JESSE
Quanto dista da me
la stella
che illumina i volti
sorridenti
per la tua morte assurda.
Non ho criteri
per sondare i misteri
dell’universo crudele
che ti ha voluto eliminare
per ancestrale vendetta.
Ero lì, muta,
dinanzi alla foto del tuo sole al tramonto
degli astri freddi
come me in questo giorno ignobile.
Di te resta solo un sospiro
e la tua luce nel nero del cielo,
lassù,
con me, con noi e le stelle,
sopra la crudeltà
dell’ignoranza.
(esecuzione di Jesse Jacobs, U.S.A., 1995)