Marco Bernasocchi 2E `99

`60-`70

Movimenti, Rivoluzioni e Musica


Il periodo da cui si veniva
Si veniva da una società altamente repressiva, l’america stava combattendo la guerra nel Vietnam. Si arriva da un 1967 ricchissimo di avvenimenti. Era stato l'anno del uccisione di Ernesto Che Guevara. Milioni di vessilli con il suo viso sventolarono in tutte le
manifestazioni del mondo. Una scelta simbolica che divento' un sentimento comune di tutti i dimenticati della terra, di tutti coloro che sentivano i propri diritti ignorati e calpestati, che sognavano una societa' piu' solidale, che non volevano allinearsi a un mondo dove pochi uomini decidono per tutti.
In varie citta italiane erano già state occupate alcune università. Sepre in Italia le rivolet cominciano ad essere considerate di importanza nazionale. Seguendo l’esempio americano anche a roma si organizzano manifestazioni contro i bombardamenti in Vietnam. Intanto in America le manifestazioni continuavano a crescere di dimensione e di peso politico: “Grandi manifestazioni pacifiste in America. Milioni di giovani sfilano per le vie di New York e di San Francisco al grido di "stop the bombing". L'America si sta interrogando. I cortei sono sempre piu' affollati.
Mentre in Germania cominciano a prendere piede, In Italia le manifestazioni dilagano e sono sempre più “popolose”, tutto è però inutile  inquanto la macchina infernale della guerra procede imperterrita.
I primi reduci ormai invalidi cominciano a partecipare ai grandi cortei di pacifisti.
Fortunatamente è anche il periodo in cui una porta importantissima verso il futuro viene aperta: il 3 dicembre del 1967 in Sudafrica, Christian Barnard eseguì il primo trapianto di cuore su un essere umano, impiantando il cuore di una donna di 25 anni su Louis Washkansky, di 55 anni, che morì dopo 18 giorni

La società di questo periodo
America
Questo periodo può essere ben descritto con il termine turbolento, si era in un momento di grande frenesia politica  e molti giovani non erano disposti a parteciparvi attivamente e per questo si avviarono verso una vita “alternativa”, che seguiva i “romantici” principi del  flower power di love-ins e di vita comunitaria. Ricercando nuove vie di fuga dalla società opprimente o semplicemente cercando nuove esperienze, molti si diedero alla ganja, al LSD, all’eroina o a religioni mistiche orientali.
In seguito a questi cambiamenti nello stile di vita dei giovani (“pionieri”)  cominciarono a cambiare anche il modo di apparire e di considerare alcuni concetti (che prima erano tabù assoluti) di tutta l’America: ci si veste in modo più casual, gli uomini si lasciano crescere barba e baffi e le parole sesso e violenza non sono più vietate.
A proposito di questi cambiamenti, l’opinione pubblica americana si divise nei due estremi: chi prevedeva anarchia e catastrofi e chi invece sosteneva che il paese si sarebbe inalzato ad un livello di coscienza superiore.

Regno Unito
Essere contro l’autoritarismo, in Gran Bretagna, significava  attaccare figure sacre come la famglia, la scuola, l’estabilishement. Per riuscire nel loro intento i movimenti studenteschi dovevano porre nuove questioni morali e psichiche, ridefinendo così i legami morali esistenti tra individui e società ( non più valutare le persone dall’età, dal rango sociale e dalla posizione gerarchica). Questa situazioneportò un’ondata di energia innovativa nella vita artistica depressiva del paese (quella che verrà poi definita rivoluzione culturale), che portò a nuovi tipi di musica, teatro, disegno, nuova poesia, nuova letteratura, nuovi tipi di università e di “associazioni” giovanili. Oltre a questo riusciranno anche a rivoluzionare leggermente il mondo legislativo: le leggi sul omosessualità, sull’aborto e sui divorzio sono frutto di questi anni . È l’avvento della pillola e delle droghe leggere tra i giovani. La musica diventa forse il più potente mezzo di diffusione e di più grande impatto.

