Mihály Vörösmarty

  Appello

  Traduzione di Lina Linari (1940)

Un’incrollabile fede
devi alla patria, magiar:
culla ti fu e sara tomba,
protezione e ripar.  

Non puo il gran mondo fuor d’essa
a te altro luogo fornir:
prostri od innalzi la sorte
viver qui devi o morir.  

Questa regione dal sangue
degli avi corsa fu gia,
ed un millennio ogni nome
piu santo e grande le da.  

D’Árpád l’eroica milizia
qui per la patria pugno,
il forte braccio dell’Hunyad
qui le catene spezzo.  

O liberta, il tuo vessillo
nel sangue qui sventolo,
e tutti i nostri migliori
la lunga guerra prostro.  

Ma pur fra tanta discordia,
in mezzo a tanto dolor
assottigliato, non franto,
un popol vive tuttor.  

Ed esso lancia al gran mondo
il grido pieno d’ardir:
tutto il dolor d’un millennio
vivere vuole o morir!  

Dai cuori il sangue in gran copia
invano sparso non fu,
non certo invano al dolore
piego si grande virtu.  

No, tanta forza e ragione
e cosi gran volonta
il peso di un anatema
certo piegar non fara.  

Ancora un’era migliore
deve, si, deve venir,
per cui milioni di labbra
fervido innalzan sospir.  

Oppure splendida morte,
se venir deve, verra,
ed un paese nel sangue
allora immerso sara.  

D’un popol presso la tomba
verran le genti a pregar,
e di pieta tutti gli occhi
dovranno allor lagrimar.  

Magiaro, devi alla patria
sempre giurar fedelta:
essa e la vita e riparo
la zolla sua ti dara.  

Non puo il gran mondo fuor d’essa
a te altro luogo fornir:
prostri od innalzi la sorte,
viver qui devi e morir.  

[1836]

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