Takeda Sokaku
e il
Daito-ryu Aiki Jujutsu

 

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Breve storia del Daito-ryu Aiki Jujutsu

   I rotoli del Daito-ryu compilati da Takeda Sokaku (a partire dall'inizio del secolo scorso) includono la genealogia che indica quale iniziatore dell'arte l'Imperatore Seiwa, che, come vuole la leggenda, conquistò il trono quando il suo campione di sumo battè il campione del suo fratello maggiore. L'attuale fondatore dell'arte sembra essere stato il discendente di Seiwa, Shinra Saburo Minamoto no Yoshimitsu (1045-1127), che viveva in una proprietà conosciuta come Daito, da cui il nome Daito-ryu. L'arte fu da allora tramandata dai discendenti, la famiglia Takeda della provincia Kai (oggi prefettura di Yamanashi), fino alla scomparsa della famiglia 5 anni dopo la caduta del suo membro più famoso, il generale Takeda Shingen, nel 1573.

   Un lontano parente di Shingen, Kunitsugu, si recò a Aizu nel 1644, dove era stato accolto come karo (consigliere anziano) dal signore di Aizu Hoshina Masayuki (1611-1673), figlio del secondo Shogun Togukawa, Hidetada. La tradizione Daito-ryu asserisce che Kunitsugu insegnò alla famiglia le tecniche segrete del suo signore Masayuki, che combinava i principi dell'etichetta di corte che aveva imparato come oshikiuchi, in un sistema di auto-difesa impiegato nel palazzo. Questo amalgama, insieme al Itto-ryu Hoshina studiato in seguito, diventò la base per l'apprendimento delle arti marziali dei successivi signori del clan Aizu, così come per i più importanti membri. L'arte originale della famiglia Takeda continuò ad essere tramandata in segreto all'interno della stessa famiglia, fino al nonno di Sokaku, Soemon, dove terminano le note biografiche del mokuroku di Sokaku. Si presume che fu Soemon ad insegnare a Sokichi, che poi istruì il proprio figlio, Sokaku.

 

Biografia di Takeda Sokaku

   Takeda Sokaku, secondo figlio di Takeda Sokichi, nacque il 10 ottobre 1859 nella dimora dei Takeda a Aizu, ora nella prefettura di Fukushima. Da ragazzo Sokaku apprese kenjutsu, bojutsu, sumo e Daito-ryu dal padre e studiò Ono-ha-Itto-ryu al Yokikan Dojo con Shibuya Toba.

   Nel 1873 Sokaku si recò con suo padre al dojo di un amico del padre, lo spadaccino Sakakibara Kenkichi. Lì egli rimase come allievo interno e si applicò allo studio del Jikishinkage-ryu. Al dojo di Sakakibara Sokaku ebbe l'opportunità di incontrare e allenarsi con i migliori spadaccini dell'epoca, molti dei quali in passato erano stati membri del Tokugawa Shogunate's Kobusho, l'esclusiva scuola di arti marziali per i funzionari del governo. Egli studiò diligentemente e imparò a fondo molte differenti specialità e armi incluse la spada, il bastone (bo), half-bow (hankyu), il bastone corto (jo), i dardi (shuriken). Successivamente ricevette un diploma (inka) nell'arte della lancia di Hozoin-ryu.

   Sokaku viaggiò per tutti i dojo del Giappone provando e perfezionando la sua abilità nelle arti marziali dovunque andasse. Inoltre approfondì la sua preparazione spirituale attraverso costanti visite per preghiere, devozioni e esercizi spirituali nei sacri luoghi come l'Udomyojin in Kyushu, Mt. Futara in Nikko, and Mt. Haguro nella provincia Dewa  (ora prefetture di Akita e Yamagata). La sua abilità nella spada era incomparabile ed era temuto come il "piccolo Tengu di Aizu" (il Tengu è una specie di demone dal lungo naso, noto per l'abilità nelle arti marziali).

   Nel 1875 giunse voce a Sokaku che Saigo Takamori aveva iniziato la sua ribellione in Satsuma contro le forze del nuovo governo Meiji. Decise immediatamente che avrebbe dato il suo apporto. Arrivò fino a Kyushu ma non riuscì a giungere a destinazione, così fece ritorno a Osaka dove passò i successivi 10 anni come ospite nel Kyoshin Meichi-ryu dojo dello spadaccino Momonoi Shunzo.