Le origni americane
Questi movimenti di contestazione politica, sociale e culturale sono nati verso la metà degli anni Sessanta nelle università americane (con epicentro a Berkeley, in California) per diffondersi poi in Germania, Francia, Italia. Negli Stati Uniti il movimento assunse un carattere prevalentemente pacifista e non violento, come reazione alla guerra nel Vietnam dove nel 1964 erano stati inviati i primi contingenti di soldati americani (numerosi giovani si rifiutano di rispondere alla chiamata di leva e si rifugiano in Canada). Un'altra componente fu quella culturale, fortemente caratterizzata in senso trasgressivo e anticonsumista.
Il seguito europeo
In Europa il movimento esplose in università superaffollate, dove l'accesso all'istruzione universitaria, aperto a grandi masse di giovani, si rivelava nella maggior parte dei casi occasione di frustrazione e di scontro con strutture antiquate, con l'autoritarismo accademico, con più sottili meccanismi di esclusione. In Francia il movimento, che ebbe forti elementi di spontaneità e di creatività, fu di breve durata ma così potente da far vacillare il sistema di potere. In Italia, sopravvisse più a lungo che in qualsiasi altro paese, ma subì un'estrema politicizzazione che lo frantumò in piccoli gruppi privi di reale peso politico.
Il maggio francese
L'agitazione universitaria a Parigi iniziò con l'occupazione della facoltà di lettere di Nanterre da parte di un gruppo anarchico, il Movimento 22 marzo, guidato da Daniel Cohn-Bendit. Quando le autorità accademiche chiusero la facoltà (2 maggio 1968) le assemblee di lotta si trasferirono alla Sorbona e, quando questa fu evacuata, lo scontro si riversò nel Quartiere latino assumendo un carattere quasi insurrezionale con barricate, scontri tra gli studenti e i reparti antisommossa, centinaia di arresti e ferimenti.
I sindacati dei lavoratori cercarono una saldatura con le lotte degli studenti proclamando una grande manifestazione contro la repressione e uno sciopero generale che si estese alla provincia e paralizzò l'intera Francia. Le rivendicazioni sindacali erano sostanzialmente di tipo tradizionale (aumenti salariali, riduzione dell'orario di lavoro, diritti sindacali all'interno delle aziende), senza alcun preciso rapporto con i problemi degli studenti né con le parole d'ordine dei gruppuscoli trotzkisti, maoisti, anarchici, situazionisti che davano voce al movimento ("L'immaginazione al potere!'' era lo slogan più noto). Gli accordi di Grenelle, raggiunti con la mediazione del governo Pompidou (27 maggio), cui premeva dividere il fronte della protesta, accolsero le richieste sindacali. Ciò nondimeno fu ugualmente indetta una grande manifestazione di operai e studenti che mise in gravi difficoltà il governo, offrendo alle sinistre (Partito comunista escluso) l'occasione per dirsi pronte ad assumere il potere.

Il presidente De Gaulle reagì con estrema decisione sciogliendo l'Assemblea nazionale e suscitando, con il suo appello, un'immediata risposta della destra che manifestò a sua volta a sostegno del regime. Alle elezioni di giugno il partito gollista ottenne la maggioranza.
Sconfitto sul piano politico, il movimento riuscì ugualmente a influenzare la società, facendo emergere nuovi valori (creatività e immaginazione, il diritto alla differenza, il rifiuto di gerarchie troppo rigide) più consoni a una società che si avviava a diventare postindustriale. Da alcune componenti del movimento nacquero il femminismo e l'ambientalismo.


