L'amicizia è qualcosa di più
Reneè Del Moirè:ha 16 anni, frequenta il 4 anno di liceo linguistico,
ha gli occhi viola, ereditati dalla madre, i capelli lunghi
lisci e neri, ha un pircing sull' ombelico, è innamorata
del suo migliore amico Steve, e ha tantissimi spasimanti,
Steve Resits : ha 17 anni frequenta il 5 anno di
liceo linguistico,ha gli
occhi verdi smeraldo e i capelli biondi corti, ha il
pircing sulla lingua, ha avuto molte storie, e quando sta
con una ragazza, ho si sono lasciati, lui ne parla subito
con Reneè.
Mark Tompos: ha 17 anni frequenta il 5 anno di liceo
linguistico, ha
gli occhi neri e i capelli neri corti, è il migliore amico
di Steve, e sta con Monia, ha un tatuaggio sulla schiena
un dragone, in passato era innamorato di Reneè, ma
non glielo dirà mai.
Monia Grifit:ha 16 anni
frequenta il 4 anno di liceo linguistico,ha i
capelli rossi con ciocche rame e gli occhi celesti, sulla
spalla ha tatuato un cuore rosso, accerchiato dal fuoco,
è fidanzata con Mark, ed è la migliore amica di
Reneè, a cui invidia i soi occhi viola e la sua pelle.
David Russo: ha 17 anni, e
frequenta il 5 anno di liceo linguistico,
ha i capelli neri, con riflessi blu e occhi celesti,
ha due picing all' orecchio destro, sulla cartillagine,
è innamorato di Reneè, e spera che il suo sentimento
si corrisposto.
Yoskimizzu Yotimo:ha 57 anni è il prof. d' inglese della 5, è un
tipo
strano, che non prende la vita sul serio, è divorziato
e ha una relazione con la segretaria del preside.
Meketa Subeta: ha
50 anni, è la prof d' nglese della 4, odia due
cose il suo lavoro e Reneè, ama alla follia il prof
Yoskimizzu, sarà lei a scoprire Reneè......
Era arrivato il giorno della partenza, la quinta e la quarta del liceo
lingiustico di Tokyo, la scuola Yosakataka.
Reneè sedeva sull' aereo, che li avebbre condotti in America per due
mesi, naturalmente con i due professori d' inglese, era seduta vicino alla sua
migliore amica Monia, la conosceva da quando era nata, si specchiò i suoi occhi
viola erano tristi, pieni di angoscia, e ancora arrossati dal pianto, "ehi
bellezza, quella camicia ti sta uno schianto, accetti la proposta di ieri?"
le chiese uno della quinta "no, mi dispiace" disse lei alzandosi dal
suo posto, aveva bisogno di stare un po' da sola, era tutta colpa del suo
migliore amico Steve, per lui lei era solo un' amica, lei lo amava da anni, ma
niente, non aveva mai avuto il coraggio di chiedergli nulla, mentre si alzava
per andare in bagno, il ragazzo, Michel, l' afferrò per il polso "ehi, io
non accetto mai un no!" il ragazzo fu afferrrato per il bavero da un altro
ragazzo della sua stessa classe "Mark, fatti i cazzi tuoi!" "sono
cazzi miei, lei è una mia amica, e se lei non vuole la tua compagnia, la devi
lasciare stare, hai capito?" il ragazzo annuì, e si andò a sedere
"tutto bene tesoro" "si, grazie Mark"l' abbracciò a se
"perchè ti ficchi sempre nei...." non finì la frase, la ragazza era
scoppiata di nuovo in lacrime "smettila ne abbiamo gia parlato
stamattina" "Reneè che è successo?" era arrivato Steve
"nulla Steve, il solito deficiente della tua classe" "dai non
piangere, lo sai che ci sono sempre i coglioni che vanno dietro alle ragazze,
approposito, come mai hai respinto l' offerta di un mio amico di uscire"
"quale tuo amico?" "Kevin" "non mi andava, scusa",
Reneè tornò a sedere vicino a Monia, e chiudendo gli occhi si mise a riposare,
Steve si mise a guardare quella ragazza, con cui era cresciuto, i suoi capelli
neri lisci le scendevano lungo la camicia, lilla, con la zip, che faceva
intravedere il suo seno florido e sodo, e il jeans a vita bassa, metteva in
bella mostra in pircing sull' ombelico, il suo ombratto lilla, e il suo rossetto
lilla, la facevano sembrare sempre più pallida, lei odiava essere abbronzata e
andava fiera di avere la pelle dei biondi, benchè fosse mora, distolse lo
sguardo da lei, quando i suoi occhi viola si aprirono e guardarono nella
direzione del finestrino, sospirò era distrutta, c' erano ancora tre ore di
volo, e lei era gia stanca "Monia, che facciamo?" "vuoi ascoltare
un po' di Jennifer Lopez?" "no, mi abbatte, non hai Eiffel?" la
ragazza dagli occhi celesti profondi scosse il capo "no, li ho lasciati a
casa, se vuoi ho Madonna, mi dispiace", questa volta fu Reneè a scuotere
la testa "non ti preoccupare".