   Sokaku apprese il Daito-ryu dal padre Sokichi, ma fu da Saigo Tanomo, fondatore Capo Councilor del dominio Aizu, che imparò l'Oshikiiuchi. Dopo la Restaurazione Meiji nel 1868, Saigo Tanomo divenne sacerdote scintoista e prese il nome di Hoshina Chikanori. Nel 1875 Sokaku gli fece visita al Tsutsukowake Shrine in Fukushima per studiare l'ingresso al sacerdozio, e mentre era lì venne istruito nelle arti dell'Oshikiiuchi da Chikanori.  Sebbene Sokaku decidesse di non diventare sacerdote, egli continuò in seguito a far visita al suo méntore diverse volte e affermò che con l'insegnamento di Chikanori aveva sviluppato la miracolosa capacità di penetrare la mente e i pensieri altrui, e di aver afferrato la vera essenza dell'Oshikiiuchi.

   l 12 maggio 1898 Chikanori gli fece omaggio di un poema particolare, scrivendolo nel libro delle registrazioni di Sokaku. Un'interpretazione delle parole di Chikanori è che lui è paragonabile allo scorrere di un fiume  e a quello del tempo.

   Con l'inizio del periodo Meiji l'era della spada terminava, e non aveva più importanza quanto abile potesse essere uno spadaccino, egli non poteva più lasciare il segno e  non gli avrebbe valso nulla, era tempo di proseguire e cercare la propria strada con il jujutsu. Con questo la successione formale del Daito-ryu-aiki-jujutsu era assicurata. Da allora Sokaku si identificò come praticante sia di Daito-ryu-aiki-jujutsu che di Ono-ha-Itto-ryu. Egli viaggiò per il Giappone insegnando entrambe le arti e fu riconosciuto come il rinnovatore (chuko no so) del Daito-ryu.

   Sokaku non era imponente - era alto non più di 150cm - ma i suoi occhi erano penetranti e le sue tecniche erano ad un livello sovrannaturale. Si diceva che che fosse capace di conoscere passato, presente e futuro di una persona ancor prima che gli fosse presentata. tra i suoi allievi più famosi ci furono Saigo Tsugumichi, lo spadaccino Hokushin Itto-ryu  Shimoe Hidetaro, e il fondatore dell'Aikido Ueshiba Morihei, così come ufficiali dell'esercito e della marina, magistrati, poliziotti, esperti di arti marziali ed altre grandi personalità. Si diceva che in tutta la sua vita avesse insegnato ad oltre tremila persone, le firme e i timbri delle quali sono tutte inserite nei libri delle registrazioni che ancora si conservano.

   Negli ultimi tempi Sokaku concentrò le sue attività nell'Hokkaido. Si spense il 25 aprile 1943 all'età di 83 anni mentre insegnava nella prefettura di Aomori.

 

Intervista con Tokimune Takeda
Daito-ryu Aikijujutsu Soke (1916-1993)
(3° figlio e successore di Sokaku Takeda)

Adesso che il ruolo del Daito-ryu nello sviluppo dell'Aikido è più chiaro, penso che parecchi Aikidoka saranno interessati alla storia di questa Arte. Possiamo affermare che fu Sokaku Takeda a creare il Daito-ryu?

No. Le origini dell'Arte risalgono in un'Arte chiamata Tegoi. C'è una storia di questa Arte nel Kojiki. Quando la dea Amaterasu Omikami andò dal dio Takeminakata No Mikoto per ordinargli di restituirgli il suo paese, questi e il dio Takemikazuchi No Mikoto iniziarono a combattere. Questo combattimento si svolse con il Tegoi, che può essere considerato all'origine dell'attuale Sumo. Nell'antichità i combattimenti di sumo si svolgevano durante le feste dei templi. L'Imperatore Seiwa creò i due corpi di Guardie Imperiali Ukon e Sakon, e fece del sumo un'arte marziale. Più tardi, durante il periodo Kamakura, il sumo divenne la più popolare arte marziale. Quindi si può affermare che l'Imperatore Seiwa è il fondatore del Daito-ryu. Quando il nipote più giovane dell'Imperatore Seiwa, Shinra Saburo Yoshimitsu, andò a Oshu nel distretto nord-orientale del Giappone, studiò l'anatomia attraverso la dissezione, e questa fu l'origine del Daito-ryu. Egli viveva in una località chiamata Daito e si faceva chiamare Saburo di Daito. Questa è l'origine del nome. Il Daito-ryu fu da allora tramandato attraverso le generazioni della famiglia Takeda, poiché anche noi discendiamo dall' Imperatore Seiwa. La registrazione di questa storia è conservata nel tempio Ise. Sebbene questi documenti non vengano mostrati a nessuno eccetto che ai sacerdoti scintoisti, mi fu permesso di studiarli dal momento che la famiglia Takeda discende da una famiglia di sacerdoti. Quando andai lì per controllare ciò che mio padre mi aveva raccontato, trovai quei documenti.

