Tradizioni Buddhiste

Così come per le altre religioni, il Buddismo non è un singolo sistema di credo o pensiero ma una collezione di numerose scuole che differiscono in alcuni particolari mentre sono unite da comuni principi. La storia dello sviluppo delle differenti tradizioni nel Buddismo non è stata ancora ben chiarita. Le più antiche divisioni tra i Buddisti erano dovute a disaccordi sulle regole monastiche (Vinaya), anche se questo probabilmente non le portò a dividersi in differenti scuole o sette. Cosa che avvenne solo più tardi (2° secolo a. C.) quando incominciarono ad emergere dispute dottrinali. Le prime scuole insieme crearono la più antica tradizione Buddista: i Shravakayana.


Sravakayana - Theravada

Le Scuole posteriori chiamarono lo Sravakayana Hinayana, un nome denigratorio significante il Piccolo o lo Stretto Veicolo. Comunque il nome Sravakayana, che significa il Veicolo degli Uditori, è sia più cortese e più accurato dato che almeno per i primi trecento anni gli insegnamenti del Buddha furono trasmessi oralmente, cioè essi dovevano essere ascoltati per essere imparati a memoria e tramandati. La sola scuola Sravakayana che ancora esiste è la Theravada che fu introdotta in Sri Lamka al tempo del re Ashoka (circa 250 a. C.) che più tardi si propagò da lì nel Sud - Est asiatico.

I Sravakayana così come rappresentati dalla scuola Theravada sono caratterizzati da un'attinenza dottrinale stretta alle più antiche versioni degli insegnamenti Buddisti e per una grande enfasi sul Vinaya per i monaci. I loro testi sono racchiusi nel Canone in lingua Pali. I Theravada adesso si trovano in Sri Lanka, Birmania e Thailandia. I Theravada hanno guadagnato molti aderenti in India, Malesia, Singapore e particolarmente in Indonesia. Hanno anche un significativo seguito in Occidente.


Mahayana

La tradizione Mahayana , che significa Grande Veicolo, nacque dagli Sravakayana e incominciò a emergere come un movimento separato nel periodo tra il 1° secolo a. C. e il 2° secolo d. C.. I fattori che portarono alla sua nascita sono complessi e ancora poco chiari. Un fattore importante può essere stato la graduale piena comprensione di ciò che era stato insegnato dal Buddha. Altri fattori furono lo spostamento dell'enfasi dalla meditazione alla speculazione filosofica, l'avvicinarsi alle necessità alla comunità laica e al bisogno di rispondere alla rinascita dell'Induismo soprattutto dal 3° secolo in avanti. Il Mahayana ha sviluppato una larga varietà di dottrine, così larga che è difficile da sintetizzare. I principali Sutra Mahayana sono il: Sutra del Cuore, il Sutra del Diamante, il Sutra del Loto. La lingua è il Sanscrito. Il Mahayana divenne il Buddismo prevalente in India (eccetto nel Sud India dove i Theravada prevalsero fino al 12° secolo). Successivamente si divise in numerose scuole e fu incapace di combattere con l'Induismo trionfante al quale gradatamente soccombette dopo il 9° secolo d. C. anche a causa dell'invasione Islamica. Dal 2° secolo il Mahayana si diffuse in Asia Centrale, Cina, Corea, Giappone e Vietnam. La scuola Mahayana che ha un certo successo in Occidente è lo Zen.


Mantrayana

Dal 7° secolo dopo Cristo una nuova tradizione Buddista incominciò a svilupparsi all'interno del Mahayana ed è chiamata Mantrayana, il Veicolo del Mantra o Vajrayana il Veicolo del Diamante. Si diffuse dall'India in Tibet dall'8° secolo in avanti.

In Tibetano sono stati fedelmenti tradotti tutti i testi Mahayana e tutti gli Shastra (commentari) e sono racchiusi nel Canone (bKa' 'Gyur e bsTan 'gyur)

Oggi è diventata forse la tradizione Buddista con più successo in Occidente.


Relazioni tra le Tradizioni

Pur con differenze filosofiche, alcune volte espresse con gran vigore, le relazioni tra le differente tradizioni e scuole Buddiste sono state generalmente buone. In India, Monaci Sravakayana e Mahayana spesso dividevano lo stesso monastero e la comunità laica rispettava i monaci e monache senza dare importanza alla scuola.


