Vai all'Home Page
Hockey Sub

chi siamo

gioco

attività

informazioni

1999
2° Torneo Internazionale Città di Bologna

 

 

Bologna, 11-12 settembre 1999

Jason Lord and Thomas de Trebons in un contrasto nel  torneo bolognese

jas & tom.JPG (39769 byte)

 

 

Risultati

Squadre partecipanti:

  • Bologna 1
  • Bologna 2
  • Slovenia
  • Paris 1 (Formazone maschile)
  • Paris 2 (formazione femminile)
  • Chesham 1
  • Chesham 2
  • Ungheria
  • bo1999_ja (1).jpg (34386 byte)

Tournament schedule and results

 

Round Robin

Time

white

black

score

1

10.00

BO 1

Chesham 1

0 1

10.12

BO 2

SLO

0 0

10.24

Paris 1

Chesham 2

0 4

10.36

Paris 2

HUN

4 0

2

10.48

Paris 2

BO 1

3 1

11.00

BO 2

Paris 1

2 1

11.12

SLO

Chesham 2

0 3

11.24

Chesham 1

HUN

1 0

3

11.36

Paris 1

SLO

0 3

11.48

Paris 2

Chesham 1

2 1

12.00

BO 1

Chesham 2

0 1

12.12

BO 2

HUN

1 1

4

12.24

Paris 2

Paris 1

3 1

12.36

BO 1

SLO

1 1

12.48

Chesham 1

BO 2

1 1

13.00

Chesham 2

HUN

1 0

5

13.12

BO 2

BO 1

0 1

13.24

Paris 2

Chesham 2

2 0

13.36

SLO

Chesham 1

0 0

13.48

Paris 1

HUN

0 1

6

14.00

Paris 1

BO 1

0 4

14.12

Paris 2

BO 2

0 0

14.24

Chesham 1

Chesham 2

2 3

14.36

SLO

HUN

2 0

7

14.48

Paris 2

SLO

2 0

15.00

Paris 1

Chesham 1

0 4

15.12

BO 2

Chesham 2

0 3

15.24

BO 1

HUN

3 0

 

Round Robin Ranking

 

P

W

D

L

F

A

Pts

Paris 1

7

6 1 0     13
Chesham 2 7 6 0 1     12
Chesham 1 7 5 0 2     10
Bologna 1 7 3 1 3     7
Slovenia 7 2 2 3 6 6 6
Bologna 2

7

1 4 2 4 7 6
Hungary

7

1 1 5     3
Paris 1

7

0 0 7     0

 

Play Offs

Play offs

QF

(1) Paris 2

(8) Paris 1

4

0
QF

(5) SLO

(4)   B01

0

1    O.T.
QF

(3) Ches.1

(6) BO2

0

1
QF

(2) Ches. 2

(7) HUN

3

0

L - SF 1

Paris 1

SLO

0

3
L - SF 2

Ches. 1

HUN 2 0
W - SF 1

Paris 2

BO 1

4

0
W - SF 2

BO 2

Ches. 2

1

0
final 7-8

Paris 1

HUN

1

3
final 5-6

SLO

Ches. 1

0

3
final 3-4

BO 1

Ches. 2

0

1
final 1-2

Paris 2

BO 2

3

0

Final Ranking

1. Paris 2
2. Bologna 2
3. Chesham 2
4. Bologna 1
5. Chesham 1
6. Slovenia
7. Hungary
8. Paris 1

Bo1999_Francia.jpg (36309 byte)

Premiazione squadra francese femminile

Commenti:

Ufficiale

Esaltanti prove delle due compagini bolognesi entrambe nelle final four.

Bologna 2.

Seconda con l'ausilio dello strabiliante Jason Lord e dell'ottima Allison Hass. Entrambi nazionali australiani, hanno tenuto uno stage di 10 giorni nelle acque della pisina   dello Stadio facendo crescere enoremente il livello di gioco di tutti i giocatori bolognesi.Bologna 2 era costituita da giocatori di buon livello, ma non rientranti, al momento del torneo, nella selezione italiana principale. Ed il loro miglioramento in termini di comprensione del gioco e di abilità individuali si e' manifestato in tutta la sua portata proprio durante il torneo, quando certo la guida di Jason ed Allison è stata importante, ma decisiva è pure risultata la determinazione, l'animo e la volontà che ognuno dei giocatori ha buttato in campo per dare completezza e solidità alla squadra. Se saranno in grado di mantenere tale volontà anche nei duri allenamenti invernali, il ricambio, ed il conseguente rafforzamento, con la prima squadra e' assicurato.

Bologna 1

Costituita dagli 8 migliori giocatori oggi a disposizione a Bologna, con l'esclusione di Fabrizio Fanti infortunato e Riccardo Masetti fortunato (in vacanza). Il nuovo gioco portato dai tecnici australiani sembra essere stato recepito, anche se la sua concretizzazione nei momenti di maggior pressione contro squadre più forti, ha bisogno di ovvio affinamento. Tuttavia visibili sono stati sprazzi di bel gioco a tutto campo (i primi 4 minuti contro Chesham 1, la partita con Paris 1 e con l'Ungheria) , con continui ribaltamenti di fronte ed un gioco piu' veloce e tecnico che in passato. Come apprezzabile è stata la solidità difensiva che ha concesso molti meno gol che in passati tornei. In generale direi che comincia ad essere assimilata l'idea che non è necessario spingere sempre e solo in avanti, ma che, nelle opportune situazioni, un alleggerimento all'indietro comporta un calo di pressione difensiva sulla squadra e quindi miglior visione di gioco e nuove opportunità. Quanto poi all'interpretarlo al meglio è ovviamente ancora molto presto.

