il Rimino

Il Dante esoterico-massonico
anche a Riccione e su Icaro tivù

Prosegue la campagna di diffusione del pensiero esoterico-massonico sulla Divina Commedia e su Dante Alighieri, con lauti contributi degli Enti pubblici. Il bello è che ci casca ancora Icaro Tivù, emittente diocesana. Ancora, diciamo perché è già la seconda volta.
La prima è avvenuta quando è stato presentato un volume in edizione anastatica, a spese della Provincia di Rimini, con tanto di intervista al curatore riminese, noto massone.
Adesso, sabato 7 febbario 2004, un servizio sulle Lecturae Dantis di Riccione, organizzate dall’assessore alla Cultura (esponente cattolico di primo piano nel mondo della comunicazione diocesana), ha riprodotto un testo evidentemente fornito al cronista di turno, in cui si preannuncia la prossima lettura del primo canto del Purgatorio dove per la terza volta Dante sarebbe «iniziato».
Chi ha vaga pratica con la Divina Commedia sa che c’è un rito di purificazione dal peccato e d’imposizione del «giunco» che rappresenta l’umiltà:
«Va dunque, e fa che tu costui ricinghe
d’un giunco schietto e che li lavi ’l viso,
sì ch’ogni sucidume quindi stinghe»
(Pg, I, 93-96).
Purificazione è parola acconcia all’interpretazione letterale del passo. Iniziazione è voce massonica.

il Rimino, 08.02.2004