Counter accessi dal
06 maggio 2002

Abruzzo  Mountains


Alle Associazioni, ai collettivi, ai Sindacati alle cittadine/i di L'Aquila

Presentiamo CARTA DI IMPEGNO che abbiamo costruito nelle assemblee fatte finora, chiedendovi di sottoscriverla per continuare insieme l'azione contro il terzo traforo nel Gran Sasso.
Le adesioni possono essere inviate (anche via email: [email protected]) ed accompagnate da eventuali suggerimenti ed osservazioni.
Vi preghiamo di farci avere l'adesione al più presto, almeno entro il 13 maggio, per poter lavorare insieme alle varie iniziative per la realizzazione del FORUM CITTADINO.
La prima riunione tra gli aderenti si terrà VENERDI' 17 ALLE ORE 17 PRESSO L'AULA F Palazzo Camponeschi, L'Aquila.

Si auspica la massima partecipazione Grazie, a presto.


PER LA DIFESA DEL GRAN SASSO E LA TUTELA DELLE SUE ACQUE

CARTA DI IMPEGNO

E' in crescita un movimento che, oltre a porsi l'obiettivo della tutela di una montagna vitale per l'acqua di tutti, vuole trasmettere un segnale inequivocabile per una società fatta di cultura, dignità, storia e tradizioni, che non può più consentire progetti devastanti come l' ampliamento dei laboratori dell'Istituto di Fisica nucleare e la conseguente realizzazione della terza galleria sotto il Gran Sasso.
E' l'unico caso al mondo in cui si pensa di realizzare un'opera di tali proporzioni all'interno di un parco nazionale, creato per la tutela dell' ambiente e delle sue risorse.
Ci opponiamo radicalmente alla realizzazione del terzo traforo. La nostra lotta è sincera e rimane fuori dagli opportunismi di gestione del potere. Sono già 60 i comuni che hanno deliberato contro questa devastazione e solo a L'Aquila si continua a rifilare il miraggio dello sviluppo locale attraverso questi lavori.
Il terzo traforo non porterà occupazione e sviluppo nel nostro territorio: servirà solo ad arricchire le imprese appaltatrici e ad aumentare i profitti delle multinazionali che sfruttano la ricerca. Ci impedirà, invece, di bere l'acqua del Gran Sasso durante tutto il periodo dei lavori di scavo e ci lascerà, soprattutto, una ulteriore diminuzione della riserva permanente di acqua custodita nella nostra montagna, una peggiore qualità dell'acqua stessa, inquinata dalle polveri di scavo, dalla cementificazione, dal drenaggio delle falde e dalla massiccia presenza di macchine nei 4 anni di cantiere previsti.
Il disastro causato con le due gallerie precedenti dovrebbe far desistere dall'idea di nuovi interventi. Il Gran Sasso è una montagna calcarea, per questo ha tanta buona acqua: sta a noi saperla conservare.

L'acqua da bere e l'aria da respirare non sono beni inesauribili.

La volontà di chi spinge per il terzo traforo non è di aumentare la sicurezza dei laboratori sotterranei, ma di arrivare ad un loro ampliamento. Sono previste, infatti, due nuove grandi sale che si aggiungono alle tre già esistenti e la terza galleria è poco più di un passaggio pedonale.
Oggi la sicurezza dei laboratori si potrebbe invece migliorare semplicemente sfruttando le tecnologie già utilizzate dai ricercatori, limitando al minimo possibile la presenza umana nelle sale sotterranee e investendo sul sistema di areazione già potente ed efficace.
Il motivo millantato sulla sicurezza autostradale è palesemente smentito dal bassissimo numero di incidenti che si verificano nelle gallerie del Gran Sasso. E' noto che questo sistema è tra i più sicuri al mondo, perché a doppia canna e con ben 18 passaggi tra le due carreggiate che, se utilizzate razionalmente, rappresenterebbero facili vie di fuga in eventuali disastri sotto i laboratori.
Il nuovo progetto, peraltro, non prevede l'eliminazione della strozzatura per l'ingresso ai laboratori.
La realizzazione di quest'opera risulta sempre di più asservita a interessi estranei alle vere esigenze dello sviluppo locale, alla sua economia e alla sua storia. Con un po' di fantasia, i 110 miliardi già stanziati, potrebbero essere investiti nella ristrutturazione dell'acquedotto aquilano, ormai fatiscente, creando davvero lavoro diffuso, stabile e ben più utile alla collettività per il risparmio di acqua potabile che si otterrebbe. 

Noi crediamo che non sia così scontato il consenso degli aquilani a questo nuovo scempio. 

Abbiamo iniziato un percorso di azione territoriale per allargare il movimento di opposizione alla realizzazione del terzo traforo e all' ampliamento dei laboratori.
Intendiamo raccogliere l'adesione a questo documento da parte di comuni ed enti locali, associazioni, sindacati, partiti, singoli cittadine/i per continuare l'attività di informazione e di opposizione sul territorio.
Vogliamo realizzare un forum cittadino, inteso come spazio politico di democrazia e partecipazione, inclusivo di ogni individualità, che ponga l' azione comune come unico strumento efficace per bloccare gli speculatori della montagna.

L'Aquila, maggio 2002 

PER ADESIONI: [email protected] 328 7080432; 347 8138111; 347 1810061

 

1

1

Hosted by www.Geocities.ws

1