Buddha

E' il titolo dato al fondatore della religione ora chiamata Buddismo. Egli nacque dal clan dei Sakya, nel Nord dell'India, e gli fu dato il nome di Siddharta che significa "colui che ha raggiunto lo scopo". Il suo cognome era Gautama e si tramanda che suo padre Suddhodana fosse un re, benchè probabilmente fosse solamente un capo clan. Sua madre Maya morì pochi giorni dopo la sua nascita ed egli fu allevato da sua zia Prajapati Gautami. Si conosce poco della sua vita giovanile tranne che fu allevato in un grande lusso, che si sposò giovane ed ebbe un figlio chiamato Rahula. All'età di trentanni egli rinunciò alla vita mondana e divenne un monaco errante, studiò con due maestri lasciandoli uno dopo l'altro quando capì che le loro dottrine erano inadeguate, e successivamente praticò una totale ascesi e automortificazione. Quindi all'età di trentasei anni mentre stava meditando nel piccolo villaggio di Uruvela raggiunse il Nirvana dopo il quale fu conosciuto come il Buddha ,parola che significa Risvegliato o l'Illuminato.

Per quarantanni il Buddha viaggiò attraverso le valli del Gange insegnando il Dharma e facendo discepoli. Verso gli ottant'anni egli morì attorniato da molti suoi discepoli nel villaggio di Kusinagara .


Le date del Buddha

C'è un grande disaccordo sia tra le differenti tradizioni buddiste sia tra gli storici intorno al periodo preciso in cui il Buddha visse. La scuola Theravada , usando le antiche cronache dello Sri Lanka, fissa la data della nascita del Buddha nell'anno 624 avanti Cristo. La tradizione Mahayana ritiene valida una data di 300 anni più vecchia di quella Theravada. Questa mancanza di certezza tuttavia non mette in dubbio la storicità del Buddha.


Induismo

Quello che oggigiorno è chiamato Induismo non esisteva al tempo del Buddha. La principale religione al quel tempo era il Brahmanesimo, il culto degli dei menzionati nei Veda per mezzo di sacrifici e rituali. Il Buddha fu molto critico sul Brahmanesimo. Egli accettava l'esistenza degli dei Vedici, ma negava la loro superiorità sull'uomo. Egli contestava l'autorità dei Veda, criticava i brahmini e il sistema delle caste. I bramini da parte loro condannavano il Buddha come il peggior tipo di eretico. Comunque dato che ambedue le religioni esistettero fianco a fianco per molti secoli e , essendo tutte e due molto tolleranti, ebbe luogo una certa influenza reciproca. Molti aspetti del buddismo furono assorbiti dal brahmanesimo e intorno al 7° , 8° secolo gli induisti arrivarono a considerare il Buddha come un'emanazione del loro dio Vishnu. Anche i buddisti adottarono rituali e dei Indù.


Rinascita

Il buddismo insegna che quando una persona muore, successivamente rinasce e questo processo di morte e rinascita continuerà fino a che non si ottenga il Nirvana. Ciò fa sorgere la domanda: "Cosa è una persona?". Molte religioni credono che l'essenza di una persona sia l'anima, una entità eterna e immateriale che sopravvive dopo la morte. Il Buddismo dall'altra parte dice che la persona è fatta di pensieri, sensazioni e percezioni che interagiscono con il corpo in modo dinamico e costantemente in mutamento. Alla morte questo flusso di energia mentale è ristabilita in un nuovo corpo. Così il Buddismo è capace di spiegare la continuità dell'individuo senza far ricorso alla fede di un'anima eterna, un'idea che contraddice la verità universale dell'impermanenza. Le differenti tradizioni buddiste spiegano il processo della rinascita in maniera diversa. Alcune dicono che la rinascita ha luogo immediatamente. Altra che ci vogliono quarantanove giorni. Alcune dicono che c'è uno stadio intermedio e altra che non c'è. Tutte concordano che le circostanze nelle quali uno rinasce sono condizionate dal Karma creato nella vita precedente.

I critici della dottrina Buddista della rinascita dicono che se non c'è un'anima, ma solo un flusso mutevole di energia mentale, allora non ci potrebbe essere un'identità e così è senza significato parlare di una persona che rinasce o che sperimenta i risultati di buone o cattive azioni fatte nel passato . Questa critica non riesce a comprendere il fenomeno dell'identità nel cambiamento. Anche all'interno di una singola vita noi possiamo notare i cambiamenti in una persona, certe volte anche drammatici, e ancora essere capaci di riconoscerla come la stessa persona. Per usare un esempio, il fiume Gange cambia nel tempo la sua larghezza, il suo corso, la quantità e la qualità dell'acqua eppure viene riconosciuto come lo stesso fiume. Così l'idea di una personalità dinamica non contraddice l'idea di identità.


Concili

Durante la storia Buddista sono stati organizzati Concili usualmente dallo stesso Sangha o qualche volta dal monarca regnante sia per discutere i punti della dottrina sia per restaurare la disciplina monastica. Il primo di questi concili fu tenuto in Rajagaha in India nell'anno della morte del Buddha. Si dice che 500 Arhat si riunirono in assemblea e recitarono i discorsi del Buddha, li memorizzarono in modo da preservarli e tramandarli alle successive generazioni.

