L’ANGUILLA COI PISELLI

Quando stamane, attraversando la pescheria, ho visto in un mastello d’acqua diguazzare alcune belle anguille, non ho persa l’occasione e, subito, ne ho comperata una.
"Bella sorpresa per i miei ragazzi (pensavo, trotterellando verso casa col cartoccio sotto al braccio) e bella sorpresa per quel golosone di mio marito, che sempre mi ricorda una certa anguilla mangiata in una certa osteria di Comacchio! Voglio che, d’ora innanzi, più di quella, rammenti questa mia! Non è questa la stagione dei piselli freschi? E non è l’anguilla superlativa quand’è appunto contornata da piselli?".

* * *

Ne ho così, in Verziere, comperato un chilo e, giunta a casa, mentre li sgusciavo, ho messo a fuoco una pentola d’acqua.
Durante l’attesa che l’acqua levasse il bollore, ho slegato il pacco e, vincendo con coraggio da eroina il ribrezzo che proviamo noi donne per il viscidume di quei pesci che rassomigliano un poco alle biscie, ho afferrata l’anguilla; da boia provetto l’ho decapitata; l’ho pulita delle interiora; e infine l’ho cacciata dentro l’acqua ormai bollente della pignatta.
Dopo 2 minuti, ho tolto dall’acqua l’anguilla; l’ho distesa sul tagliere; col dorso del coltello l’ho raschiata tutta portandone così via la pelle; l’ho lavata; l’ho asciugata con un panno; l’ho di nuovo distesa sul tagliere; l’ho tagliata in tanti pezzi di ugual lunghezza; ed ho buttata la testa che, nell’anguilla, non si mangia.
Mentre poi, in un pentolino bollivano in acqua i pisellini, ho preparato il sugo facendo imbrunire, in una casseruola, con olio e burro, un po’ di cipolla trita. Ho poi leggermente infarinato ciascun pezzo d’anguilla; subito li ho messi tutti dentro la casseruola col sugo; ho salato; ho lasciato un po’ friggere rivoltando di tanto in tanto; e, dopo 10 minuti, ho aggiunto, prima, un cucchiaio di salsa di pomodoro sciolta in una scodella d’acqua; poscia i pisellini scolati; e infine una foglia d’alloro e un pizzico di pepe.
Dopo 5 minuti era così ormai pronto il mio piatto d’anguilla che (come anche voi potrete constatare quel giorno che vorrete farlo) è "buono al gusto, di poca spesa, e lesto a preparare".

* * *

Però… però quel birbante di mio marito, quando a tavola gli ho chiesto se la mia anguilla fosse pari a quella dell’osteria comacchiese… guardandomi con un certo fare un po’ commiserante, ha avuto la faccia tosta di confessare: "Eccellente questa tua anguilla, ma in nessuna tavola del mondo, nemmeno nella tua, mia cara Petronilla, si potranno gustare anguille pari a quelle che si mangiano fra le "acquose valli" di Comacchio, e che sono delle anguille il regno mondiale!"

Dite: che avreste risposto voi, a tale impertinenza maritale?

Hosted by www.Geocities.ws

1