Tra i risultati eclatanti va comunque segnalata la vittoria contro la selezione slovena, un misto di Kranj e Velenje: sebbene non fosse la più forte e sicuramente fuori allenamento, tuttavia è pur sempre la prima volta che riusciamo a vincere e la soddisfazione è stata tanta: il contropiede di Moreno dopo 10' di supplementare ed al termine di un arrembaggio sloveno che durava ormai da almeno 12-13 minuti, resterà nella memoria di tutti quelli che da due anni rimediano solo sonore sconfitte dagli sloveni.

Complessivamente tutti contenti, vncitori e vinti per l'ottima condizione della piscina, per l'organizzazione italiana (trasporti, party, puntualità e qualità del torneo) e per un tempo estivo che ha dato di Bologna la migliore immagine possibile.

 

Cio' che accadde veramente

Il gioco all'italiana funziona ancora.

Bologna 1
Lezioni di difesa. Come dimostrare che se 6 giocatori si arroccano davanti alla porta: a. si evitano le goleade; b: alle volte ci scappa il golletto... di culo (hops no, in un ben architettato contropiede). In effetti tutti i punteggi sono stati contenuti, molti 1-0 , ma anche poca prolificita' nel nostro gioco. Del resto la linea difensiva era principalmente preoccupata a ruotare sulla porta, mentra la linea offensiva ruotava in supporto un paio di metri piu' avanti. Nonostante i giramenti di testa con tutte quelle rotazioni, e dopo alcuni spettacolari salvataggi di mano, gomito e financo mento, con gli sloveni siamo anche riusciti ad infilare un golletto di rapina che avrebbe fatto invidia a Gerd Muller e Paolo Rossi, tanto piu' esaltante perche' golden gol e passaporto di accesso alle semifinali. Certo dopo almeno 15 minuti di pressing asfissiante nella nostra area agli amici sloveni deve essere rimasto sul gozzo. Ma chi vince ha ragione e il modulo del buon Paron Rocco porta bene i suoi 40 anni. Dopo di che tutti a parlare del gioco arioso che gli australiani ci hanno inculcato in soli 10 giorni, dello switch, del double team e di qualche altro esotico trucchetto: barricate e golletto d rapina ecco il futuro dell'hockey italiano!!!

Oddio nei primi 5 minuti della prima partita abbiamo anche provato a scorazzare qua e là per il campo tirandoci dietro degli attoniti inglesi che , più che altro, non riuscivano a capacitarsi del perche' corressimo come pazzi in tutte le direzioni... ad esclusione di quella della porta avversaria. Così ci hanno lasciato fare per un po'. Poi hanno preso il disco e segnato lasciandoci indispettiti per la mancanza di rispetto non tanto a noi quanto al modulo di gioco che domina l'hockey da anni. Come, tutti vincono meno noi? E allora via col modulo 0:6: ovvero nessuno in attacco e tutti attaccati alla nostra porta. E la semifinale e' raggiunta.

Ad essere sinceri anche Bologna 2, con i due Aussies in campo, non ha giocato tanto diversamente, trascorrendo non meno di 9 dei 10 minuti di ogni partita a respingere il disco fuori dalla loro area di porta. Ha sorpreso tutti gli avversari stranieri lo schieramento tattico: 2:2, ovvero Jas e Allison inaspettatamente in attacco, mentre in difesa coprivano Jas e Allison, con gli altri giocatori distribuiti omogeneamente per la piscina per mesclare le carte. Chi era travestito da arbitro, chi da porta; il piu' sfortunato, ancorche' piu' abile, da disco e' stato ricoverato a fine torneo con fratture multiple. Abilissimo Giacomone, nel suo riuscito travestimento da piastrella stazionava nell'area dei 20 cm dalla porta avversaria, mostrandosi  velocissimo ad estrarre la mazza per spingere il disco in porta se questo passava nella sua zona di competenza (e non era facile farci entrare l'intera mazza).

A fine di ogni partita la scena che si presentava al  CT era confortante e ben faceva sperare per un roseo futuro dell'hockey italiano: tutti gli atleti italiani balzavano infatti fuori dall'acqua come un sol uomo abbracciandosi ed ululando a pieni pomoni come se l'incontro non ne avesse impegnato che una minima parte delle energie; il   confronto con i due nazionali australiani era impietoso, con questi ultimi sempre piu' provati al procedere del torneo fino a dover essere ammarati ed estratti dall'acqua   per portare a termine le ultime partite. E per fortuna che innestata la mazza e serrato il boccaglio riuscivano a ripartire per altri 10 minuti. Sono giunti da noi fuori condizione, ma certo non ci si aspettava una tale differenza di fitness dopo solo 2 mesi di programma del Colonnello (per altro non seguiti da alcuno dei giocatori di Bologna 2).

La compagine di BO2 raggiungeva la finale, segnando un risultato storico e difficilmente ripetibile nel prossimo decennio, grazie alle trappole (porte semoventi, botole a risucchio, vortici improvvisi e getti di acqua calda, vera rarità nel nostro torneo) sagacemente approntate  dall'astuto gruppo di Bo 2, e grazie alla connivenza della societa' di gestione dell'impianto (impegnata quanto e più dei veri e propri giocatori bolognesi nella conquista del trofeo),

Alla fine del Party tutti ubriachi duri e queindi felici per l'andamento non solo del torneo, ma della vita stessa: ci vuol così poco per far contenti dei giocatori di hockey sub.

 

Hosted by www.Geocities.ws

1