltagabbana del Dopoguerra.

Archivio 2015

Andreotti boccia la mostra del Meeting sul Risorgimento.
Dichiarazioni in tivù.

Andreotti boccia la mostra sul Risorgimento svoltasi al Meeting. Parlando in una trasmissione tivù di RaiUno su Pio IX (1° settembre 2000), Andreotti ha definito "paradossali" le posizioni espresse dalla mostra (il cui catalogo s'intitola "La bugia risorgimentale"). Posizioni, ha aggiunto, da non prendersi come testo storico, per cui, se mi avessero chiesto, ha concluso, li avrei sconsigliati.



RASSEGNA STAMPA
Cultura a Rimini
Piero Meldini, scrittore ed ex direttore della Biblioteca Civica Gambalunghiana, striglia i genitori riminesi: "Si prepccupano se vedono il figlio leggere un romanzo in solitudine e sono tranquilli se sta ore davanti ai videogiochi".
La terza età invece, secondo Meldini, è attenta ad "autoeducarsi" ed ha forte sete di sapere. Ma a Rimini mancano attività che incoraggino il rapporto con i libri.
(Corriere Romagna, 2 settembre 2000, pagina 11).

Liberiamo l'Anfiteatro
Gioenzo Renzi (capogruppo consiliare di AN) vuole restituire a Rimini tutta l'area dell'Anfiteatro romano, in parte occupato dall'Asilo Svizzero 'provvisoriamente' installato nel Dopoguerra. Occorre recuperare, egli sostiene, "quell'identità cancellata progressivamente negli ultimi 50 ani".
(Corriere Romagna, 1° settembre 2000, pagina 11).

I voltagabbana del Dopoguerra
GIULIANO GHIRARDELLI ha intervistato DINO SPADONI sul Corriere Romagna. Nella quinta puntata del 31 agosto ha raccolto la testimonianza su molti fascisti accesi che divennero nel Dopoguerra accesi comunisti: "si sono buttati dove c'erano le nuobe poltrone".
A ben 55 anni da quegli eventi, si sfonda una porta aperta, e non si reca alla luce nulla di inedito Cioè a Rimini nessuno "ha parlato". Passata la guerra, all'ombra dei campanili o della torre dell'Arengo, si sono pacificate le carriere più che le coscienze.
Ovvero, c'è ancora tutta una storia da scrivere sul dopoguerra cittadino. Per la serie, Rimini città strana… Vedere il Rimino N. 47.

Lettera e risposte
Il quotidiano (cartaceo) la Repubblica ha pubblicato il giorno sabato 2 settembre questa mia lettera:
Per carità non facciamo altri referendum. La Scienza ha i suoi diritti. Da cattolico mi scandalizzo della caccia alle streghe che si sta facendo ancora verso la Scienza (in attesa di chiedere altri perdoni tra qualche secolo?). Quattro secoli fa la Chiesa proibiva la lettura dei libri in cui si parlava della circolazione del sangue. Tre secoli fa scomunicava gli attori. E proibiva le autopsie. Oggi a che cosa vuole mirare? La Scienza deve essere savia, e non onnipotente. Ma non la si può imbavagliare. Soprattutto da parte di oltranzisti che nulla sanno, nulla leggono, procedono scimmiottando (è quello che succede al Meeting di Rimini, la mia città). Ed aspettano le parole d'ordine severe, feroci, terribili, che nulla hanno di cristiano, della pietà cristiana, del senso del dolore, del senso della sconfitta dell'uomo: anche Cristo si lamentò sulla Croce, con il padre, Dio mio perché mi hai abbandonato, non ha ballato un rock e non ha cantato una canzonetta. Questo Cristianesimo felice manca del senso della tragedia della Storia e della Vita. Leggiamoci un po' di più il vecchio Manzoni, ciellini lombardi.
Antonio Montanari, Rimini
E' lo stesso testo apparso sulla Stampa on line il 28.8.2000, già riportato nel passato numero del Rimino con il titolo
Nella stessa giornata (sabato 2 settembre) ho ricevuto questo messaggio: 
Bella la sua lettera pubblicata su La Repubblica di oggi: una consolazione rara. purtroppo proprio accanto un'altra di quotidiana desolazione (è così a Roma, così a Firenze, la regola evidentemente del nostro stato di diritto).
Con stima la saluto. G.D.P Firenze.
Due giorni dopo ha fatto seguito quest'altro e-mail
 Ho letto quanto pubblicatole da Repubblica, volevo salutarla.
<Messaggio di risposta al mio di ringraziamento: "Mi divido tra metropoli e campagna (nel tempo libero), comunque nord. Come mai ha deciso di pubblicare il suo indirizzo email?">

Infine il 6 settembre mi è stato spedito questo terzo messaggio:
Caro Sig. Montanari,
ho letto la Sua bella lettera su la Repubblica di alcuni giorni fa e concordo in pieno con Lei: anche a me la religione spettacolo, che da qualche anno pare essere tanto in voga, sembra la parodia di una fede autenticamente vissuta.
Anche perché tutto questo altro non è che il riproporsi del trionfalismo di buona (?!) memoria che speravamo fosse morto e sepolto. Non ho mai creduto granché ai vari mea culpa romani, conclamati, esibiti e poi appaluditi perfino dai c.d. laici ingenui (o solo calcolatori per fini biecamente elettorali?). Temevo ahimé, date le premesse, che questo Giubileo sarebbe finito così, ma la delusione è forte lo stesso, mi creda......Certo la beatificazione di Pio IX è uno di quegli autogol i cui effetti nefasti si faranno sentire alla distanza, e non solo nei rapporti con gli ebrei; ma Le confesso che a farmi cadere definitivamente le braccia è stata "l'uscita" del Card. Ratzinger: se non sappiamo nemmeno dialogare all'interno della Chiesa -totalmente intesa, a prescindere dalle varie chiese divise (cattolica, protestante, ortodossa)- e siamo tanto superbi da affermare che noi sì che abbiamo la "pienezza", come possiamo pretendere di dialogare con le altre fedi, per di più relegate ora in secondo piano?
Rammento che, oltre trent'anni fa, all'epoca della (nefasta) Humanae Vitae, il celebre teologo Karl Rahner affermava: "Se la Chiesa non è in grado di dialogare con il mondo di oggi, rischia di perdere la sua autorevolezza". Ecco, parlava di autorevolezza, non di consenso facile o di numero dei fedeli. E men che mai parlava di autoritarismo.
Con qualche abilità si riuscirà a riempire Piazza S. Pietro, oltre che le tasche di chi manovra tutti quei giovani che si sono visti, più o meno inconsapevoli e comunque sempre sensibili all'autoritarismo, religioso o laico che sia, ma l'autorevolezza della Chiesa dove va a finire?
Non abbiamo il diritto di criticare il mondo islamico e i suoi fondamentalismi , visto che anche noi ragioniamo allo stesso modo.
Con profonda amarezza per la situazione, ma con stima verso di Lei, La saluto. Mara M. di Bologna


Antonio Montanari

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