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    (Armstrong, Collins, Aldrin)

    Man mano che il tempo da quella storica impresa trascorreva, i protagonisti sono nuovamente riapparsi in pubblico, chi come consulente della NASA, chi perchè ha scritto libri, oppure perchè ha fatto spot e documentari per la tv.

 

 

 

Neil Armstrong

    Prima della missione

    Nato nel 1930, dopo aver combattuto nell'aviazione navale durante la guerra di Corea, tornato dalla guerra e guadagnata una laurea in ingegneria aereonautica alla Purdue University, nel '55 entrò come pilota sperimentale civile della NASA alla base californiana di Edwards. Così volava sugli aerei a razzo più avanzati, compresi l'X-1 e l'X15. Con il secondo era già salito fino alle porte dello spazio.
    Grande prova di freddezza a bordo della Gemini 8 nel '66, quando riuscì a controllare la biposto con motori in avaria.

     

    Dopo la missione

    Neil Armstrong resta molto schivo ancora oggi, trent'anni dopo. Raramente partecipa a manifestazioni ufficiali della NASA, tranne che per anniversari importanti della sua missione.
    In Italia lo abbiamo visto solo al festival di San Remo.

    Dopo l'impresa lunare, nel '71 aveva lasciato la Nasa per tornare nell'Ohio.
    Altro: si è separato, adesso convive con una donna di trent'anni più giovane di lui e ha perso una figlia: Karen.

     

Edwin Aldrin

 

Prima della missione

Una vita più tormentata ha avuto Aldrin, colonnello dell'aviazione, entrato nella NASA nel '63 e pilota della Gemini 12, l'ultima missione delle capsule biposto.

Dopo la missione

Dopo la missione, incominciò a lavorare al progetto dello Space Shuttle, covando per il futuro la speranza di comandare il primo volo. Ma gli negarono anche quello, così come fecero ad Armstrong e Aldrin, e come dieci anni prima fecero con John Glenn. L'America non voleva che i suoi eroi potessero morire nel corso di una successiva impresa spaziale, o peggio durante un addestramento nel caso di Yuri Gagarin.
Aldrin è stato l'uomo che ha avuto maggiori difficoltà nel dopo-Nasa: cadde in un lungo e tormentato periodo di crisi depressiva con due ricoveri in ospedale psichiatrico.
Due divorzi, e un libro: Ritorno alla Terra.

 

Michael Collins

 

Prima della missione

L'astronauta "italiano", perchè nato a Roma nel 1930, quello che aspettò i due primi esploratori orbitando intorno alla Luna, era pure lui un colonnello dell'aviazione militare, impegnato come pilota sperimentale sulla base di Edwards.
E pure lui era stato un protagonista del cosmo volando per tre giorni sulla capsula biposto Gemini 10.

Dopo la missione

Ha subito lo stesso lutto di Armstrong, e già da tempo non lo si vede più apparire in pubblico, nemmeno agli incontri ufficiali tra ex atronauti.
Divenne direttore del Museo Aereonautico e Spaziale di Washington. Scoprì poi una grande passione per la divulgazione e cominciò a scrivere libri, sia sulle sue esperienze sia sul futuro dell'esplorazione spaziale.
La sua ultima fatica editoriale? "Mission to Mars" (Missione Marte)

 

 

 

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