Generalità |
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La Valle
dell'Orfento è una Riserva Naturale situata in Abruzzo nel
versante nordoccidentale della Maiella; essa si estende su una superficie
di 2600 ettari ricadenti sul territorio del Comune di Caramanico
Terme (PE).
La sua istituzione risale al 1971; |
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successivamente
altre aree adiacenti sono state poste sotto tutela sull'esempio della Valle
dell'Orfento. Attualmente sulla Maiella le Riserve Naturali coprono, con un corpo unico, una superficie complessiva di oltre 10.000
ettari. Questa Riserva
è una tra le più interessanti dal punto di vista naturalistico e costituisce un'eccezione tra le restanti valli del massiccio per l'abbondanza delle sue acque il cui lavoro millenario ha tagliato
in più punti la roccia in |
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profondissime forre dove scorre il fiume, praticamente inaccessibile, tra abbondanti piante di epatiche, felci e muschi.
L'escursione altitudinale tra la parte più bassa della valle e quella
più alta è molto forte:
si va infatti dai circa 500 m. di quota nei pressi di Caramanico, sino ai 2676 m. di Monte
Focalone. Ciò, unitamente ad altri fattori, come ad esempio i frequenti cambiamenti di esposizione, crea una grande
varietà di habitats con una notevole ricchezza di specie rare o uniche di flora e fauna. |
Flora
e Fauna |
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La
complessità ambientale della Valle dell'Orfento si esprime attraverso il gran numero di specie vegetali e animali che popolano questa Riserva; molte di queste specie,
eredità di una storia naturale millenaria, sono una peculiarità del Massiccio della Maiella: si tratta dei |
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così detti endemismi,a
volte presenti in maniera esclusiva e puntiforme, a volte diffusi con areali che rivelano la loro origine prevalentemente orientale e
nordica.
Come in tutti i Massicci la vegetazione è stratificata lungo le pendici
montuose secondo fasce bioclimatiche che soddisfano le esigenze ecologiche delle specie insediate. |
Il
Querceto |
Perciò nella parte
più bassa della Riserva, che è anche la meno estesa, ritroviamo un residuo querceto peraltro discretamente popolato.
Biancospini, Ginestre, Rose selvatiche si accompagnano a specie erbacee dai colori vivaci: Primule, Campanule, Orchidee, Anemoni e Garofani. Qui ritroviamo anche specie animali come il Cinghiale e il Riccio tra i mammiferi; il Rigogolo, la Tortora e il Lodolaio tra gli uccelli e una multiforme
varietà di invertebrati. |
La
Faggeta |
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Più in quota (attorno agli 800-900 metri) il Faggio, che si estende per gran parte della Riserva Naturale, sostituisce la Roverella con fitte formazioni boschive.
Qui trovano rifugio numerose specie animali estremamente importanti |
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per
la fauna italiana come l'Orso Marsicano ed il Lupo i quali vivono indisturbati nelle zone
più selvagge della Riserva. Le recenti reintroduzioni di Cervi e Caprioli hanno dato risultati molto positivi, tanto che si
può affermare che queste specie hanno ormai ricolonizzato definitivamente la Maiella creando presupposti ancora migliori per la sopravvivenza di predatori come l'Orso e il Lupo.
Martora, Gatto selvatico, Sparviero, Allocco arricchiscono la fauna di questo ambiente in cui ritroviamo anche numerose specie vegetali: Ciclamini, Viole, Ranuncoli nelle faggete
più compatte; Epilobi, Genziane, Gigli in quelle più aperte o nelle piccole radure.
Imponenti bancate rocciose si alternano al bosco di faggio ed anche qui ritroviamo specie rare, come il Falco pellegrino, o addirittura. esclusive come una piccola pianta carnivora, la Pinguicola fiorii, classificata recentemente come una nuova specie per la scienza. |
La
Mugheta |
Al di sopra del faggio (1800-1900 m) si estende la mugheta (fino a 2300 m) che solo sulla Maiella presenta formazioni analoghe a quelle delle Alpi.
Eccezionale la presenza del Merlo dal collare, recentemente censito come nidificante, e del Crociere, un uccello che si ciba solo di semi di conifere. |
L'Alta
Quota |
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Al di sopra di questa quota le
avversità climatiche diventano estreme e la copertura vegetale rada e sparsa: il paesaggio assume un aspetto lunare ma
ciò non di meno, è proprio questa caratteristica che lo rende prezioso in quanto le specie animali e vegetali |
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che
sono riuscite ad insediarvisi sono tra le
più rare.
Basti citare la Stella alpina appenninica, la Soldanella minima sannitica,
l' Adonide curvata e il Papavero montano.
Tra le specie animali viene ricordata la graziosa Arvicola delle nevi, la Vipera
dell'orsini, il Fringuello alpino, il Sordone ed infine il Piviere
tortolino, un uccello migratore che normalmente si riproduce solo nella tundra artica. |
Il
Fiume |
Simbolo della Riserva
è il Merlo acquaiolo, un uccello che vive cibandosi di larve di .invertebrati acquatici: spettacolari sono le sue evoluzioni nelle impetuose acque dei fiumi di montagna.
L'Oriento è infatti l'unica valle della Maiella ad avere un corso d'acqua perenne che oltre a creare una suggestiva serie di cascate e rivoli
dà vita ad uno dei più affascinanti habitat di questo Massiccio. |
Testimonianze
Storiche |
La valle
è ricoperta, per circa metà della sua superficie da fitti boschi di faggio che spesso nascondono importanti testimonianze della storia d' Abruzzo.
Grazie alla discreta rete di sentieri che la percorrono è possibile raggiungere i resti, a volte ben conservati, degli antichi eremi dove
soggiornò con numerosi seguaci il Papa del 'Gran rifiuto", Celestino V.
Analogamente attraversando i pascoli delle zone più basse, derivati dal disboscamento degli antichi querceti, si incontrano le capanne in pietra dalla caratteristica forma a trullo e i punti di sosta dei pastori transumati. |
Attività
nella Riserva |
Le
attività nella Riserva si riassumono nella riqualificazione ambientale e
faunistica. nella ricerca scientifica e nelle
attività didattiche e culturali.
Il Centro Visitatori di Caramanico Terme ne rappresenta la base operativa.
Esso è costituito da un Museo Naturalistico e da un Centro Studi dotato di biblioteca e sala proiezioni.
E' ormai attiva la collaborazione con università italiane ed estere,
è stato avviato un programma articolato di didattica dell'ambiente consistente in visite guidate al Museo e alla Riserva, in proiezioni di filmati ed audiovisivi, vengono ospitate iniziative
scientifiche di ricerca oltre che promozionali e divulgative dei temi della tutela ambientale.
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