(S.S.Dalai Lama)

Il Secondo giro della Ruota del Dharma (secondo gli insegnamenti di S.S.Dalai Lama)

I Sutra della Saggezza

Nel secondo giro della ruota del Dharma, al Picco degli Avvoltoi,' il Buddha insegnò i Sutra della Saggezza - il gruppo di Sutra conosciuti come perfezione della saggezza (Prajnaparamita). Vi è trattato prevalentemente il tema della vacuità e degli stati trascendenti associati con l'esperienza della vacuità. Il secondo giro va considerato come un'elaborazione dei temi trattati dal Buddha nel primo giro della ruota. Nel primo giro, il Buddha spiegò la necessità di riconoscere la natura insoddisfacente della nostra esistenza e la sofferenza e il dolore che sono parte integrante di tale esistenza condizionata. Nel secondo giro c'è un rilevante mutamento di accento. Qui il praticante viene incoraggiato ad ampliare lo scopo della contemplazione sulla natura della sofferenza, in modo da includere tutti gli altri esseri senzienti. Il secondo giro è, dunque, di portata e visione assai più ampie. Parimenti, il secondo giro è molto più esauriente per quanto riguarda la trattazione dell�origine della sofferenza. Oltre all'ignoranza e all'attaccamento, i Sutra della saggezza identificano in modo chiaro e dettagliato varie forme sottili di afflizioni mentali; queste forme sottili ci impediscono di percepire la realtà in modo non contaminato dalla nostra abituale tendenza a percepire tutti i fenomeni come dotati di esistenza intrinseca. Perciò, in tale prospettiva, si comprende che l'origine della sofferenza si trova non solo nei palesi fattori consci dell'ignoranza e dell'attaccamento, ma anche nelle sottili impronte e manifestazioni di queste afflizioni mentali. Ancora: nel secondo giro acquista ulteriore profondità e complessità la trattazione della terza Nobile Verità, la vera estinzione della sofferenza. A differenza dei Sutra del primo giro, gli insegnamenti del secondo giro esaminano nei dettagli la natura della estinzione della sofferenza in generale, le sue caratteristiche specifiche, e cosi via. Maggiore profondità e precisione si riscontrano anche nella presentazione della quarta Nobile Verità, i veri sentieri. Per quanto riguarda il sentiero effettivo verso I�Illuminazione, nei Sutra della saggezza il Buddha presenta una via unica nel suo genere, fondata sulla generazione di una profonda visione della vacuità, o non esistenza del sé, che è il vero modo di essere di tutti i fenomeni. Tale visione viene coltivata attraverso la compassione universale e il bodhicitta (la vera aspirazione altruistica a raggiungere la piena illuminazione per il benessere di tutti gli esseri), atteggiamenti che caratterizzano il praticante del Mahayana o Veicolo Universale. La combinazione di visione profonda della vacuità e di realizzazione del bodhicitta costituisce la perfetta unione di saggezza e mezzi abili. In questo contesto, l'aspetto della saggezza si riferisce principalmente all'esperienza della vacuità, mentre l'aspetto del metodo, cioè l'abilità nei mezzi, si riferisce principalmente alla motivazione altruistica che indirizza la saggezza alla realizzazione degli ideali di compassione. Questo sentiero di unificazione è insegnato nel secondo giro della ruota del Dharma. Perché la presentazione delle Quattro Nobili Verità, che si trova nel secondo giro della ruota del Dharma, è più profonda di quella che si trova nel primo giro? Non si tratta solo del fatto che nei Sutra della saggezza compaiono elementi che non compaiono nei Sutra del primo giro. Questa non è la ragione. Il punto è il seguente: i Sutra della saggezza non solo trattano alcuni aspetti non affrontati nei Sutra del primo giro, ma elaborano e sviluppano le più ampie ramificazioni del principio di causalità che è alla radice delle Quattro Verità, conducendo così la discussione a un livello più profondo. Questo ulteriore sviluppo della dottrina delle Quattro Verità ha luogo all'interno della struttura basilare della via enunciata nel primo giro. Queste sono le ragioni per cui sostengo che la spiegazione della dottrina delle Quattro Nobili Verità che appare nei Sutra della saggezza è più profonda e più completa. A motivo della estensiva trattazione del tema della vacuità la mancanza di realtà intrinseca ovvero di identità intrinseca di tutti i fenomeni - il secondo giro della ruota è conosciuto come «la ruota del Dharma attinente all�assenza di caratteri intrinseci». Inoltre nei discorsi del secondo giro, che si trovano nei Sutra della saggezza, vi sono affermazioni che sembrano contraddire la struttura generale della via annunciata nel pruno giro della ruota. Per questo motivo il buddismo Mahayana distingue due categorie di scritture: le scritture interpretabili, ossia quelle il cui significato può essere considerato provvisorio e che richiedono ulteriore interpretazione al di là del significato letterale; e le scritture definitive, ossia quelle che possono essere intese come letteralmente vere. Fondamentale, in questo approccio ermeneutico, è il principio Mahayana dei quattro affidamenti. Questi sono:

1) affidarsi all'insegnamento, non all'insegnante;

2) affidarsi al significato, non alle parole che lo esprimono;

3) affidarsi al significato definitivo, non al significato provvisorio;

4) affidarsi alla saggezza trascendente dell�esperienza profonda, non alla semplice conoscenza.

Il primo punto del principio dei quattro affidamenti afferma che quando si ascolta un insegnamento o si legge un testo, non si deve giudicare la validità di ciò che viene detto sulla base della fama, della ricchezza, della posizione o del potere di colui che parla, ma sulla base del valore dell'insegnamento stesso. Il secondo punto afferma che non si deve giudicare un'opera sulla base dello stile letterario, ma sulla base dell'argomento trattato. E terzo punto prescrive che nel riflettere sulla validità di una tesi si tenga presente non il significato provvisorio, ma la posizione definitiva. Infine, il quarto punto afferma che, anche quando ci si attiene al significato definitivo, ciò va fatto in forza di saggezza e comprensione ottenute attraverso l'esperienza e non in base alla semplice conoscenza intellettuale dell'argomento. In effetti, questo modo di procedere trova un riscontro nelle parole stesse del Buddha.

Dice il Buddha:

0 bhiksu e uomini saggi, come l'orefice saggia l'oro ponendolo sulla fiamma, tagliandolo, strofinandolo, così voi dovete esaminare le mie parole per accettarle.Ma non per la riverenza che nutrite nei miei confronti.

In sostanza, possiamo dire che nel secondo giro della ruota del Dharma, esposto nei Sutra della perfezione della saggezza, il Buddha sviluppa in grande profondità il tema della cessazione della sofferenza nei termini di un'estesa trattazione della dottrina della vacuità. Questo approccio ermeneutico ci aiuta anche a estrarre i significati impliciti dei vari Sutra. Per esempio scopriamo che, sebbene l'argomento esplicito dei Sutra della saggezza sia il tema della Vacuità, è possibile anche una lettura che tenga conto del significato implicito. Secondo questa lettura, oggetto dei Sutra della saggezza sono i vari livelli di esperienza trascendente associati alla realizzazione della Vacuità: cioè i progressivi stadi di crescita sulla via dell�Illluminazione. Questo livello di significato è noto come significato nascosto, o implicito, dei Sutra della Saggezza.


Breve Commentario del Sutra del Cuore

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