Antonio Montanari

BIBLIOTECA MALATESTIANA DI SAN FRANCESCO A RIMINI
Notizie e documenti


Biblioteca venduta alla famiglia romana dei Cesi

Federico Sartoni (1730-1786), come riferisce Luigi Tonini (Rimini dopo il Mille, p. 94), sostiene che i frati vendettero la libreria alla famiglia romana dei Cesi, alla quale appartengono i fratelli Angelo (vescovo di Rimini dal 1627 al 1646) e Federico, fondatore dell'Accademia dei Lincei nel 1603.
Il manoscritto di Sartoni è in BGR, Sc-Ms.1136: SARTONI, FEDERICO COSIMO, Copia di uno zibaldone mss. che era in Casa Sartoni ed ora posseduto dal N. U. Signor Domenico Mattioli, contenente memorie ed avvertimenti per la storia di Rimini... Sta in: TONINI, LUIGI: [Cronache riminesi...] (cc. 222-97). La parte che qui interessa è alle cc. 49-50.
I frati vendettero liberamente la libreria alla famiglia romana dei Cesi, come pare sostenere Sartoni?
Forse essi furono costretti non dico dal vescovo romano, ma dalle loro misere condizioni (che risultano da molti documenti conservati in Archivio di Stato di Rimini).
In «Accademie e Biblioteche d'Italia», 1928, VI, p. 29, Aldo Francesco Massèra (1881-1928) incolpa i Conventuali riminesi d'aver lasciato «disperdere le ricchezze raccolte».
Massèra non conosceva la notizia di Righini del 1511 (la biblioteca era stata trasferita a Roma «sic jubente Pontefice»).
Altri particolari sono nella pagina Introduzione [2008].

Antonio Montanari
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