(...)

Può raccontarci qualcosa sulle esperienze di Sokaku nelle arti marziali?

Sokaku studiò il metodo tradizionale di spada Ono-ha Itto ryu del clan Aizu da un maestro di nome Toma Shibuya. La gran parte delle registrazioni e dei documenti del clan Aizu bruciarono al tempo della guerra Aizu. Soltanto quei pochi documenti conservati in un tempio si salvarono. A quei tempi il kenjutsu era diffuso mentre il jujutsu era semplicemente un'arte supplementare. In poche parole, dal momento che i samurai portavano sempre le spade, non avevano bisogno di difendersi con le mani. Quindi, al tempo della Restaurazione Meiji, le arti della spada erano più diffuse del jujutsu. Il jujitsu cominciava allora ad essere praticato. L'Oshikiuchi, l'arte di palazzo, era un'eccezione, naturalmente.

Qual è l'importanza dell' Ono-ha Itto ryu nel successivo sviluppo del Daito-ryu?

Lo stile di spada facente parte del Daito-ryu è l'Ono-ha Itto ryu. Quest'arte è l'origine della spada di Sokaku. Sokaku imparò tutto. C'era molto poco che non conoscesse. Nell'antichità gli spadaccini non erano semplicemente abili nel maneggiare la spada. Allenarsi durante l'ultimo periodo Tokugawa (1603-1868) e Meiji (1868-1912) richiedeva i "diecimila men". In altre parole, dovevi indossare il tuo men diecimila volte e viaggiare per tre anni nei vari dojo per allenarti. Indossavi il tuo men e partecipavi a combatimenti di spada. Ogni scuola aveva i propri stili, ma a parte questo, ognuno indossava il men. Il moderno kendo deriva largamente dall' Ono-ha Itto ryu, dovuto alla popolarità che esso divideva con l'Hokushin Itto-ryu. Sasaburo Takano all'inizio, e Takaharu Naito e Shusaku Chiba in seguito, sono ben conosciuti. All'incirca fino al 1910 non esisteva una particolare classificazione delle forme, così la Scuola di Perfezionamento dei Maestri (Tokyo Koto Shihan Gakko) e il Butokukai crearono i kata (forme) per facilitare l'apprendimento. I kata di kendo che sono praticati oggi furono codificati a quel tempo. Al Daitokan non pratichiamo più usando il men dal momento che eseguiamo soltanto kata. Quando si usano le spade, si parla di ricevere. Si riceve l'attacco con la stessa velocità con cui l'avversario tira la sua spada. Bisogna possedere questo tipo di velocità. La spada aiki non funziona a meno che le tue braccia e le tue gambe non lavorano contemporaneamente. Dal momento che Sokaku praticava kenjutsu, era capace di girare i polsi facilmente. (...) Quindi, bisogna essere abili a roteare facilmente i polsi per eseguire queste tecniche di spada, e questa rotazione dei polsi è l'essenza delle tecniche Daito-ryu.

Sarebbe corretto, allora, affermare che il Dayto-ryu si basa sui movimenti di spada?

Si. Le tecniche di Sokaku si basano sulla spada. Per imparare il Daito-ryu, è fondamentale studiare la spada. La prima tecnica di spada corta dell'Ono-ha tto ryu è la stessa prima tecnica del Daito-ryu, dove si blocca l'avversario, poi lo si spinge e lo si taglia. Questa tecnica fu usata solo durante il Sengoku Jidai (era degli Stati Contendenti, 1467-1568), ma Sokaku la insegnava come una tecnica importante.

