Il rospo. Tama 910 (13.04.2005)

Tramontato il berlusconismo, resta il Cavaliere: parola di Francesco Cossiga e del quotidiano di An. Un uomo solo al comando come Fausto Coppi sul Pordoi. Ma a chi comanderà? Galli Della Loggia non strapazza più l'opposizione ed a malincuore va giù duro con la maggioranza: non vogliono avere amici, ma soltanto dei camerieri. La Destra, aggiunge rattristato, realizza unicamente il rapporto servo-padrone. Del quale aveva già parlato G. W. F. Hegel (1770-1831), riferendosi a tutta la storia dell'umanità ed offrendo il destro a Carlo Marx per ideare la lotta di classe (1848). Un dubbio: Berlusconi, novella principessa alle prese con il rospo, trasformerà il placido Bertinotti in un fremente rivoluzionario da barricate? Non lo sappiamo immaginare. Per ora resta la Wanda Osiris della Sinistra. Anziché scendere le scale del varietà, s'adagia vanitoso nei salotti televisivi. Ed intanto procura orticaria a Prodi che, dopo aver brindato con Rifondazione per la vittoria pugliese di Vendola, ne ribadisce le dovute distanze in campo economico.
Ognuno ha le sue rogne. A Destra c'è la Lega che disunisce con la devoluzione, a Sinistra Bertinotti con le oscillazioni pendolari ed amletiche: ci stiamo o no? La politica è terreno di facili amori e di vincoli difficili. Si perdonano i tradimenti (quello di Bossi verso il Cavaliere, o di Bertinotti nei confronti di Prodi), ma non si accettano contratti matrimoniali dal notaio. Non è un fatto di adesso. Da decenni assistiamo ad un fenomenale gioco di prestigio. Si disse che eravamo una democrazia bloccata, dimenticando che si trattava di un vecchio slogan brigatista. Abbiamo cercato di migliorare il bipolarismo imperfetto con il sistema maggioritario. Ora rivogliamo il proporzionale. Abbiamo proclamato la seconda repubblica, senza atto di nascita e senza sapere che cosa sia.
A questo punto il berlusconismo non è più la malattia, ma il sintomo di qualcosa che preferiamo ignorare. Cossiga suggerisce a Follini di contattare Rutelli per abbracciare vecchi compagni (anzi amici) di partito, ed andare in pellegrinaggio da D'Alema onde formare un governo di «centro-sinistra», che immaginiamo nuovo e diverso soltanto nella teoria. Il sintomo corrisponde a quel fenomeno tipicamente italiano che si chiama prima «connubio» con Cavour (1852) e poi «trasformismo» con Depretis (1876). Da perfetto uomo risorgimentale il Cavaliere parla contro i poteri occulti, lui tessera 625 della P2. [910]

Antonio Montanari


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