Le versioni di l'Alfasud

Alfasud (1974 -- 76)
Alfasud 5m (1976 -- 1979)
Alfasud TI (1975 -- 79)
Alfasud L (1976 -- 77)
Alfasud TI 1.5 (1979 -- 82)
Alfasud 1.5 (4 o 5 porte) (1982 -- 83)
Alfasud TI 1.5 (3 porte) (1982 -- 83)
Alfasud TI 1.5 (QV) (1983 -- 84)
Alfasud Sprint Veloce coupe (1979 -- 83)
 
 

Alfasud (1974 -- 76)

 

 

Alfasud 5m (5 marce)

 

 

 Alfasud TI  (1975 -- 79)

 

 

 Alfasud Giardinetta (1975 -- 82)

 

 

 Alfasud L  (1976 -- 77)

 

 

Alfa Super (1977 -- 1982)

 

 

 Alfasud TI 1.5  (1979 -- 82)

 

 

 Alfasud 1.5 (4 o 5 porte) (1982 -- 83)

 

 

 Alfasud TI 1.5 (3 porte)  95 CV (1981 -- 83)

 

 

 Alfasud TI 1.5 (Quadrifoglio Verde) 105 CV (1982 -- 84)

Ultimo step dello sviluppo dell'Alfasud fu la sua versione sportiva estrema, ennesimo sviluppo dell'originale TI, la Quadrifoglio Verde che nel nome si rifaceva al mitico simbolo della casa del portello apparso per la prima volta alla Targa Florio del 1923.

La 1.5 TI Q.V. venne presentata nel 1982 e restò in produzione fino al 1984 quando insieme al resto della gamma Alfasud fu sostituita dalla corrispondente versione della nuova Alfa 33; rispetto alle altre Alfasud tre porte denominate TI (sia le 1.3 che le 1.5) che l'avevano preceduta la nuova Q.V. si distingueva per filosofia e conseguentemente per la clientela alla quale era destinata, la nuova vettura era più sportiva, più Alfa e per questo, pur montando il classico Boxer 1.5, era da considerarsi un modello completamente inedito.

Lo schema meccanico era il classico dell'Alfasud, simbolo di novità tecnica, nella trazione anteriore, e di continuità della filosofia Alfa Romeo per alcune trasgressive soluzioni tecniche adottate (i quattro freni a disco di cui gli anteriori solidali al differenziale per ridurre le masse sospese e il 4 cilindri Boxer molto avanzato per ottenere una migliore distribuzione dei pesi); la base del modello era l'ultimo restyling datato 1982 (che accantonava le datate versioni senza il portellone posteriore e divideva la gamma solo in 3 e 5 porte), le novità erano rappresentate dalla calandra sportiva di colore nero e dal nuovo disegno che rendeva i fanali rotondi, dal fascione, sempre nero, con spoiler integrato, dalle rifiniture sottoporta nere, dall'alettone posteriore, dallo scudetto Alfa contornato di rosso, dalle ruote in lega leggera da 190/55 HR 340 di nuovo disegno, dal doppio terminale di scarico e dalla fascetta di identificazione posta sul montante del finestrino posteriore raffigurante un quadrifoglio invece del classico stemma Alfa.

L'interno era caratterizzato da una reinterpretazione sportiva della nuova plancia, comune a tutte le Model Year '82, da cui spiccavano i nuovi manometri posti sul tunnel centrale di fronte alla leva del cambio, il volante sellato in pelle e il tessuto della tappezzeria riproducente il logo TI.

Meccanicamente la novità più rilevante era l'evoluzione del 4C Boxer da 1490 centimetri cubici, della precedente versione e dell'attuale berlina 5 porte, che ora raggiungeva quota 105 cavalli a 6000 giri al minuto con coppia massima a 4000 giri al minuto e che le consentiva di raggiungere i 183 km/h.

Spartana e sportiva, ottimo progetto che sarà trapiantato senza troppi traumi a livello meccanico sulla sua erede Alfa 33, l'Alfasud 1.5 TI Q.V. può essere vista, anche più della 33, come il legame tra la passata e gamma Alfa Romeo e il futuro prossimo della marca; la Q.V. era irrazionale e ricercata in alcune soluzioni più della sua futura erede e pur essendo comune a tante altre macchine dell'epoca a trazione anteriore voleva apparire ancora più nobile e diversa indirizzata ad una nicchia di intenditori del "ben guidare sportivo" che vedono tuttora nei particolari il prestigio di un modello e la sua differenziazione dal branco dei troppi veicoli simili.

Questa altro non è che la moderna filosofia Alfa Romeo, che pur razionalizzando e integrando i processi produttivi, conserva e arricchisce la propria identità di marchio attraverso soluzioni costose e ardite ma tali da rendere diverso una comune auto a quattro cilindri in linea dotata di trazione anteriore.

 

 Alfasud Sprint Veloce coupe (1979 -- 83)