(...)

Quando fu adoperato per la prima volta il termine aikijujutsu nei registri di Sokaku?

Penso che l'aiki fu insegnato come arte di autodifesa a partire da molto tempo addietro, durante il periodo Togukawa. Tra le tecniche di Daito-ryu jujitsu c'è una particolare tecnica aiki che noi chiamiamo hanza handachi. Le tecniche che erano studiate per essere adoperate nel palazzo si chiamano oshikiuchi. Nell'antichità quando le persone passavano nell'obanbeya del castello di Edo, dovevano lasciare le loro spade. Ognuno - eccetto alcuni nobili di alto livello - dovevano depositare le proprie armi. Dovevano camminare sulle ginocchia di fronte alla famiglia dello Shogun. Le tecniche hanza handachi del Daito-ryu erano adoperate durante quel periodo per reagire ad ogni situazione che poteva innescarsi.

Quindi l'hanza handachi è una parte importante del programma Daito-ryu.

Si, è vero. Saper camminare sulle ginocchia (shikko) è fondamentale nel Daito-ryu. Le tecniche hanza handachi si basano sullo shikko e sono adoperate in risposta ad attacchi improvvisi mentre si sta seduti. Le tecniche che iniziano dalla posizione seduta e terminano stando in piedi esistono solo nel Daito-ryu. Le altre classiche arti marziali hanno tecniche per controllare avversari da seduti, ma solo nel Daito-ryu si impara a proiettare il nemico nelle cinque direzioni alzandosi dalla posizione seduta. Noi usiamo il termine goho, che significa cinque direzioni, e così la tecnica si chiama gohonage. Nel gohonage, si proietta il nemico in cinque direzioni - fronte, dietro, destra, sinistra e centro - cioè, da qualunque posizione si stava. Questo tipo di tecnica è unica del Daito-ryu. Ci sono anche proiezioni nelle cinque direzioni in aggiunta a ikkajo, nikajo, e sankajo.

Il termine dell'Aikido shihonage viene dal Daito-ryu?

Certamente, così come kotegaeshi.

E il kokyunage?

Noi chiamiamo questa tecnica aikinage.

E il koshinage?

Si chiama koshiguruma.

E il tenchinage?

E' una delle tecniche aikinage.

Ci può parlare di alcune delle tecniche fondamentali del Daito-ryu come l'ippondori?

Ippondori rimanda al kogusoku nell'Ono-ha Itto-ryu, e il viene adoperato il kodachi (spada corta). Ci si spinge in alto rapidamente da sotto quando si viene attaccati da un avversario munito di spada. Nel Daito-ryu, quando un avversario attacca rapidamente afferrandoti dal petto, lo mantieni a terra. La tecnica si applica nelle situazioni dove il nemico ti colpisce e tu lo controlli. Ciò che è differente dalle altre scuole è che tu blocchi l'avversario a terra usando il ginocchio. Poi si afferrano i suoi capelli allo scopo di tagliargli la testa. Questa è una vera tecnica Daito-ryu. Ci si chiede, " Che senso ha tutto ciò al giorno d'oggi?" ma ciò è fondamentale nel Daito-ryu. Se si blocca a terra l'avversario con il ginocchio, entrambe le mani sono libere. Allora gli si può tagliare la gola. Bisogna rimanere vigili fino a quel momento. Anche le situazioni con numerosi attaccanti possono essere controllate perché un attaccante è stato bloccato a terra sotto il ginocchio. Questa è l'essenza del Daito-ryu. Se si tiene bloccato un avversario con l'intero peso concentrato sul ginocchio, il nemico non può rialzarsi. Ogni tecnica è letale. Nessuna delle tecniche lascia all'avversario delle possibilità. I metodi di insegnamento del Daito-ryu sono completamente diversi da quelli delle altre scuole. Nelle nostre tecniche si adoperano spade vere per combattimenti seri. Quando il Daito-ryu era usato nella Polizia, a poco a poco fu abbandonato questo modo di praticare, e si cominciò a bloccare l'avversario a terra gentilmente. Anche durante l'era Meiji, la gente controllava i nemici per poco tempo e poi li accoltellava e gli tagliava la testa. Ad ogni modo l'essenza del Daito-ryu è di rimanere all'erta fino a quando non si taglia la gola al nemico. I colpi devono essere eseguiti immediatamente. Noi insegniamo decisamente queste cose agli allievi del Daito-ryu. Così la pratica è violenta, e un po' diversa da altri tipi di pratiche o dal praticare in modo soft con l'aiki.

