Fatiche

Uno studio di neuro-psicologia annunciato oggi 24 maggio, dimostra che per capire una battuta o un commento sarcastico il nostro cervello deve compiere un lavoro molto complesso impegnando diverse sue aree. La notizia non spiega quale fatica sia invece richiesta per pronunciarle, le battute. Dovrebbe essere sovrumana (ovvero quasi del tutto impossibile da sostenere), se come termine di paragone prendiamo quelle che escono dalle bocche dei nostri politici, e per carità di patria non diciamo che provengono dai loro cervelli. Per fortuna esistono anche persone normali che pur non appartenendo all’eletta schiera della Politica, ottengono gli stessi risultati. Si sforzano ovviamente di fare come suole dirsi gli spiritosi, e non approdano a nulla. Per loro disgrazia i normali cretini non godono del privilegio d’avere sempre vicino dei sostenitori che applaudono o ridono ascoltando quanto le loro corde vocali producono.
Anche in questo caso, i politici sono dei privilegiati: raccolgono consenso pure nei casi in cui non se lo meritano. Il più celebre battutista è stato e resta secondo fonti autorevoli, il senatore Giulio Andreotti. Per me egli si è sempre dimostrato un osservatore fintamente freddo e cinico che non sappiamo quanto abbia giovato alla comprensione della realtà ed alla soluzione dei problemi. Berlusconi che avrebbe voluto sempre imitarlo, è dotato invece di una calda passione milanese che sta agli antipodi del carattere romanesco del senatore Andreotti. Gli effetti sono gli stessi.
Rutelli ha rivendicato un passato glorioso fatto di «pane e cicoria» per giocare ora un ruolo non subalterno a Prodi. Non ho compreso se abbia voluto imitare Berlusconi o Andreotti. Comunque non fa troppa differenza. Sarà colpa dei miei limiti intellettuali. Ma comincio a dubitare anche di quelli altrui. Non sono tanto sicuro che i nostri rappresentati quando seggono in Parlamento, usino tutte le aree del cervello, anche per cose che dovrebbero richiedere un impegno meno gravoso di battute o sarcasmi. Non è altrimenti giustificabile la situazione venutasi a determinare nel Comune di Bolzano dove, aldilà di ogni previsione logica, è stato eletto un sindaco di Destra con una maggioranza di Sinistra. Questo capolavoro esula dalla quadratura del cerchio che a Bologna tentano per convincere il sindaco Cofferati che l’illegalità di pochi scalmanati non è un reato, ma un sogno politico bertinottiano da coltivare con grande cura. [916]

Antonio Montanari


1067/Riministoria-il Rimino/Antonio Montanari Nozzoli/25.5.2005