Difficoltà
Alpinistiche
Tutte le
valutazioni vengono fatte considerando la montagna in buone condizioni e con
tempo favorevole. Si indirizzano ad alpinisti preparati fisicamente e
psicologicamente per il livello di difficoltà prescelto. Le difficoltà sono
espresse con quattro tipi di indicazioni:
I
- DIFFICOLTA' su ROCCIA
La valutazione dei passaggi viene espressa con numeri romani. Per tale
valutazione viene usata la scala Welzenbach, introdotta nel 1925,
adattata e aperta verso l'alto dall'UIAA per tener conto
dell'evoluzione tecnica dell'arrampicata.
a)
Arrampicata libera.
Le
difficoltà valutate in arrampicata libera si intendono superate senza
utilizzare i mezzi di assicurazione intermedi, qualunque essi siano, per
la progressione. La valutazione dei passaggi degli itinerari viene
espressa con i vari gradi, rappresentati da numeri romani:
-
I = primo
grado.
E' la forma più semplice dell'arrampicata, bisogna già
scegliere l'appoggio per i piedi; le mani utilizzano frequentemente
gli appigli per mantenere l'equilibrio. Non è adatto a chi soffre di
vertigini.
II = secondo
grado.
Qui inizia l'arrampicata vera e propria, che richiede lo
spostamento di un arto per volta e una corretta impostazione dei
movimenti. Appigli e appoggi sono ancora abbondanti.
III = terzo
grado.
La struttura rocciosa, già più ripida o addirittura
verticale, offre appigli e appoggi più rari e può già richiedere
l'uso della forza. Di solito i passaggi non si risolvono ancora in
maniera obbligata.
IV = quarto
grado.
Appigli e appoggi divengono ancora più rari e/o esigui.
Richiede una buona tecnica di arrampicata applicata alle varie
strutture rocciose (camini, fessure, spigoli, ecc.), come pure un
certo grado di allenamento specifico.
V = quinto grado.
Appigli e appoggi sono decisamente rari e esigui.
L 'arrampicata diviene delicata (placche, ecc.) o faticosa (per
l'opposizione o incastro in fessure e camini). Richiede normalmente
l'esame preventivo del passaggio.
VI = sesto grado.
Appigli e/o appoggi sono esigui e disposti in modo da richiedere una
combinazione particolare di movimenti ben studiati. La struttura
rocciosa può costringere a un'arrampicata delicatissima, oppure
decisamente faticosa dov'è strapiombante. Necessita un allenamento
speciale e forza notevole nelle braccia e nelle mani.settimo grado.
VII = settimo
grado.
Sono presenti appigli
e/o appoggi minimi e molto distanziati. Richiede un allenamento
sofisticato con particolare sviluppo della forza delle dita, delle
doti di equilibrio e delle tecniche di aderenza.
Dal VII le difficoltà aumentano fino all'attuale limite estremo (il
X).
Ogni grado può avere una ulteriore suddivisione di inferiore (-) o
superiore (+).
b)
Arrampicata artificiale.
-
Le difficoltà valutate in arrampicata artificiale si intendono
superate con l'uso di mezzi artificiali (chiodi, cunei, dadi, friends,
cordini, staffe, ecc.) utilizzati per la progressione. Viene altresì
considerato arrampicata artificiale l'utilizzo di un mezzo artificiale
non per la progressione in senso stretto ma anche solo per la
sistemazione della protezione successiva.
A0.
La forma più semplice della
arrampicata artificiale. I passaggi sono prevalentemente in arrampicata
libera ma chiodi o altre assicurazioni intermedie (cunei, dadi a
incastro, cordini attorno a clessidre o spuntoni, ecc.), vengono
utilizzati come appiglio o appoggio; le staffe invece non sono
necessarie. Anche tenersi o farsi tenere in trazione sulla corda,
compiere traversate alla corda o pendoli rientra nella classificazione
AO.