Può spiegare dettagliatamente il concetto di Aiki?

Aiki è tirare quando si viene spinti, e spingere quando si è tirati. E' lo spirito della lentezza e della velocità, dell'armonizzare il proprio movimento con il ki dell'avversario. Il suo opposto, kiai, è spingere al limite, mentre aiki non resiste mai. L'Aiki si applica per auto-difesa quando l'avversario attacca per primo, e noi usiamo il termine per riferirci all'auto-difesa per la gente in generale. Non bisogna far confusione:  la polizia non usa la parola aiki. Loro usano jujitsu. Essi combattono con kiai, con un attacco sen sen. Attaccare è kiai. Aiki, invece, è go no sen. Ai poliziotti è permesso di attaccare per primi. Ecco perché la polizia studia il Daito-ryu, sebbene oggigiorno un miscuglio di judo, kendo, aikido, e altre arti impiegate dalla polizia è normalmente chiamato taihojutsu o tecniche di arresto.

(...)

Quand'è che Morihei Ueshiba, il fondatore dell'Aikido, conobbe Sokaku per la prima volta?

Nel 1915. Ho saputo che si incontrarono all'Hisada Inn nella città di Engaru nel nord dell'Hokkaido. Sembra che Ueshiba venne nell'Hokkaido per coltivare la terra quando era sulla trentina. Egli portò con sé il secondo e il terzo figlio - non i figli più grandi - e si stabilirono in Hokkaido. Era ancora giovane e quindi immagino che fosse abbastanza difficoltoso per lui. Ueshiba studiò Daito-ryu con mio padre dal 1915 al 1919, per circa cinque anni. Si allenava molto ed era entusiasta. Era l'allievo prediletto di Sokaku. In ogni caso, io ero quello maggiormente rimproverato da Sokaku. Dopo di me era Morihei Ueshiba ad essere rimproverato di più. Dal momento che io ero il figlio di Sokaku non mi seccava essere rimproverato, ma immagino che Ueshiba dovesse essere molto colpito dato che non faceva parte della famiglia. (Controllando i registri) Ueshiba si è veramente allenato molto. Questa era la prima volta, questa la seconda, e questa la terza. Qui c'è la quarta, la quinta, la sesta e la settima volta... Ecco l'ottavo seminar al quale Ueshiba partecipò come assistente di Sokaku. Complessivamente, come allievo totalizzò settanta giorni di pratica. Qui c'è un altro ingresso, la nona volta.

Questo cambiò il valore del rapporto tra Morihei Ueshiba e Sokaku Takeda, no?

Si. Ueshiba inoltre si accompagnava a Sokaku con grande affiatamento. Viaggiare con Sokaku era molto più interessante che studiare con lui durante le normali lezioni. E per di più, Ueshiba insegnava come assistente di Sokaku.

Quindi Ueshiba Sensei diventò assistente di Sokaku Sensei a partire dall'ottavo seminar...

Esatto. Egli cominciò ad accompagnarlo da quella volta. Dal momento che Sokaku si recava in diverse località per insegnare alla polizia, ai magistrati, e a quel genere di persone, Ueshiba probabilmente pensò che l'arte fosse meravigliosa e che non avrebbe dovuto continuare a fare il contadino se fosse diventato un Maestro. Era molto devoto al Daito-ryu e aveva facilità di linguaggio. Quando Sokaku stava insegnando ad un gruppo di magistrati e funzionari pubblici in Hakodate, Ueshiba ebbe la fortuna di essere suo socio e di assisterlo nell'insegnamento. Era allora sulla trentina, e fu capace di insegnare ai magistrati a quella giovane età. Di solito, era molto difficile in quel tempo sollevarsi da quella posizione. Un istruttore non veniva assunto dalla polizia a meno che non era discendente da una famiglia di samurai. C'era parecchio formalismo. Quindi era una gran cosa insegnare ai magistrati in così giovane età. Morihei Ueshiba era una splendida persona anche da giovane.

