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Ponte di Tiberio e dintorni. 3. Ma come si chiama?


Appunti e divagazioni.

Il "Ponte di Tiberio" nel 1769 e 1790 è detto "di San Giuliano".
Nel 1681, 1776, 1788, 1816 e 1893 (con Carlo Tonini, "Guida di Rimini"), "di Augusto".
Come "Ponte di Rimini" appare nel 1748, 1815, 1832 e 1836.
A metà Ottocento, nella didascalia di un disegno a penna si legge: "Veduta del Ponte di Augusto e Tiberio", mentre un disegnatore inglese (1810 circa) disegna il ponte "of Tiberio".
Luigi Nardi nel 1813 parla di "Ponte di Tiberio" nella sua opera "Descrizione antiquario-architettonica dell’arco di Augusto, ponte di Tiberio e tempio malatestiano di Rimino".
Nel 1934 A. Mangini, nella sua guida di Rimini edita da Garattoni, scrive del "Ponte di Augusto". Nello stesso 1934 S. Aurigemma parla del "Ponte d'Augusto o di Tiberio". In Nevio Matteini (nella guida di Rimini del 1956), si trova "Ponte di Tiberio detto anche d'Augusto".



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