Su Ariminol (22 luglio, n. 42) si legge quanto segue, in riferimento a il Rimino.
Stampa codina con chi detiene i cordoni della borsa
Dopo il Seicento inquieto e il Settecento inquieto, il terzo inquieto sono io. Antonio Montanari spiega sul suo il Rimino (ormai la Rete a Rimini pullula di carbonari della libera informazione
) che in città è diventato difficile criticare listituzione delle istituzioni, la Fondazione Cassa di Risparmio, difficilissimo se a tema ci sono mostre e cataloghi sfornati dal potente Istituto presieduto da Luciano Chicchi.
Montanari aveva scritto un articolo sul Ponte: Divagazioni sul catalogo della mostra in corso a Castelsismondo, ma un riferimento di troppo allo storico Enzo Pruccoli, addetto culturale della Fondazione Carim, gli è costato il taglio di un pezzo consegnato al giornale della Curia di Rimini.
Cosa aveva scritto di tanto grave Antonio Montanari? Aveva ricordato che lo storico Pruccoli. ha duramente censurato tempo fa un innocuo articolo di un mio carissimo amico che aveva riproposto la leggenda del frate martirizzato da Sigismondo. E tanto è bastato per essere a sua volta censurato dal settimanale Il Ponte che ha pubblicato larticolo di Montanari epurandolo del riferimento a Pruccoli. Il commento di Antonio Montanari: A qualcuno piacerebbe uninformazione fatta in ginocchio verso chi tiene i cordoni della borsa..
E intanto i giornali on line crescono. Oltre al Rimino e al nostro Ariminol, di recente unaltra testata ha cominciato a navigare in rete alla ricerca di qualcosa che comincia scarseggiare sulla carta stampata (prima o poi lo faremo un forum di discussione su questo argomento, colleghi permettendo): Il pasquino. Allorigine pare ci sia la ricerca di uno strumento libero da ristrettezze editoriali e dall'invadenza della pubblicità. Chi ci scrive (Giampaolo Proni, Claudio Costantini,
.) proviene dallesperienza di Chiamami Città, nella versione battagliera e riflessiva di Giuliano Ghirardelli. Oggi, editore la Cna, Chiamami Città è diventato un foglio molto diverso dal passato, carico di consigli per gli acquisti, pieno di comunicati e pagine comperate da chi può: Comune, Provincia, ecc. E così le teste pensanti del giornale, pur continuando a scrivere anche su Chiamami Città, hanno deciso di crearsi un loro spazio: voci libere è il sottotitolo del Pasquino. Auguri.