CAVOLFIORE ALLA BESCIAMELLA
Se possedete un forno (sia pure un forno così detto di campagna) non lasciate passare lintiero inverno senza presentare in tavola un piatto di cavolfiore alla besciamella; un piatto, cioè, ultrasquisito, spiccio a fare, di poca spesa, e degno quindi di venire molto spesso ricordato quando, al mattino, ci si arrovella per combinare il menu della giornata!
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Se, dunque, volete far la prova
comperate un bel
cavolfiore (attente: sia bianco agli occhi e sodo al tocco);
cucinatelo in acqua bollente e salata; lasciatelo raffreddare;
tagliatelo a pezzettini facendovi guidare da ciascuno dei grossi
gambi dei tanti ciuffetti di fiori; stendete i pezzi in una
tortiera.
Mettete, in una casseruola, 2 cucchiai colmi di farina bianca ed
1 di burro; ponete la casseruola a fuoco basso; rimestate con
cucchiaio di legno; aggiungete, quando burro e farina saranno
bene amalgamati, 3/4 di litro di latte (ma a goccio a goccio e
sempre mescolando), poscia una presina di sale, e infine un pugno
di parmigiano trito.
Appena la salsa incomincerà a bollire, e quindi mentre non si
sarà ancora fatta soda, versatela a ricoprire tutto il cavolo
dentro alla tortiera.
Spolverate di parmigiano grattuggiato e sopra distribuite, qui e
là, qualche pezzettino di burro.
Unoretta prima del pasto, date fuoco al vostro forno;
quando sarà ben caldo, infornatevi la tortiera; allorché,
fiutando, sentirete trapelare, dalle ferree pareti del forno, un
soave profumino e, sbirciando, vedrete la salsa besciamella
leggeremente imbrunita sulla superficie
togliete il forno
dal fuoco, ma lasciatevi dentro lì, al caldo, la tortiera fino
al momento di presentarla tale e quale in tavola.
Per presentarla, mettete sopra un piatto rotondo un tovagliolo
bianco di bucato ripiegato; e sul tovagliolo collocate la
tortiera con il suo contenuto fumante e profumato.
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Se farete la prova (e non dovete temere fiaschi!) vedrete quanto questo piatto al completo vegetariano sia daspetto promettente (e degno persino di un pranzo con invitati!) sentirete quanto esso sia eccellente (e ne riscuoterete, infatti, approvazioni universali) e constaterete come, porto dopo la minestra, esso valga persino a far completo, con poca spesa, un comune pranzo familiare (ed è questo un pregio che per noi, massaie, sopra ogni altro, tanto tanto vale!).