I RAVIOLI DELLANGELA
Checchi, il più buon gustaio dei miei figlioli, rincasando
laltra sera dopo il buon pranzo che aveva dato, anche in
suo onore, la mia buona amica Angela, non la finiva mai dal dire:
- Oh, mamma, sapessi che ravioli ho mangiato! Sapessi con che
sugo erano stati conditi! Sapessi comerano squisiti!
Il dì seguente io (che, oltre discreta cuoca, sono
una mamma) mi sono precipitata dallamica, e: "Cara
Angela - le ho detto - ti prego di insegnarmi a fare i tuoi
ravioli!"
Sorrise la buona amica e, soddisfatta nel suo orgoglio di cuoca
ricercata
- Certo, (mi disse) che ti insegno a farli, e poiché anche tu,
cara Petronilla, al par di me, sei famosa a tirar sottile la
sfoglia della pasta, vedrai che anche dalle tue mani,
usciranno ravioli
più che perfetti!
E infatti, i miei ravioli furono proclamati perfetti dai figlioli
e squisiti dal marito, sì che ho pensato di dare anche a tutte
voi la ricetta che a me ha data lAngela: purché
purché siate anche voi famose, come lo siamo noi, a
tirar sottile, quella tale sfoglia, o purché ne possediate
ladatta macchinetta!
* * *
Per allestire il ripieno, si dovranno passare per il setaccio
un chilogrammo di spinaci lessati e spremuti fra le mani per
toglierne lacqua; un ettogrammo di prosciutto cotto e magro
ed uno di cervella dopo averla fritta nel burro. Mescolando e
rimescolando, si dovranno infine unire 5 rossi e 3 bianchi
duova e 4 cucchiai di formaggio parmigiano.
Pronto il ripieno, e mentre si lavorerà a tira sottile quella
tale sfoglia della pasta col quale si dovranno comporre i
ravioli, converrà preparare un condimento che sia ben degno di
quel
superlativo ripieno!
A ciò provvederà il piatto di portata che dovrà essere, quel
giorno, un arrosto si vitello.
Messo il vitello al fuoco con un po di burro, si
aggiungeranno, appena rosolato, carote, rosmarino, sedano,
cipolla, prezzemolo, mezzo bicchiere di vino rosso ed un pugno di
funghi secchi che, dopo averli lavati, saranno messi a bagno
nellacqua calda.
Quando larrosto sarà quasi cotto, sia aggiungeranno un
altro mezzo bicchiere di vino, e lacqua che aveva servito a
mollificare i funghi; si lascerà cucinare ancora un poco tenendo
la casserruola ben chiusa e infine si passerà anche questo sugo,
per il setaccio.
* * *
Mangiando i ravioli confezionati con quella sfoglia e con quel
ripieno, cucinati poi nellacqua e conditi con quel sugo,
sono sicura che direte: "Aveva ben ragione Checchi!"
Però
però quando, la sera, farete, come li ho fatti io, i
conti della spesa giornaliera
- Eccellenti, (esclamerete) i ravioli dellAngela, ma
povero il mio borsellino! Quanto ne è stato alleggerito!