La protesta in Italia
In Italia, con la recente liberalizzazione dell'accesso all'università, la contestazione studentesca si rivolse dapprima contro l'autoritarismo delle istituzioni, la natura elitaria e anacronistica del sapere che vi era impartito o, viceversa, la sua sottomissione agli interessi delle grandi imprese private. Il movimento si annunciò con l'occupazione della sede delle facoltà umanistiche dell'università di Torino verso la fine del 1967. Si estese a macchia d'olio con occupazioni e manifestazioni a Milano, Pisa, Trento e infine a Roma, dove ebbero luogo duri scontri con la polizia (a Valle Giulia, 1° marzo 1968). Dapprima il movimento, ponendo l'accento sulla lotta contro l'autoritarismo e il burocratismo delle istituzioni, rifiutò il meccanismo delle deleghe a favore di una democrazia assembleare, come a Parigi. Ma presto cercò nel collegamento con la classe operaia e con la tradizione del movimento operaio internazionale le forme per razionalizzare le sue proposte e generalizzarle alla società nel suo insieme, con una forte sottolineatura dei diritti sociali e dell'egualitarismo.
Fallito il tentativo di influenzare i partiti di sinistra riportandoli nell'alveo rivoluzionario, il movimento studentesco si frantumò in una moltitudine di piccoli gruppi extraparlamentari, riconducibili a tre tipologie principali, quello marxista-leninista, stalinista o maoista (Partito comunista d'Italia, Unione dei comunisti, Movimento studentesco, poi Movimento lavoratori per il socialismo), quello trotzkista (Avanguardia operaia) e quello operaista-spontaneista, più attento alle esperienze di lotta nel mondo sviluppato (Lotta continua, Potere operaio). La degenerazione nel terrorismo di alcune frange di questo movimento e la repressione che ne seguì segnarono la fine del lungo Sessantotto italiano e il suo riassorbimento nelle istituzioni. Tra i più importanti esponenti della rivolta studentesca a Milano fu Mario Capanna di cui ne segue una breve biografia: uomo politico italiano (Badia Petroia, Perugia, 1945). Ha studiato prima all'università cattolica del Sacro Cuore, poi all'università statale di Milano dove a partire dal 1968, a capo del Movimento studentesco, è divenuto il più noto leader della “contestazione” giovanile. Laureatosi in filosofia nel 1973, nello stesso anno, accusato di moderatismo e di collusione col PCI, è stato estromesso dalla direzione del Movimento. Eletto nel 1975 consigliere alla regione Lombardia nelle liste di democrazia proletaria, di cui era segretario, dal 1979 al 1984 ha rappresentato il suo partito in seno al parlamento europeo. Eletto deputato di democrazia proletaria nel 1983, è stato confermato segretario del partito nel 1984. Nel 1987, rieletto al parlamento, si è dimesso dalla segreteria del partito. Nel 1989 ha aderito al gruppo misto della camera ed è stato tra i promotori della nascita del partito dei Verdi Arcobaleno. Nella sua vita ha scritto anche parecchi libri tra i quali citiamo: Formidabili quegli anni (1988), Arafat (1989), Speranze (1994)  e Il fiume della prepotenza (1996).
Gli influssi sulla musica del periodo