Fu quella volta che Ueshiba Sensei diventò un istruttore diplomato di Daito-ryu?

In verità, fu molto tempo dopo. Egli tornò a Honshu (la più vasta delle quattro maggiori isole del Giappone) prima di riceverlo. E' registrato proprio qui che lui ricevette il diploma ad Ayabe. Se ricordo bene, mia madre ed io andammo ad Ayabe, vicino Kyoto, quando avevo sei anni. Abitammo a casa di Ueshiba, conosciuta come Ueshiba Juku, per molto tempo. Avrei voluto osservare gli allenamenti anche se ero piccolo. All'epoca c'erano quaranta allievi. Oh, ecco qui... questa è la registrazione del nostro stare là. Ci rimanemmo per cinque o sei mesi. Qui c'è scritto che gli allievi del Ueshiba Juku ricevettero l'insegnamento di Daito-ryu jujutsu da Sokaku Takeda Sensei. Molti degli allievi erano credenti Omoto. Qui, per esempio, c'è Masaharu Taniguchi di Seicho no Ie. Anche il Vice Ammiraglio Seikyo Asano studiò il Daito-ryu. Anche quel genere di persone imparò l'arte. Guarda qui, c'è il nome "Morihei Ueshiba". E' scritto chiaramente che l'allenamento durò dal 28 Aprile al 15 Settembre 1922, proprio un lungo periodo. Ueshiba allora insegnava anche come assistente. A Sokaku non piaceva molto la religione Omoto così sembra che egli la casa la chiamasse (sarcasticamente) la "villa" di Morihei Ueshiba.

Quindi Sokaku insegnò quotidianamente dal 28 Aprile al 15 Settembre?

Certo. Insegnò insieme a Ueshiba.Questo è il diploma di kyoju dairi (assistente istruttore) di Morihei Ueshiba Sensei.
E' autografo e dice:

1. Quando accogli allievi da istruire nel Daito-ryu aikijujutsu accertati che siano persone di buona moralità.

2. Quando istruisci gli allievi, fai scrivere loro l'indirizzo, il nome, l'età, la località del loro dojo, e gli estremi della loro istruzione in un registro e falli autenticare con il loro timbro.

3. Quando istruisci gli allievi, un versamento iniziale di 3 yen dovrà essere effettuato a Takeda Dai-Sensei come tassa di iscrizione.

15 Settembre 1922.

Sokaku andò ad Ayabe su invito di Ueshiba?

In effetti, c'erano parecchi membri della marina che si allenavano nel dojo di Ueshiba. Tutti i membri della marina avevano esperienza di sumo ed erano piuttosto robusti. Dal momento che Ueshiba aveva difficoltà con tali individui chiese a Sokaku Takeda Sensei di raggiungerlo. Questi uomini erano imponenti mentre Ueshiba era più piccolo di me. Immagino che non riusciva a bloccarli perché non usava tecniche precise. Dopo tutto, sarebbe stato difficile usando solo aiki.

Può raccontarci qualcosa sul rapporto tra suo padre e Morihei Ueshiba dopo il soggiorno di Sokaku ad Ayabe nel 1922?

Dal momento che Ueshiba era uno degli allievi prediletti di Sokaku Takeda e aveva studiato con lui per parecchio tempo, ero solito per prima cosa andarlo a trovare tutte le volte che mi recavo a Tokyo, sebbene non sono più stato lì dal giorno della sua scomparsa. Suppongo che Sokaku Takeda volesse bene a Morihei Ueshiba più che a tutti i suoi altri allievi. Sokaku si preoccupò moltissimo quando Ueshiba fu arrestato ad Osaka. Egli chiese a Yukijoshi Sagawa e a me di andare a vedere come se la cavava. Quella volta, Ueshiba fu messo agli arresti domiciliari a Tanabe. Quando Sokaku seppe che Ueshiba stava bene si sentì sollevato. Egli si interessava sempre di Morihei. Sokaku aveva moltissima fiducia in lui, e avrebbe fatto il suo nome ogni qualvolta avesse avuto un problema. Ueshiba era un allievo modello.

(...)

