Introduzione alla Bioetica

Il progresso scientifico - soprattutto in ambito chirurgico - ha subito negli ultimi anni un’incredibile accelerazione ma l’enorme ampliamento delle acquisizioni tenico-scientifiche applicabili all’uomo ha ignorato in troppe occasioni la riflessione etico-morale; in alcuni casi la ricerca scientifica risulta addirittura asservita a centri di potere politico, finanziario e militare che la utilizzano per dominare la natura, prevaricando le regole morali e la dignità stessa dell’uomo. In passato era la morale a guidare la ricerca mentre ora, al contrario, lo scienziato è guidato e spinto dalla sete di sapere e di scoprire ad ogni costo, ponendosi solo secondariamente gli interrogativi sulle conseguenze etico-morali. Tutto ciò coinvolge soprattutto il chirurgo, che trova sempre più arduo stabilire se alcune recenti possibilità tecnologiche siano coerenti e compatibili con il rispetto della Vita e della dignità dell’uomo; tuttavia in diverse occasioni esse vengono tranquillamente praticate sull’uomo, addirittura ancor prima che ne sia stata stabilita la loro liceità morale. Pensiamo al problema dei trapianti, alla donazione d’organo e alle leggi sul consenso/assenso con tutte le implicazioni etico-morali: Ma recentemente è emerso un nuovo problema per i chirurghi, in quanto le strategie diagnostiche e terapeutiche sono ormai soggette ad inediti condizionamenti da parte degli organi amministrativi degli Ospedali, che alla luce delle nuove leggi in vigore sono sottoposti ad una drastica riduzione dei budget di spesa; sono state fissate delle tariffe (DRG) che rappresentano le remunerazioni massime da corrispondere agli enti erogatori delle prestazioni stesse (USL e Ospedali). Tutto ciò si inquadra nel recente riordino della Sanità, che ha lo scopo principale di trasformare le strutture sanitarie ospedaliere in vere e proprie aziende, le cui Amministrazioni devono rispondere in modo diretto dei bilanci consuntivi e preventivi. In base a questi nuovi criteri di gestione, che prevedono un' amministrazione di tipo manageriale delle varie strutture sanitarie la responsabilità economica è stata riversata sulla classe medica e paramedica che operano in tali strutture. L'applicazione di questi nuovi concetti di gestione al paziente chirurgico (spesso in condizioni critiche e con età elevata) pone dei nuovi limiti al trattamento (soprattutto intensivo) ed alle stesse indicazioni chirurgiche ; in pratica non sarà possibile per tutte le strutture sanitarie garantire gli attuali standard diagnostico-terapeutici (ormai standardizzati ed onerosi) e al tempo stesso la limitazione della spesa. Dalle discussioni in atto non ci si può ovviamente attendere delle risposte concrete ai problemi in questione ma certamente emerge un grande interesse della classe medica; anche perchè essa da un lato deve rispettare le leggi in vigore ma da un altro lato ha il dovere deontologico di garantire la salute e la dignità della vita ad ogni essere umano (indipendentemente dall’età, razza o classe sociale) . La medicina quale scienza che studia le leggi della natura ed ha il compito di tutelare la Vita umana deve essere pura, rigorosa e sottoposta a continue verifiche, sperimentazione e confronto; pertanto non può essere opinabile. Ma, alla luce delle recenti scoperte scientifiche, la scienza può condizionare e dominare sempre più la vita umana, e soprattutto il chirurgo si trova di fronte a scelte difficili - spesso drammatiche - per problemi inediti e sempre più complessi sia da un punto di vista medico che etico-morale. E allora sorgono alcuni interrogativi sulle capacità dello scienziato nel discernere, sulla liceità o meno dell’utilizzo di alcune scoperte scientifiche e sui limiti nei quali si può operare. Tutto ciò che la scienza permette di realizzare è sempre giusto ed opportuno che venga messo in atto ed applicato sull’uomo ? A questo punto si comprende la rilevanza che assume la Bioetica, ovvero la disciplina che studia i vari aspetti morali, legislativi e antropologici della Vita sia da un punto di vista filosofico che teologico e dell’esigenza sempre maggiore a costituire dei COMITATI DI BIOETICA presso le varie strutture ed istituzioni che operano in campo sanitario. Risulta quindi ancora più importante discutere ed approfondire gli aspetti etico-morali della nostra professione e non limitarci esclusivamente a casistiche, pubblicazioni scientifiche ed aspetti tecnici. Chirurgia On-Line ci offre attraverso Internet un nuovo e straordinario mezzo di comunicazione e discussione di queste problematiche che coinvolgono sempre più il chirurgo nell’esercizio della propria professione. Da parte mia sono lieto di poter offrire la mia collaborazione alla rivista con una nuova rubrica Bioetica e Chirurgia che potrà rappresentare un ulteriore arricchimento ed integrazione alle tematiche già trattate. Nel prossimo numero è previsto l’ articolo Etica dei trapianti; sono comunque graditi suggerimenti o richieste specifiche.

Dirigente Sanitario 1° Liv. Divisione di Chirurgia Ospedale S. Andrea di Vercelli (Prim. dott. G. Nanni) Presidente Medici Cattolici di Vercelli e Segretario del Comitato di Bioetica USL 11 Vercelli


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