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il Rimino - Riministoria

(N)eurodeliri

Sabato 4 giugno il ministro leghista Calderoli dichiara che il presidente della Repubblica Ciampi dopo il doppio no di Francia ed Olanda alla Costituzione europea «deve accettare la sconfitta», essendo «uno di quelli che hanno spinto» l'Italia verso la moneta unica. Il Corriere della Sera di domenica 5 in un breve corsivo sostiene che Calderoli «ha aggredito il capo dello Stato», ed auspica un intervento del governo per «comunicare a tutte lettere che la ricreazione è finita». Nello stesso giorno Berlusconi obbedisce e telefona a Ciampi per manifestargli la sua «piena solidarietà». Il Corriere in altro servizio riporta alcune indiscrezioni: Berlusconi non vuole tornare alla lira, come invece il suo ministro leghista Maroni, ma critica la gestione dell'euro da parte del Centrosinistra. Detto in spiccioli, la colpa non è dell'euro, ma dell'euro di Prodi.
Sempre domenica 5 il Corriere pubblica la consueta rubrica settimanale di Enzo Biagi in cui si racconta l'episodio berlusconiano del dito medio, sul quale riferimmo nella nostra scorsa puntata. La reazione furiosa delle forze di governo fa scrivere al Corriere di lunedì 6, sotto il titolo «Un bruttissimo segno»: c'è una «azione coordinata e continuativa contro Enzo Biagi» che viene da lontano, da quell'editto di Sofia (Bulgaria) del 2002 con cui è stato cacciato dalla Rai. Nella stessa mattinata sul Giornale del Berlusconi fratello, escono righe invereconde contro Biagi e la sua età.
Sempre lunedì il Corrierone ospita un breve testo di Mario Monti, «Quando Bossi voleva la Padania nell'euro» (1996), dove si ricorda che Calderoli nel 1995 aveva definito la lira «carta straccia» attaccando Berlusconi e Fini. Intanto da Mosca interviene il presidente della Camera, Casini: affiancare la lira all'euro sarebbe «da film dell'orrore». L'agenzia cattolica Sir segnala il rischio di parlare «a vanvera».
Martedì 7. Luigi Spaventa su Repubblica spiega che è tollerabile solo «una modica quantità di sciocchezze», mentre in questi giorni si è superata ogni ragionevole soglia. La moderatissima Stampa di Torino ha un editoriale dell'economista Mario Deaglio intitolato «Buffonate pericolose», in cui si riferisce di un'altra bella trovata della Lega: usare la lira in Italia e il dollaro all'estero. Secondo un sondaggio di Renato Mannheimer cresce il pessimismo degli elettori di entrambi i Poli sul futuro economico del Paese. Uniti dalla paura? Non è un gran risultato politico. [918]

Antonio Montanari


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