Lei ci ha detto che Sokaku Takeda era amico di Jigoro Kano, il creatore del judo. Ci può raccontare qualcosa sul loro rapporto?

 Si, essi si incontrarono molte volte. Kano e Sokaku erano grandi amici, dal momento che entrambi erano maestri di arti marziali e coetanei. Si incontravano spesso a Tokyo. Kano creò il judo basandosi sulle scuole di jujitsu Kito-ryu e Tenshin Shinyo-ryu. Anche Sokaku aveva praticato classiche arti marziali. Kano ideò il suo sistema come un metodo di educazione fisica. La differenza tra il Daito-ryu e il judo è che nel Daito-ryu non ci sono combattimenti uno contro uno. C'era anche una persona di nome Shohachiro Noguchi che era il presidente di un gruppo chiamato Imperial Shobukai e l'amicizia tra loro tre era nota. Anche Noguchi aveva studiato con Sokaku. Inoltre il motivo per cui Kano mandò da Ueshiba Kenji Tomini e Minoru Mochizuki era che Ueshiba era allievo di Sokaku. Anche uno di nome Shiro Saigo era tra gli allievi di Kano. Sokaku incontrò Kano per via della sua conoscenza con Saigo. Shiro Saigo era il figlio adottivo di Tanomo Saigo. Shiro Saigo ricoprì un ruolo preminente nel far conoscere bene il Kodokan. Egli era un figlio naturale di Tanomo Saigo, nato fuori del matrimonio. Quindi, siccome Shiro era figlio vero di Tanomo, in seguito lo adottò per rendere tutto ufficiale.

(...)

E' vero che Takuma Hisa, il capo degli allievi Asahi News, ricevette il diploma più alto, il menkyo kaiden, da Sokaku nel 1939?

Si, è così. Egli era in origine un lottatore sumo e nessuno poteva batterlo nel sumo. Aveva circa 43 o 44 anni quando ricevette il suo Daito-ryu menkyo. Ma se veniamo alle tecniche nel dettaglio, Ueshiba Sensei era superiore. Ueshiba aveva studiato con Sokaku molto più a lungo.

L'arte che praticavano si chiamava "Asahi-ryu"?

E' uno dei nomi usati prima che l'arte venne chiamata aikido. Credo che il nome aikido non venne usato fino al termine della 2° Guerra Mondiale. E' abbastanza recente. Minoru Hirai fu inviato al Butokukai come istruttore dal dojo di Ueshiba agli inizi degli anni '40. Hirai mi raccontò quando lo incontrai intorno al 1945. Prima di allora nella zona di Osaka, circa il 1936, l'arte si chiamava Dai-nihon Asahi-ryu.

(...)

Ho letto il termine aikibudo scritto in un programma di una dimostrazione tenutasi in Manchuria nel 1942. Anche Shigemi Yonekawa ed altri allievi di Ueshiba di prima della guerra usavano il termine aikibudo. Altre volte sembra che la gente si riferisse all'arte come Ueshiba-ryu jujitsu o daito-ryu jujitsu. In un rotolo assegnato a Minoru Mochizuki nel 1932, era usato il termine Daito-ryu aikibujutsu. Sokaku takeda assegnava diplomi di dan?

No, non lo faceva. Ho iniziato io a darli. Sokaku assegnava rotoli di trasmissione detti mokuroku, ogi e kaiden, ma è un lavoro improbo compilare e presentare questi rotoli. Così adesso diamo diplomi di dan, non più rotoli.

Quante persone hanno ricevuto l'autorizzazione ad insegnare il Daito-ryu?

Non molte. La maggior parte della gente non pratica per lungo tempo. Alcuni hanno delle note scritte accanto al loro nome nel nostro registro, come "aikijujutsu", "aikijutsu", "ogi" o "nito-ryu". Di solito la gente pratica fino alle 118 tecniche. Bisogna praticare molto intensamente per avere una licenza.

Mi preoccupa il fatto che se non si hanno informazioni su questi argomenti storici da fonte sicura possono esserci persone che scrivono ciò che vogliono sulle arti marziali. Per questo motivo ci piacerebbe molto aiutarla a conservare informazioni precise sul Daito-ryu.