Quando atterrarono a New York, Reneè attirò l' attenzione di molti americani
"Moirè! smettila di attirare l'attenzione" "ma mica lo faccio
apposta!", la professoressa Meketa Subeta, era dal primo anno che l'
odiava e il rapporto in quattro anni non era migliorato "Reneè..."
"dimmi Steve" "avevi dimenticato lo zainetto sull' aereo"
"grazie Steve..." "Moirè!!!sei sempre tu!ti dovevo lasciare a
casa" "io ci sarei rimasta professoressa, comunque non è colpa mia se
sono più bella di ...." Monia le tappò la bocca "nulla prof andiamo,
andiamo!!!" e schioppiò in una risatina isterica,"ma sei matta? ti
vuoi far espellere?" "forse è incinta!" la buttò a scherzare
Steve, gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime e corse in cima alla
fila "ma che ho detto????" si chiese dubbioso il ragazzo, Mark si
avvicinò "lasciala stare, la fai soffri..." "MARK!!!!" urlò
Monia con un' occhiata gelida, Steve capì, la sua migliore amica stava
soffrendo per lui, inefetti, lei non gli parlava più come prima, ora si
confidava con Mark e Monia, lui era tagliato fuori dalla sua vita privata, si
era innamorata di lui, e lui non se ne era mai accorto, l' aveva sempre vista
come la sua migliore, che era bella se ne era accorto, anche per la notevole
fila di ammiratori, che aveva sempre dietro, pronti ad aiutarla e ad esprire
ogni suo desiderio, pur di mettersi sotto buona luce, agli occhi di lei.
Quando arrivarono in albergo, dopo aver sfatto le valige, bussò alla porta di
Reneè, "posso parlarti?" "ma..." "su, mica ti
mordo" la ragazza uscì dalla camera, era con una T-shirt aderente, con la
bandiera americana che metteva in risalto il suo seno prosperoso e un paio di
pantaloni neri alla pescatora, "vieni, sopra a questo palazzo c' è una
terrazza", arrivati sulla terrazza, Reneè si appoggiò alla ringhiera
"allora?mi vuoi ammazzare, e buttarmi di sotto per farlo passare come un
incidente?" "perchè?perchè non ti confidi più con me come quando
eravamo bambini?" "perchè sono cambiate tante cose, noi siamo
cambiati, tutto è cambiato, non sono più la bimba che le madri guardavano
invidiose, perchè aveva gli occhi viola, sono una ragazza ormai, tu sei
cresciuto, ma sei rimasto piccolo dentro", si alzò uan lieve brezza, e i
capelli di Reneè, sembravano onde di mare scuro, come quello invernale,che
lisci danzavano verso destra, mentre i capelli corti e biondi di Steve si
muovevano minimamente, "Reneè, mi dispiace, hai ragione,tu sei maturata,
ma se sei maturata così alla svelta perchè adesso ti confidi con Mark e non più
con me?" "non mi confido con Mark, semplicemente, siamo amici"
"lui sa cose che io non so!" "non credo" "non era una
domanda era un' affermazione!" "allora, la risposta è no, sei
contento?" chiese la ragazza, mentre si avviava alla porta
"aspetta!devi dirmi un' ultima cosa" "cosa?" chiese, quella
discussione non le piaceva minimamente "girano voci che tu sia
innamorata",Reneè sorrise, non aveva capito nulla di lei "da quando
ascolti le voci di corridoio?mi meraviglio di te,ci vediamo a cena", la
ragazza, non aspettò la risposta, e rientrò nel edificio, e si avviò in
camera sua, dove "Monia, il tuo ragazzo ha detto qualcosa a Steve, mi ha
fatto il terzo grado in terrazza" "COSA?????sicura?????no!!!ti sarai
sbagliata, Mark non direbbe mai nulla" "sarà... bhè prepariamoci,
stasera mi va di uscire...." "si, ma ti vesto io!" Monia sorrise,
adorava vestire Reneè, aveva un corpo perfetto e quei occhi viola erano
magnetici, e lei cercava sempre di truccarseli poco.
