DOLCE DIPLOMATICO
Un dolce che (come desidera taluna) non richiede, per essere
fatto, che si possieda un forno
che non fa mai esclamare
(con il cuore desolato): "non mè
riuscito!"
che non far mai lambiccar la testa per
cercare di metter subito riparo al fiasco
che (soprattutto)
non fa mai sospirare al pensiero del borsellino invano
alleggerito, tanto sicura ne è sempre la riuscita
eccolo
qua.
Ed eccolo, anche questo, proprio per voi, o fedelissime mie
cuoche novelline; e a voi consiglio di allestirlo, seguendo a
puntino le istruzioni mie, al prossimo pranzetto famigliare; e
certamente vedrete così il marito lanciarvi una occhiata
veramente sbalorditiva per la vostra inaspettata e diplomatica
cucinaria abilità.
* * *
Comperate 2 etti di biscotti savoiardi (in Lombardia si
chiamano anche "di Novara"); in una scodella mettete
parti uguali di acqua e di rhum o di kirsch (sia pure fatti
alleconomica colle essenze, in casa); inzupptevi uno alla
volta tutti i biscotti; con un po di questi tappezzate il
fondo di una insalatiera di vetro o di porcellana (la più
stretta e fonda di quanto possedete); sopra questi biscotti
disponete prima uno strato di marmellata di albicocche; poi un
altro strato di biscotti; su questo uno di marmellata di fragole
e infine un altro di biscotti. Se al pranzo però foste in
parecchi, sarà prudente raddoppiare e magari persino triplicare
la saporita sovrapposizione.
Il dolce così è già fatto. Basterà coprirlo con un coperchio
(o con un piatto), mettervi sopra un peso (il ferro da stiro) e
lasciare linsalatiera per qualche ora, sotto pressione, al
fresco.
Se però, a questo dolce, voleste aumentare ancor più la
sciccheria, dopo un paio di orette che esso sarà là a rassodare
al fresco, capovolgetelo sul piatto di portata (vi assicuro che, se
sarà ben raffreddato non farete
un fiasco);
ricopritelo tutto quanto con uno zabaglione di tre o quattro
uova, e rimettetelo al fresco.
Ve le ricordate le dosi dello zabaglione ? (Sbattere ben
bene i tuorli con altrettanti cucchiai di zucchero; aggiungere
poi, sempre mescolando, altrettanti mezz-gusci duova di
marsala o di vino bianco secco; mettere al fuoco a bagno-maria; e
sempre mescolare finchè tutta la gialla massa, allinizio
del suo bollore, si gonfierà, si
"leverà").
* * *
Ricordate anche che se qualcuno a tavola vi chiedesse che dolce sia quello che sta gustando, dovrete rispondere che è il dolce chiamato "diplomatico" ma, con saggia diplomazia, non dovrete mai propalarne la manipolazione facilissima.