Lavoravamo a distanza di circa un metro l'uno dall'altro. Eppure non riuscivamo a vederci, tante erano le polveri e i fumi che ci circondavano in quei capannoni.

La storia di Porto Marghera senz'altro la conoscete, ma ve la riassumo con poche righe di S. Porro, anche perch� pi� la si racconta e meno sembra vera.

 

 

 Immagine di Porto Marghera

 

 

Inizio anni '50: la Montedison apre un imponente polo chimico a Marghera, dove produrre CVM, cloruro di vinile monomero, PVC, polivinile di cloruro e altre sostanze di cui ci si intossica solo a pronunciarne il nome.
Deus ex machina dell'impresa � il presidente dell'Eni Eugenio Cefis buonanima, insieme ad altri 27 stimati dirigenti.
In oltre trent'anni di onorata attivit�, il carrozzone chimico di Marghera raggiunge un risultato aziendale invidiabile dal punto di vista della produzione ma con un costo umano enorme: 157 operai morti di tumore, e altri 400 gravemente colpiti da malattie polmonari.

Il processo contro i filantropi della Montedison, celebratosi ininterrottamente dal 13 marzo 1998 fino al 2 novembre 2002, ha finalmente riportato la luce della verit� su questa faccenda tanto contrastata: nella sentenza finale si legge che tutte le malattie polmonari sono state causate dalle mefitiche esalazioni di Cvm della fabbrica, ma questo non implica che la colpa dell'accaduto sia degli allora dirigenti del polo chimico. Prima degli anni '70 infatti, non c'erano prove scientifiche certe che respirare polivinile potesse causare delle conseguenze cancerogene.
La sentenza del tribunale di Venezia, emessa dal giudice Ivano Nelson Salvarani, � di quelle che fanno vedere il mondo con occhi diversi. Come dire: esiste uno studio scientifico ufficiale che dimostri che bere soda caustica dopo i pasti sia dannosa alla salute? No, allora vendiamola al posto del digestivo.

La vicenda di Porto Marghera � l'ennesimo ripugnante episodio di una giustizia ingiusta. Il giorno successivo all'emissione della sentenza, praticamente coi morti ancora in casa, la Montedison ha reso noto di aver raggiunto un accordo col nostro Governo, quello che ci rappresenta tutti, per bonificare l'area di Porto Marghera. Importo da sborsare: 525 miliardi, pi� altri 25 da versare al ministero dell'Ambiente e del Territorio.
Praticamente la magistratura la assolve e la Montedison paga. Il comunicato ufficiale ha parlato di accordo ma si poteva anche utilizzare la parola "tangente". Sul sito ufficiale di Montedison, la dirigenza del gruppo ha commentato con soddisfazione l'accordo, che
d� conto del rinnovato impegno di Montedison per l'ambiente e per la sua tutela quali valori fondamentali per la collettivit� e, con l'affrancamento da gravose eredit� del passato, rimuove un potenziale ostacolo sulla strada dello sviluppo della nuova realt� imprenditoriale.
Se non fosse che non c'� nulla da ridere, si potrebbe citare il buon Tot�: "ognuno ha la faccia che si ritrova... per� alcuni esagerano..."

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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