Ormai ho più di settanta anni e mi piacerebbe poter faticare per farlo. Un successore non potrebbe far nulla senza i documenti storici. Per esempio, se io non avessi avuto nulla che fosse appartenuto a Sokaku Takeda o se io non avessi controllato accuratamente la genealogia della famiglia Takeda, sarei stato considerato indegno come suo successore. Ma siccome ho qui tutti i documenti, posso parlare della storia basandomi sulle informazioni in essi contenute. Non voglio che la gente pensi che racconto favole solo perché sono il figlio di Sokaku. D'altronde, possono sorgere vari problemi se mostrassi questi documenti ai miei allievi. Se lo avessi fatto, temo che alcune persone avrebbero detto che quello che si legge è diverso da ciò che afferma il gruppo di Ueshiba, e questo sarebbe stato causa di discordia. Per questo io pubblico solo una newsletter e la invio solo agli attuali allievi. Io non scrivo mai di Ueshiba Sensei nella newsletter. Per esempio, in un libro sull'aikido, c'è scritto che Sokaku si faceva pagare parecchie centinaia di yen per ogni tecnica insegnata. Però è registrato nei libri mastri di Sokaku che egli incassava 10 yen per un seminar di 10 giorni. Egli non voleva che in seguito la gente potesse dire di avergli pagato 50 o 100 yen, così egli faceva scrivere loro la somma esatta nel registro. Egli non era il solito uomo di budo. A volte si è detto che incassasse parecchie centinaia di yen per una tecnica - equivalenti a parecchie centinaia di dollari - ma non è vero. Egli chiedeva 10 yen a persona per la gente comune per un seminar di 10 giorni. Il suo compenso per la polizia, invece, era di 5 yen per seminar dal momento che le lezioni servivano per il loro lavoro. Gli allievi firmavano il registro l'ultimo giorno del seminar. Siccome Sokaku doveva vivere e doveva pagarsi l'alloggio, era necessario per lui ricevere un compenso sufficiente. In quei giorni (era Taisho, 1912-1925) gli allievi onorari pagavano approssimativamente l'equivalente di un sacco di riso (132 lbs). Il valore di mercato del riso a quel tempo era piuttosto basso rispetto a oggi. Credo che il salario di un poliziotto fosse di circa 30 o 45 yen. Il salario di un assistente insegnante fosse di circa 35 yen. Quando insegnavo alla polizia, il compenso mensile era di 15 yen e un sacco di riso. Suppongo che un sacco di riso costasse circa 10.000 yen in valuta odierna (1986). Quindi non è vero che egli si facesse pagare centinaia di yen per una tecnica. Il capo del dipartimento di polizia pagava in qualità di rappresentante; i singoli allievi non pagavano, sebbene essi siano tutti iscritti nei registri.le ultime date in questi particolari registri sono quelle tra il 1938 e il 1939. Non esistono notizie storiche di altri uomini di 83 anni in grado di viaggiare e insegnare. La storia di Musashi Miyamoto che viaggiava per insegnare è nota, ma egli aveva solo poco più di 50 anni. Sokaku viaggiò fino all'età di 83 anni. Stava insegnando alla stazione di polizia di Muroran e poi venne giù a Hakodate. Successivamente partì per Honshu dove ebbe un collasso. Ogni volta che Takeda partiva non ci diceva nulla su dove stesse andando. Così dovevamo andare a cercarlo. Quando partiva ci diceva sempre che dovevamo aspettarci che avrebbe potuto non fare più ritorno. Perciò non fu perché la polizia ci informò che sapessimo del collasso di mio padre.

Può darci la sua opinione sull'aikido oggi?

Aikido e Daito-ryu hanno significati diversi. Nel Daito-ryu, quando hai catturato il nemico, devi eliminarlo con una seconda o anche una terza tecnica. Le tecniche non esistono isolatamente ma sono seguite da una seconda e terza tecnica. Ho osservato le tecniche aikido al Nippon Budokan ma trovo che questi che dimostrano facciano tecniche soft. Non funzionano in una vera situazione di combattimento. I loro partner stanno solo facendo le cadute per loro. E' come se stessero allenandosi alle cadute. Se il partner esegue una bella caduta, la tua tecnica sembra buona. Nella nostra pratica i partners non eseguono cadute. Noi pratichiamo proiettando. Non hanno bisogno di eseguire cadute.

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