Finita la cena, le due ragazze salirono in camera, e mezz' ora dopo scesero,
sotto c' erano ad aspertarle, tutti gli spasimanti di Reneè, Mark e Steve,
entrambe le ragazze erano bellissime, David si avvicinò a Reneè "stasera
finalmente, potrò essere il tuo cavaliere?" "no, Mark ti posso
parlare, un' attimo?" "certo, amore mi scusi vero, Steve te l'
affido", Mark e Reneè, si staccarono dal gruppetto "che cazzo gli hai
detto a Steve?" chiese Reneè guardandolo dritto negli occhi "mi sono
sfuggite delle cose, del tipo non farla più soffrire, credo"
"Mark..... se tu non fossi il ragazzo della mia migliore amica, ti avrei già
ucciso, vai da Monia",Mark le baciò la fronte "mi dispiace",
Mark raggiunse la comitiva e la suo posto si era materializzato David "ma
come ti prendi quel coso orrendo e dai buca la più bello della scuola?"
con una veloce mossa, la strinse tra le use forti e potenti braccia e la
baciò, lei per liberarsi sentendo che la sua lingua voleva penetrare nella sua
bocca, gli morsicò il labbro inferiore, facendoglio sanguinare "sei
selvaggia e devi essere doma..." una mano gli afferrò il braccio e lo fece
volare lontano, era Steve "ma insomma, la fai soffrire, non la consideri
come una donna, però quando devi rompere i coglioni a qualcuno che cerca di
portarsela a letto,ti ricordi di esserle amico",David, si portò la
mano al labbro sanguinante, guardò Reneè e disse "ti amo, e questo lo sai
ma tu ti ostini ad amare altre persone, scusami, ma un bacio dopo tanti anni che
ti stavo dietro me lo dovevi", Reneè sorrise, David sarebbe stato il suo
tipo ideale se in mente non avesse avuto Steve, "ciao, io vado, e tu non
farla più soffrire" gli disse David a Steve, dandogli una pacca sulla
spalla, Reneè dava le spalle a tutti, stava piangendo, Mark e Monia, li
lasciarono soli era giunta l' ora che quei due dovevano parlare.
Appena soli, Steve, le si avvicinò, i lunghi capelli neri, ballavano al vento,
una lieve brezza si era alzata, e anche la gonna di seta lilla, ballava, dell'
aria entrò dai spacchi laterali, e Reneè rabbrividì, lui si tolse il giaccone
e glielo mise sulle spalle, avrebbe voluto ringraziarlo, ma non voleva che la
vedesse piangere, abbassando lo sguardo e senza dire nulla, tornò in albergo
lasciando Steve, in mezzo alla strada, mentre guardava la sua sinuosa figura,
sparire nel buio della strada, rimase a lungo a contemplare, il punto in cui la
ragazza era sparita.
Reneè nel suo letto continuava a piangere, quella sera Monia, tornò tardi e la
trovò che piangeva nel letto "Reneè mi si strazia il cuore nel vederti
così, basta ora ci vado io da quello", prima che Reneè potesse dire
qualcosa, l' amica era gia in camera di Steve, che era in camera con Mark, David
e altri due, i cinque ragazzi, quasi si spaventarono vedendo la ragazza che
entrava nel cuore della notte incazzata nera "brutto stronzo, vanitoso,
bastardo, la mia migliore amica è di là che piange disperata da almeno quattro
ore!e tutto per colpa tua, devi parlarle seriamente, o proverò su di te,tutte
la mie lezioni di karate!ora io rimango qui e tu stronzo vai di là, altrimenti
ti ci porto io al calci sul tuo reale culo!capito?", i ragazzi erano tutti
a bocca aperta "ma-ma" "NIENTE MA!CAZZO, LA TUA MIGLIORE AMICA
STA MALE E TU STAI DI QUA A SCHERZARE CON I TUOI AMICI?NON MERITI L' AMORE DI
QUELLA RAGAZZA!", Monia uscì dalla stanza e dopo un secondo rientrò
"dimenticavo" "???"dubbio generale "STRONZO FOTTUTO
PUTTANIERE!!!!buonanotte, dormite bene!",la ragazza si richiuse la porta
alle spalle, e quando tonò in camera, vide che Reneè non c' era, preoccupata,
ricorse in camera dei ragazzi che avevano spento la luce "RAGAZZI!"
