SUL PONTE DI F.H.  (P. d. v.: Rinoa Heartilly)

 

Rinoa si sentì sollevare dal letto su cui giaceva oramai da alcuni giorni e sentì il calore del corpo di chi la stava portando via contro il petto.
Chi sarà? pensò Rinoa. Nonostante tutti credessero che lei non potesse sentire nulla dallo stato comatoso in cui si trovava, lei sapeva tutto quello che era successo intorno a lei negli ultimi giorni. L'unica cosa che non sapeva era ciò che le era successo al Garden di Galbadia dopo quella che le era sembrata l'ultima battaglia con Edea. Aveva sentito quando un paio di giorni prima Squall si era avvicinato al suo letto, le aveva posato dolcemente una mano sulla fronte e poi sulla mano come per infonderle calore. Lo aveva sentito quando aveva detto che prima era piena di vita mentre adesso non poteva neppure parlare, e le era parso di percepire nella sua voce quasi un po' di rimpianto. Aveva percepito la sua disperazione nella voce quando le aveva chiesto di dire il suo nome, e lei aveva disperatamente cercato di chiamarlo, aveva urlato il suo nome nella sua mente, ma le sue labbra non si erano mosse. Aveva poi sentito quando lui si era chinato al suo fianco mormorando sconsolato se non c'era niente che poteva fare. Avrebbe tanto voluto aprire gli occhi, sorridergli e accarezzargli i capelli per togliergli dalla voce quel tono che la stava ferendo più di ogni altra cosa. E se Ellione non avesse usato in quel momento i suoi poteri per portare Squall nel passato, lui avrebbe potuto vedere una lacrima scorrere lentamente sulla guancia di Rinoa.
Infine, aveva sentito quando la sera prima Squall, mentre l'intero Garden dormiva, si era avvicinato al suo letto in un estremo tentativo di risvegliarla.
-Rinoa, non posso più sopportarre di vederti così. Rinoa puoi sentirmi?- aveva sussurrato lui, accarezzandole i capelli.
Sì, sì, posso sentirti, posso sentirti.......avrebbe voluto dirgli, ma come al solito le sue labbra non si erano mosse.
-Rinoa, io...io...- Aveva sentito che le stava stringendo la mano, come se da quel gesto dipendesse la sua vita. - Rinoa se avessi saputo che ti sarebbe successo questo, per nulla al mondo ti avrei lasciato venire...io non voglio che ti succeda niente di male perché...perché ti amo. Ti amo più di ogni altra cosa che esista al mondo....Rinoa...svegliati Rinoa, per favore.- Aveva pronunciato le ultime parole disperatamente.
Rinoa aveva sentito un grande desiderio di piangere, di alzarsi e abbracciarlo e dirgli che anche lei lo amava, e che non importava se lui avesse deciso di non portarla a combattere contro la strega, perché lei l'avrebbe seguito in capo il mondo. E aveva sentito di voler piangere ancora di più quando le lacrime di Squall erano cadute sulla sua pelle.
Il rumore di una porta che si apriva la riportò alla realtà e capì che era Squall a portarla sulla schiena. Era così strano sentirlo così vicino in un momento in cui lei non poteva ricambiare il suo grande gesto d'amore...così strano e così crudele che il destino le avesse permesso di godere del suo amore quando lei non poteva in nessun modo ricambiarlo se non gridando nella sua testa parole che nessuno avrebbe potuto sentire.
"E' un po' lontano, ma ce la faremo."
Il sole la stava riscaldando, aveva sempre avuto così freddo là sul quel lettino, nonostante Squall la coprisse ogni volta che andava a trovarla, chiedendole se aveva abbastanza caldo nella speranza di una risposta, facendola commuovere ogni volta per la sua tenerezza di innamorato ferito. Ma non era il sole a riscaldarla di più. Erano le sue parole, la sua voce così dolce da non sembrare nemmeno sua. Rinoa capì che per la prima volta lo sentiva parlare di fare qualcosa insieme, come se non pensasse più di fare tutto da solo.
Ce la faremo...Oh, Squall, perché non posso risponderti? L'impossibilità di comunicare con lui la stava ferendo più di ogni magia, più di ogni combattimento. Sentiva le sue gambe penzolare mentre lui la portava verso quella che considerava l'ultima speranza di riavere la sua Rinoa. Un incontro con Ellione, per tornare nel passato e avvertire Rinoa del pericolo che stava correndo.
Rinoa non riusciva a capire quello che stava provando e avrebbe voluto poter parlare con lui di quello che le aveva confessato la sera prima. Si sentiva profondamente triste e profondamente felice. Triste perché sentirlo soffrire così tanto per causa sua la feriva come se quel dolore stesse colpendo lei. Felice perché finalmente lui le aveva confessato che la amava come lei aveva desiderato fin dalla sera del ballo in cui aveva fissato lo sguardo nei suoi occhi verdi-azzurri, che lei amava tanto. Intanto Squall si era fermato e la stava dolcemente deponendo a terra.
