OSSIBUCHI ALLA MILANESE
Mi è pervenuta, da lontano
lontano
la preghiera
di una certa amorosa mogliettina che, avendo sposato un milanese,
vorrebbe fargli una bella sorpresa di un piatto di ossi-buchi, di
uno cioè dei tanti piatti che sono la specialità della grande
metropoli lombarda.
Anche voi tutte, che non siete di Milano e che non conoscete
questa pietanza prelibata, vorreste
?
Eccomi allora pronta ad accontentarvi tutte quante.
* * *
Per preparare gli ossi-buchi, bisogna raccomandarsi al proprio
macellaio e far da lui segare losso e tagliare la carne
tuttin giro di una o due zampe di vitello, in tanti pezzi
(alti ciascuno, circa 3 dita) quante saranno le persone che
dovranno poi fare onore al piatto.
Così ad ognuno toccherà un pezzo dosso col relativo buco
colmo di dolce midollo e circondato da un anello di carne.
Questi pezzi, infarinati, dovranno essere rosolati, con un
po di burro, di sale e di pepe, in una teglia tanto larga
da non dover esservi luno allaltro sovrapposti, e che
abbia anche I bordi piuttosto alti.
Tosto che sui due lati, gli ossi-buchi saranno rosolati, si
dovrà versare nella teglia, mezzo bicchiere di vino bianco e
secco; dopo 5 minuti, un abbondante bicchiere dacqua; e,
coperta la teglia con il suo coperchio, lasciar cucinare adagio,
adagio, per circa unoretta.
Si potrà, intanto, preparare il pesto con un pizzico di
prezzemolo, mezza acciuga, un cucchiaino di gialla corteccia di
limone grattugiata e, se si crede, anche un spicchietto di aglio.
Qualche minuto prima di servire, si dovrà spargere, su gli
ossi-buchi, il pesto; far cucinare ancora un poco, mescolando con
un cucchiaio di legno; e portare infine in tavola
(purchè
non ci siano invitati dimportanza) nella stessa
teglia.
* * *
E questa la semplicissima ricetta della pietanzina milanese che, specie se contornata di milanesissimo risotto giallo o di piselli, sia freschi, sia di scatola, e cucinati con un po di burro (sono questi degli ossi-buchi i classici contorni) vi farà avere dal marito unocchiata di meraviglia; un sorriso soddisfatto ed un affettuoso: " Grazie, cara ", mentre egli andrà succhiando il dolce midollo degli ossi-buchi nostrani.