Il cambiamento nella musica del periodo non fu una semplice conseguenza dei fatti accaduti e delle idee che aleggiavano nell’aria, al contrario; una musica cosi espressiva, “intrigante”, e molto chiara nei concetti che voleva esprimere; è sicuramente stata un forte percussore delle rivolte e di tutto ciò che è avvanuto in seguito.
In effetti verso la fine degli anni Sessanta il rock fu veicolo e punto di riferimento della contestazione giovanile: i testi divennero più impegnati, la varietà degli strumenti si ampliò, aumentò il peso dell'elettronica e la presentazione in scena dei gruppi si fece più accurata e scenografica. Era il momento dei Jefferson Airplane, dei Doors, dei Grateful Dead, di Jimi Hendrix, dei Cream di Eric Clapton e del latin-rock di Carlos Santana.
Coesistevano fianco a fianco stili diversi: il soft rock (Bee Gees), spesso accompagnato da un'orchestra, il folk rock (Bob Dylan) il blues rock (Janis Joplin), la musica con inflessioni country (Eagles, Crosby, Stills, Nash & Young) e il peculiare jazz-rock di Frank Zappa; si moltiplicavano gli esperimenti sulla strumentazione, dal sitar di Ravi Shankar ai sintetizzatori (che nel decennio successivo troveranno compiuta espressione nella musica elettronica dei King Crimson).
La fine degli anni Sessanta fu anche il periodo dei grandi concerti di massa all'aperto (negli Stati Uniti, Monterey Pop nel 1967 e Woodstock nel 1969; in Europa l'isola di Wight, nel 1970), che trasformarono radicalmente la cultura e i costumi di un'intera generazione.
Appunto in questo periodo (1969) ci fu il più grande evento pagano musicale del rock ’n’ roll  con la più grande e gioiosa presenza di nudi e di sacramenti psichedelici di tutti i tempi. Questo festival fu il “ritrovo musicale” dei “predicatori del:”fate l’amore e non la guerra”, in questi tre giorni (e tre notti) più di 400000 giovani americani si divertirono pazzamente ascoltando musica, fumando “foglioline” magiche, condividendo tutto e molto spesso anche facendo l’amore (si dice che in quei giorni siano stati concepiti 10000 bambini). E tutto ciò avveniva su di un piccolo pascolo ricoperto di fango nello stato di NewYork in un caldo week-end di agosto. Questa esperienza portò ad un modello di contro cultura dell’epoca. I ragazzi dell’estate dell’amore proseguirono, per cambiare in modo permanente la cultura e la mentalità americana con quei principi che nel 1989 i sovietici chiamavano glanost e perestrojka. Gli hippy diedero il via al movimento ecologista, combatterono il razzismo, liberarono gli stereotipi sessuali  e in 4 anni riuscirono a porre fine alla guerra in vietnam.
I gruppi più in voga in quel periodo erano gruppi che cantavano inni alla pace ma che erano anche capaci di gridare contro le ingiustizie come ad esempio i gruppi o cantanti singoli già citati prima (in grassetto corsivo):

Beatles il quartetto vocale inglese di musica leggera era costituito da John LENNON (Liverpool 1940 - New York 1980), chitarra d'accompagnamento; Paul MC CARTNEY (Liverpool 1942), chitarra basso; George HARRISON (Liverpool 1943), chitarra guida, e Ringo STARR (Liverpool 1940), batteria. Raggiunse grande notorietà a partire dal 1963. È considerato il gruppo musicale più importante degli anni Sessanta, i Beatles hanno determinato un vero e proprio fenomeno sociale e giovanile. I loro dischi hanno venduto milioni di copie e il loro successo è continuato a lungo. Dopo lo scioglimento del gruppo (1970) ognuno dei componenti ha continuato a suonare singolarmente con gruppi propri e ad avere successo. Paul McCartney fu il primo a lasciare il gruppo e fondò il gruppo dei Wings con cui ancora incide dischi. George Harrison ha organizzato nel 1971 il famoso concerto a favore del Bangla Desh al Madison Square di New York; il suo più grosso successo singolo è My Sweet Lord (1970). Ringo Starr ha colto il suo maggior successo con I Don't Come Easy (1971). John Lennon, autore di tutte le canzoni dei Beatles in coppia con P. McCartney e riconosciuto in assoluto come uno dei migliori rappresentanti della musica contemporanea, formò, dopo il suo distacco dal complesso, con Yoko Ono, sua seconda moglie, la Plastic Ono Band (1969). Aveva appena terminato l'album inciso con la moglie e intitolato Double Fantasy, quando venne assassinato da un fanatico ammiratore. La musica dei Beatles conobbe, dopo questo drammatico epilogo, una rinnovata fortuna.