Che cosa fai Squall? Mi abbandoni qui? No, ti prego non rinunciare!
Non le era più vicino, lei lo sapeva che si era allontanato, perché non riusciva più a sentire il suo respiro caldo come quando le parlava al Garden, sperando che lei lo potesse sentire, non le stava più tenendo la mano, non le appoggiava la fronte sulla sua, per farle capire che le era vicino in tutto e per tutto, come per farle sentire i suoi pensieri.
Squall sei stato l'unico che mi ha sempre vegliato...non lasciarmi qui, anch'io ti amo.
"Che ne pensi?"
La sua voce. Ancora una volta le stava rivolgendo la parola come se lei lo potesse sentire e lei si sentì profondamente sollevata e commossa, perché lui continuava a parlarle con quel tono dolce e delicato che riservava solo a lei nella sola speranza di risvegliarla. Lei lo aveva sempre saputo che lui non era poi così insensibile come voleva dare a vedere. L'aveva visto quando Selphie, Zell e Irvine erano alla base missilistica...aveva visto quanto si sentiva triste e responsabile per loro. Avrebbe quasi detto che Squall aveva avuto paura di perderli, perché in fin dei conti erano loro amici e lui voleva bene a tutti loro anche se non lo faceva vedere. Improvvisamente sentì anche che era merito suo se lui le stava facendo quelle confidenze, se lui era cambiato in quel modo...se lui aveva pensato 'Ce la faremo' invece che 'Ce la farò da solo'...E si sentì profondamente orgogliosa di aver ottenuto il suo amore.
"Mi preoccupo troppo di quello che gli altri pensano di me. Odio questa parte di me."
Rinoa sorrise nella sua mente. Non c'è niente in te da odiare Squall...io amo tutto di te...anche quando ripeti solo 'scusa' o quando ti ostini a non volermi dire quello che pensi...io lo capisco dalla tua espressione.
"Per questo non voglio far conoscere troppo di me alla gente."
Per nascondere la parte di te che odi?
"Voglio nascondere la parte che odio di me stesso."
Rinoa sentì le lacrime agli occhi alle sue parole. Aveva indovinato il motivo per cui lui si comportava così con la gente, lo conosceva così bene che sapeva dire che cosa stava pensando.
Non vuoi far vedere la parte che odi di te stesso per paura di non essere amato? Non ne hai bisogno, Squall...io ti amo comunque....ti amerò sempre. Anche se la gente non capisce quello che provi...anche se io a volte non capisco quello che provi...io ti amo...
"Squall è un tipo freddo e non si sa mai quello che pensa. Mi sento al sicuro quando la gente pensa questo di me."
Oh, Squall, che cosa ti avrà mai fatto la gente per farti pensare di essere al sicuro solo quando non sa che cosa stai pensando e provando? Che cosa, chi può averti fatto soffrire così tanto? Io non voglio farti del male...non ti farò mai del male...
"Questo però è un segreto, ok?"
Sì, un segreto tra te e me. Il *nostro* segreto, solo nostro. Rinoa avrebbe potuto giurare che si era voltato a guardarla e ancora una volta desiderò fortemente potersi voltare, sorridergli e spostargli dagli occhi quel ciuffo di capelli ribelli che lei era sicura gli fosse caduto sulla fronte.
Ma come sempre, poté solo restare immobile.
Lo sentì avvicinarsi e chinarsi vicino a lei.
"Rinoa."
No, Squall, non usare quel tono, mi fa male sentirti parlare così.
Rinoa si sentì sollevare di nuovo e desiderò potersi stringere di più a lui, mentre ricominciavano il viaggio verso Esthar. Intanto, il sole osservò un ragazzo portare sulla schiena la ragazza che amava nell'estremo tentativo di salvarla e udì le dolci parole che si stavano scambiando.
"Mi dispiace che tu non abbia potuto vedere il tramonto...era così bello, ti sarebbe piaciuto tanto vederlo."
Avremo tanti altri tramonti da vedere insieme, tesoro...perché insieme ce la faremo.
"Ma non devi preoccuparti. Avremo tanti altri tramonti da vedere insieme, tesoro...perché insieme ce la faremo, te lo prometto, fidati di me."
Mi fido di te, Squall.... Rinoa sentì un groppo alla gola sentendo che lui aveva detto esattamente quello che lei aveva pensato.
"Ti prego, credi in me, Rinoa. Io ti amo...". La sua voce, pensò Rinoa, sembrava rotta dal pianto.
Io credo già in te...perché anch'io ti amo...
In quel preciso momento il sole tramontò, salutando due innamorati che piangevano insieme sul ponte di Fisherman Horizon.

 

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