"CHE C' è???????" tuonarono tutti "Reneè è scomparsa"
"COSA????", Steve le chiese "magari è in bagno" "non
c' è!se le succede qualcosa ti uccido", Monia era scoppiata a piangere, e
si stringeva al torace del suo ragazzo "dividiamoci e cerchiamola", i
cinque ragazzi si misero a cercarla, per il quartieri, mentre Monia e altre
compagne la cercavano per l' albergo, nello stesso tempo Reneè "come
soffro e tutto questo per amore, desiderei morire...",mentre era immersa
nei suoi pensieri si sentì fissare, un ragazzo moro, l' osservava "una
bella ragazza come te, come mai è in giro a quest' ora e con il giubbotto di un
ragazzo" "non sono affari suoi!" rispose secca Reneè, e lo fissò
un secondo con i suoi occhi viola "wow, hai degli occhi stupendi, lenti a contatto
o naturali?" "naturali, ha altre domande?perchè se no chiamo il mio
avvocato!" "ehi calma!vuoi parlarne?se uno ha dei prolemi..."
"li sto per risolvere i miei problemi" "allora, se stai per
risolverli, sei apposto, hai trovato la soluzione", il ragazzo prese a
sorseggiare la birra che teneva in mano "mi suicido...", la birra gli
andò di traverso e cominciò a sputarla "ma sei matta?che problemi può
avere uan donna bella come te?" "tanti, soprattutto quando si ama il
proprio migliora amico, che ti guarda come se avessi cinque anni!è terribile,
non conti nulla!", una lacrima sfuggì al controllo della ragazza "non
è un buon motivo, per suicidarsi" "e qual' è un buon motivo?!?"
"nessuno, io sono malato di cranco, in fase terminale, ho si o no tre
mesi di vita, eppure non mi uccido, non risolvo i miei problemi, non bisogna mai
girarci attorno ai problemi, li bisogna affrontare, ora vado, non farmi leggere
domani sul giornale, che una ragazza bella e giovane si è uccisa per un' amore,
che non è detto che non si corrisposto", il ragazzo si alzò e
indicando la fine del ponte disse "ascoltami, una persona che non ti ama,
non viene nel cuore della notte a cercarti" Reneè si voltò, c' era Steve
che correva, e quando da lontano la vide, gli si illuminarono gli occhi, Reneè
si voltò di nuovo e vide che quel uomo se ne stava andando e la salutava,
"chi era?" chiese Steve affanato "una persona che non mi ha fatto
fare una sciocchezza letale!" "perchè sei scappata?!? sei
ammattita?dico ci siamo preoccupati!" "scusami, ma...." Reneè si
alzò, non poteva più vivere così, gliela avrebbe detto "vedi
io...." prima che potesse finire la frase, Steve si era impossessato delle
sue labbra,della sua bocca, ma soprattutto del suo spirito, "ti amo"
disse la ragazza perdendosi nei suoi occhi celesti "anch' io, e me ne sono
accorto solo quando stavo per perderti", l' attirò di nuovo a se, e la
baciò nuovamente, fu così che li trovarono gli amici.
Il giorno dopo, Reneè e Steve camminavano mano nella mano, proprio come Mark e
Monia, mentre David cercava di palpare il sedere di alcune compagne "Moirè!smettila
di parl..." "ma prof!Reneè impegnata in altro", infatti Reneè e
Mark si stavano baciando appassionatamente.
Quella sera, Reneè e Steve, decisero di passare la loro prima notte e chiesero
a un cameriere, se c' era una stanza libera, così quando li condusse
nella stanza disse "ehi amico la tua ragazza è meravigliosa", Steve
indurì i polsi, ma il toccò lieve dellla mano di Reneè, sul torace, lo fece
calmera, quella notte, spiati dalla luce della luna, che penetrava nell'
oscutrità della stanza, spiava il fondersi di due anime, con i semplici rumori
della notte e della passione, che esplodeva in un uragano di passioni.
Da allora Steve e Reneè, non fecero più lo stesso errore, se due cose sono
fatte per stare assieme, si va contro natura ad aspettare e a soffrire,
nel tentare di nascondere sentimenti, più forti di qualsiasi cosa, perchè
molte volte
l' amicizia è qualcosa di più!
N.B:questa storia la dedico a coloro che nella vita hanno rinunciato all' amore,
per paura di non essere all' altezza.Molte volte, l' amore è il più atroce dei
sentimenti, e non l' odio o altri, ma quando l' amore non è corrisposto,
diventa lucubre, triste, silenzioso, malinconico, ed è per questo che serve l'
amicizia, a consolare chi l' amore fa disperare!