A1.
Chiodi e altri mezzi artificiali si
posano con relativa facilità. Il passaggio richiede poca forza. E'
sufficiente l'uso di una staffa per ogni membro della cordata.
A2.
Si hanno maggiori difficoltà nella
posa dei mezzi artificiali (roccia compatta, fessure cieche, roccia
friabile, ecc.). Il passaggio è faticoso; si svolge spesso su placche
verticali lisce o leggeri strapiombi. Richiede l'impiego di 2 staffe a
testa e una buona tecnica per il loro uso.
A3.
Alle maggiori difficoltà presentate
dalla roccia per la posa dei mezzi artificiali si aggiunge lo sforzo
dovuto a posizioni scomode e precarie (strapiombi molto pronunciati,
tetti, ecc.). Necessita di almeno due staffe a testa e di una buona
tecnica per il loro recupero.
A4, A5.
Sono caratterizzati in misura
crescente dalla precarietà dei mezzi artificiali, che in genere non
sono più sufficienti a garantire anche una buona assicurazione. Fra
questi mezzi figurano in particolare rurps, ancorette, copperheads,
skyhooks, ecc. La progressione diviene pure estremamente delicata.
NOTA. Qualora un passaggio originariamente superato in artificiale sia
poi stato percorso in arrampicata libera, si usa indicare le due
valutazioni corrispondenti (per esempio: A1 oppure VII).
La sigla Ae indica solo che sono stati impiegati chiodi a espansione o
spit .
c)
Arrampicata mista.
Quando
una via presenta passaggi superati in libera e altri superati in
artificiale, si abbinano le rispettive indicazioni, facendo precedere
quella riferita ai passaggi più frequenti (es. : A1/VI = A1 prevale sul
VI; V / A2 = V prevale su A2).
2-
CARATTERISTICHE DELLA VIA
Prima di ogni relazione vengono date indicazioni sulla lunghezza della via,
intesa come sviluppo in metri di arrampicata dalla base della parete fino
all'uscita, sulla qualità della roccia, sullo stato di chiodatura, nonché
eventuali consigli per l'uso di mezzi di assicurazione o progressione
particolari.
Nota. - Indicazioni di lunghezza o tiro, nella descrizione di un itinerario
si riferiscono ai metri di arrampicata e vengono in genere stimati secondo
lunghezze di corda di c. 40 m. Se sono richieste corde da 50 m viene
specificato.
3 -
VALUTAZIONE D'INSIEME
E' una valutazione complessiva del livello tecnico e dell'impegno globale
richiesto da una ascensione, che tiene conto dei due gruppi di indicazioni
precedenti: non rappresenta perciò ne la somma ne la media delle
difficoltà tecniche dei singoli passaggi. L 'uso della valutazione
d'insieme permette di non dover includere in maniera specifica il fattore
rischio nella valutazione puramente tecnica di cui al punto
1.
Viene espressa mediante le sette sigle seguenti, ed e completata
dall'indicazione dei passaggi di massima difficoltà:
-
F
= facile
PD =
poco difficile
AD =
abbastanza difficile
D =
difficile
TD =
molto difficile
ED =
estremamente difficile
EX
=
eccezionalmente
difficile
4-
DIFFICOLTA' su NEVE-GHIACCIO
Per questo tipo di ascensioni si considerano le condizioni mediamente buone
(non ottime) della montagna. Le inclinazioni dei pendii sono espresse in
gradi. Per analogia con la valutazione d'insieme delle salite su roccia, pur
tenendo conto della variabilità degli elementi, si usano le stesse sigle (F,
PD, AD,
ecc.).
Se l'ascensione si svolge su terreno misto (neve e roccia) vengono indicati
anche i gradi dei passaggi rocciosi, mettendo comunque in risalto le
caratteristiche dominanti.
TABELLA
COMPARATIVA DELLE SCALE DI DIFFICOLTA' |
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