Rolling Stones il gruppo rock inglese formato da M. Jagger (voce), K. Richards (chitarra e voce), R. Wood (chitarra), B. Wyman (basso), C. Watts (batteria), poi sostituito da C. Leavell. La formazione originale comprendeva I. Stewart (tastiere) e B. Jones (chitarra) che, morto nel 1969, venne sostituito da M. Taylor, sostituito a sua volta da R. Wood nel 1975. Nato nel 1962 a Londra, il gruppo cominciò a esibirsi nei club di Londra con un repertorio di brani di B. Diddley e C. Berry. Nel 1963 incisero Come on di C. Berry e I Wanna Be Your Man di Lennon e McCartney. Pubblicando il loro primo album nel 1964 cominciarono una lunga serie di incisioni pregevoli; tra le più recenti ricordiamo Emotional Rescue e Flashpoint. Diventarono immediatamente il gruppo concorrente dei Beatles, per molti versi più inseriti nella logica del business: i loro brani vennero infatti spesso censurati e la stampa riportava periodicamente i loro arresti per detenzione di stupefacenti. Nel 1971 hanno fondato una propria etichetta, la Rolling Stones Records. È stato uno dei pochissimi gruppi rock che ha calcato le scene con continuità per molti anni.

Bob Dylan  in realtè il  nome d'arte di Robert ZIMMERMANN, cantante, compositore e chitarrista americano (Duluth, Minnesota, 1941). Ha conosciuto, dal 1965, un grande successo internazionale. Le sue canzoni, che celebrano i temi della contestazione giovanile, recuperano i modi e l'atmosfera sonora del folclore americano. Tra i maggiori successi: Blowing in the Wind, Like a Rollin' Stone, Masters of War. Ha scritto un romanzo, Tarantula (1971), in cui si ritrovano i temi delle sue canzoni, e ha interpretato il film Cuori di fuoco (1987) di R. Marquand. Nel 1996 è stato candidato al premio Nobel per la letteratura.

