Quando sorse il nostro antico castello?

 

"Quando sorse il nostro antico Castello? Le più remote e sicure notizie intorno alla nostra terra si trovano nelle Antiquate Italiche Medi Avi del sommo storico Ludovico Antonio Muratori" dove si rileva scritto da un notaio ravennate di nome Vitaliano che "Eduochia, vedova Basilio, dona nell'anno 767 di Cristo, al Monastero di Santa Maria in Cosmedin di Ravenna, quindici fondi cum terris, vineis, campis, pratis, pasquis, silvis, " … "Tra i 15 fondi ivi distintamente nominati havvi il fundum Ronco da cui derivò l'attuale parte del nostro territorio detto Roncatello; e il fundum CASALI PAULI, dal quale, come si apprenderà innanzi ebbe indubbiamente origine Massa di San Paolo."… in seguito, come si legge dall'Archivio comunale d'Imola Rogito Pietro Anchibeni nel 1388 "Massa Lombardorum" e in seguito " … Con l'Istrumento delli 15 Gennaio 1445, con cui donno Biagio abbate di Santa Maria in Cosmedin dà e concede in enfiteusi a Lionelo d'Este, marchese di Ferrara il Castello di Massa dei Lombardi cum ejus Rocca, fortiliis, territorium ed fundum …"

E' da sapersi che tanto il Castel vecchio che il Contado era diviso in quattro quartieri, che facevano centro al crociale a sinistra di chi entra nella Chiesa arcipretale, e si chiamano San paolo, San Giovanni, Bolognano e Meletolo. Questi due ultimi restano distinti in massima parte dai due primi per la strada provinciale delle cosiddette Forchette del Basso o Pancette al ponte sullo scolo Zaniolo: e divisi fra loro per il Canale Molini dall'argine di Mordano al ponte del Fiorentino e crociale San Paolo, di dove la strada proseguendo verso settentrione, s'interrompe alla stazione ferroviaria, e continuando al di là, termina all'argine San patrizio, separandovi i quartieri San paolo e San Giovanni.

Da una descrizione del 1371 ad opera del Cardinale Anglico, fratello di Papa Urbano V il L. Quadri riporta "… Qui nel nostro castello nel secolo XIV un Vicario della Chiesa con sei fiorini il mese amministrava la Giustizia: un Capitano* coi soldati* risiedevano nel Torrione a difesa della Terra" poi proseguendo nella descrizione riporta ancora altre figure che nel corteo storico saranno rievocate " … un Massaro*, due consoli, un Notaio (segretario) e due Consigli reggevano la Comunità con leggi proprie …"

Già da un documento del 1235 il maestro L. Quadri trova indicato per la prima volta l'indicazione del quartiere Meletolo tratto dal nome del fondo Meletulo " … il più fertile del nostro comune …".

 

Fuori del Castello nel quartiere Meletolo sorgevano le seguenti chiese:

La Chiesa di S. Lucia all'argine di Mordano 1400 (detta chiesa lasciò il nome alla via omonima anticamente chiamata via Meletulo). La chiesa di S. Antonio alla Bertacca 1658. La chiesa dei Minori Osservanti 1674 (distrutta nel 1812 successivamente ricostruita fra il 1834 e 1845)

Nel descrivere la venuta dei marmirolesi nel maggio del 1251 e nel descrivere i patti seguenti fra i nuovi abitatori e gli Imolesi, il Quadri riporta anche parte dell'aspetto dell'antico agro massese."… si apprende che nel nostro Comune abbondavano le boscaglie, di cui la maggiore era la Selva di Bagnarola che si estendeva dalle nostre mura fin quasi a Fusigano. Di lei è rimasto il nome ad uno scolo che le scorreva d'appresso e che tuttora conserva il nome di Fosso Bagnarolo; e in una strada che ancora un secolo fa, era detta Via del Bosco, ed ora Via Celletta, che interrompendosi al cimitero, prosegue possa, attraversando il quartiere di San Paolo, corrispondente all'antichissima Selva.

 

Nel quartiere S. Paolo sorgevano le seguenti Chiese:

La Chiesa della Zeppa 1340, della SS.Trinità a Schiantamantello 1400, della Celletta dei PP. Carmelitani 1567, di S. Salvatore, fuori porta Lughese 1640, della B.V. della Consolazione 1797.

"Era piccolo il nostro Castello prima del 1440: di forma perfettamente quadrata, cinto all'intorno da alte mura e da largo e profondo fossato; giungeva da un lato dal Torrione all'attuale Piazza Vittorio Emanuele, e dall'altro dall'odierna Via Garibaldi a quella di G.B. Bassi, comprendeva quattro vie strettissime in direzione sud-nord tagliate nel mezzo ad angolo retto dall'unica via Tiglio e fiancheggiata da povere e basse casupole, aveva due porte e due chiesuole, l'una dedicata a Maria Vergine, l'altra, un po’ più grande, a San paolo, colla fronte rivolta ad ovest e col campanile dalla parte posteriore."

 

Nel quartiere Bolognano sorgevano le seguenti Chiese: la Chiesa dell'Arcangelo S. Michele al Ponte del Casino, ora detto dei Frati 1640; la Chiesa della madonnina dell'Oppio (nel fondo Mascarini) 1723, la Chiesa di S. Alberico nel fondo Furlani 1746 e soppressa nel 1872, la Chiesa della B. V. della Faccana 1779 e distrutta nel 1840.

Dalle ricerche fatte il Quadri rileva la cessione del Cassero di S. Giovanni fatta dai conselicesi al duca di Ferrara, e che poco dopo la concesse ai massesi: "Anticamente il gran Cassero di San Giovanni in Pentecaso, nella maggior parte boschivo e situato a nord ovest del nostro Comune, apparteneva ai Conselicesi. Per il ben vicinare tra le due Comunità di Massa e Conselice, il duca Borso alli 15 giugno nel 1451 scriveva al suo Commissario della Romagna in Lugo Paolo Constabili:

<< mentre la Massa starà a nostra devotione et sotto la dictione nostra, li

<< huomini et comune de quello luoco possino pascere, piscare, cacciare,

<< lignare et uccellare in dicto terreno et valle de San Zohanne … "

 

Nel Quartiere S. Giovanni sorgevano le seguenti Chiese: la Chiesa di S. Giovanni in Pentecaso 1300nella valle omonima; la chiesa di S. Giacomo del Tiglio 1400, la chiesa di S. Urbano a Villa Serraglio 1632.

 

 

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