The Doors Gruppo rock statunitense, noto per la magnetica presenza scenica del leader Jim Morrison, che faceva grande uso dell’improvvisazione e di temi audaci e provocatori nei testi delle canzoni. Costituitosi a Los Angeles nel 1965, il gruppo era formato dal cantante Jim Morrison, dal tastierista Ray Manzarek, dal chitarrista Robbie Krieger e dal batterista John Densmore. Passato per esperienze di stati di coscienza alterati dalle droghe, Morrison volle riflettere nelle sue canzoni un mondo dalle tante sfaccettature. Così, spesso, i dischi del complesso contenevano lunghi brani erratici, tenuti insieme da sequenze jazz o blues, con testi dal sapore esoterico sugli argomenti più diversi, dai racconti psichedelici popolati di rettili alla funzione liberatoria delle droghe, agli sciamani, al sesso. The End, un brano dell’album di esordio The Doors (1967), presentava un’ambientazione moderna del mito di Edipo. Il gruppo produsse anche singoli di grande successo come Light My Fire, Hello I Love You e Riders on the Storm. La dipendenza di Morrison e l’inclinazione verso comportamenti che spesso varcavano i limiti della legalità provocarono numerosi incidenti pubblici e problemi con la giustizia. Per un periodo la qualità della musica del gruppo calò, ma ebbe una ripresa con l’album L.A. Woman (1971). Il 3 luglio del medesimo anno Morrison morì, probabilmente a causa di un letale miscuglio di droghe e alcol, a Parigi, consegnando la sua figura alla leggenda. Il destino della band fu segnato e a nulla valsero i tentativi di sostituire il leader con altri cantanti, ad esempio Iggy Pop. Nel 1991 Oliver Stone realizzò un film dedicato alla band, intitolato The Doors.
Jimi Hendrix, (Seattle 1942 - Londra 1970), chitarrista, cantante e autore americano, uno dei più celebri chitarristi della storia del rock. James Marshall Hendrix detto “Jimi” iniziò la sua breve carriera partecipando a una serie di tournèe e concerti di rhythm and blues. Nel 1966 si trasferì in Inghilterra dove formò un suo gruppo, il Jimi Hendrix Experience, con Mitch Mitchell e Noel Redding. Il gruppo esordì a Parigi nel 1966 e pezzi come Hey, Jo e Purple Haze entrarono subito nelle hit parade europee. Tornato negli Stati Uniti, Hendrix partecipò al festival pop di Monterey del 1967, dove eseguì Wild Thing, e a quello di Woodstock (1969). Il suo stile carico di suggestioni erotiche, con il ritmo pulsante, la forte amplificazione e i maltrattamenti a cui sottoponeva la chitarra, rendevano le sue apparizioni controverse ma estremamente popolari. Divenne leggendaria la versione dell’inno nazionale americano, in cui pizzicava le corde con i denti. Morì a Londra in seguito ad abuso di alcol e stupefacenti, quand’era all’apice della fama. Tra i suoi dischi si ricordano Are You Experienced? (1967), Axis Bold As Love (1967), e Electric Ladyland (1968). Nel 1997 è uscito postumo First Rays of New Rising Sun, il disco che Hendrix aveva appena terminato di registare prima di morire.
Joplin, Janis (Port Arthur, Texas 1943 - Hollywood, California 1970), cantante statunitense, divide con Jimi Hendrix e Jim Morrison la non facile icona dell’eroe rock morto giovane a causa dei propri eccessi. Già attiva a San Francisco nel 1963, dopo varie vicissitudini fondò i Big Brother and the Holding Company, gruppo con cui si esibì al festival pop di Monterey (1967), ottenendo grande successo. Con il gruppo incise Cheap Thrills, disco che contiene Balls and Chain e Piece of My Heart. Lasciò il gruppo e ne formò successivamente altri due, Kozmic Blues Band e Full Tilt Boogie Band. L’album di esordio con l’ultima band (pubblicato postumo con il titolo di Pearl), era ancora incompleto quando Janis morì per un’overdose di eroina.
Zappa, Frank (Baltimora 1940 - Los Angeles 1993), compositore, chitarrista e cantante rock statunitense. Si formò in California seguendo un'intenzionale anarchia musicale e attingendo alle fonti più disparate, da Edgard Varèse al rhythm and blues. Nel 1966 fu conosciuto in tutto il mondo quando, con il suo gruppo, The Mothers of Invention, incise Freak Out, il primo album doppio della storia del rock. I brani, che fecero scalpore, sono esercizi di critica sociale, parodie del rock degli anni Sessanta e includono tecniche derivate dalla musica classica tradizionale e contemporanea. Personaggio dissacrante e musicalmente coltissimo, nei tre anni seguenti realizzò altri cinque album, tra i quali We're only in it for the Money (con una copertina che faceva il verso a quella del Sgt. Pepper dei Beatles) e Uncle Meat, uno straordinario collage musicale della durata di due ore, forse più vicino alla musica di Stravinskij che al rock. Alcune sue composizioni orchestrali sono state addirittura registrate da Pierre Boulez. Fu musicista raffinato, serio, mai serioso, anzi: Zappa è famoso per la satira attraverso la quale, nei testi e con le musiche, esercitava il suo ruolo critico nei confronti dell'ordine costituito. Fu anche produttore e scopritore di talenti; lanciò musicisti appartenenti ai generi più diversi: il rocker d'avanguardia Captain Beefheart, il chitarrista heavy-metal Steve Vai, il violinista jazz Jean-Luc Ponty, il compositore new-age Patrick O'Hearn.
Cosa avviene musicalmente dopo?
La vitalità del rock proseguì negli anni Settanta, a volte "ammorbidendosi", oppure sviluppando gli stili amplificati e fortemente ritmici dell'hard-rock degli anni Sessanta (gruppi come i Led Zeppelin e i Deep Purple, dai quali sarebbe nato l'heavy metal). A metà del decennio, come forma di espressione estrema del disagio giovanile, tendenza opposta e speculare all'emergere della disco music, nacque il punk rock. Negli Stati Uniti emerse il talento di Patti Smith, che fece propria la precedente esperienza del rock urbano di Lou Reed e dei Velvet Underground. Il punk fu contrassegnato dalle manifestazioni estreme, in scena e nella vita, dei suoi esponenti: i Sex Pistols e i Clash in Inghilterra, e gli statunitensi Ramones.
Bibliogrfie
 Microsoft, enciclopedia multimediale encarta’98
 Rizzoli-Larousse, enciclopedia multimediale ’99
 http://vega.cronologia.it/storia/a1967z.htm
 http://www.urra.it/catalogo/174053.html
 
 

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