Circo 100 anni dopo fu tenuto un secondo concilio a Vesali. Una comunità di monaci in quella città aveva iniziato a richiedere doni in denaro dai laici, cosa vietata dal Vinaya. Essi avevano dato una parte del denaro raccolto a Yasa un monaco in visita da loro che lo rifiutò e andò dai laici e li informò che ciò che gli altri monaci stavano facendo era sbagliato. Dato che discutere di problemi monastici con quelli al di fuori della comunità è un'offesa, i monaci lo censurarono e punirono Yasa che accettò in silenzio. Determinato a fermare questi abusi a Vesali, Yasa se ne andò, raccolse monaci da altri monasteri, e ritornò con una certa quantità di essi. Dopo molto dibattere il problema fu sistemato e tutta la comunità unita e riconciliata recitò tutti i discorsi del Buddha insieme.

Un terzo concilio fu tenuto a Pataliputra, la capitale del re Ashoka, verso il 236 d. C. L'obbiettivo di questo Concilio era di cercare di unire un Sangha crescentemente diviso, sanare dispute dottrinali e organizzare l'invio di missionari in India e fuori.

Nei secoli seguenti le differenti Scuole tennero i propri concili. L'ultimo grande concilio fu tenuto a Rangoon in Birmania nel 1956-57. Benchè fosse principalmente una riunione Theravada, furono invitati rappresentanti di ogni paese buddista .


Bodh Gaya

Questa piccola città, il luogo dell'illuminazione del Buddha, è nello stato del Bihar nell'India del Nord. Al tempo del Buddha la città era chiamata Uruvela. Il nome Bodh gaya è di orgine recente (circa del 18° secolo). Si pensa che il re Ashoka abbia costruito il primo tempio a Bodh gaya nel 2° secolo a.C. Bodh gaya rimane anche oggi il più importante luogo di pellegrinaggio per i buddisti.


Lumbini

Il parco nel quale nacque il Buddha situato tra Kapilavatthu , la sua città e Devadaha. Nel 250 a.c. il re Asoka andò in pellegrinaggio a Lumbini e fece alzare un grande pilastro di pietra con una iscrizione su di esso. Oggi è in territorio nepalese pochi miglia dal territorio indiano.


La Via di Mezzo

Il Buddha proclamò che le pratiche per ottenere l'illuminazione evitano gli estremi della autoindulgenza sensoria da una parte e l'automortificazione dall'altra e così diede al suo Nobile Ottuplice sentiero il nome alternativo di Via di Mezzo.


Dhamma

Dhamma (Pali), Dharma (Sanscrito) ha significati diversi come natura, insegnamento, verità. Come comunemente usato nel buddismo significa insegnamenti e dottrina del Buddha. Ma questi insegnamenti e dottrina sono chiamati Dhamma perchè spiegano e descrivono la natura delle cose, il modo in cui le cose sono, il modo in cui le cose agiscono.


Sangha

Una parola che significa comunità o congregazione. Nel buddismo si riferisce primariamente alla comunità dei santi e illuminati, il terzo dei tre gioielli e dei tre rifugi, e all'ordine dei monaci e delle monache. Ora il nome è usato per la comunità buddista in generale.


Puja

E' il nome dato a una grande varietà di cerimonie devozionali e di offerta praticate in tutte le tradizioni buddiste. Le più antiche puja, ancora praticate nel Theravada, consisteva nel mettere fiori, luci e incenso di fronte ad un simbolo o ad un'immagine del Buddha.

Il valore di questa pratica è che fa crescere e rinforza fiducia e devozione che sono considerate emozioni positive capaci di motivare e rinforzare la pratica del Dharma.


Pellegrinaggio

Il pellegrinaggio è menzionato nel Tipitaka Pali dove il Buddha dice che uno dovrebbe visitare almeno una volta Lumbini Bodigaya, Isipatana e Kusinagara. Egli disse che tale viaggio sarà veramente di beneficio alla propria crescita spirituale. Ovviamente il pellegrinaggio come il culto delle statue del Buddha o il fare puja è un comportamento che fa crescere e rinforza l'emozioni positive come la fiducia , la determinazione e umiltà che a loro volta rafforzano la pratica.


Nirvana

Il più comune dei vari nomi che il Buddha diede all'obiettivo della sua religione. Alcuni degli altri sono l'Eccellente, la Purezza, l'Isola, la Libertà e il Culmine. La parola Nirvana viene dalla radice del verbo "estinguere" e si riferisce all'estinzione dei fuochi del desiderio, odio e illusione. Quando questi oscurazioni sono stati distrutte dalla Saggezza, la mente diventa libera, radiante e gioiosa e alla morte non si è più soggetti alla rinascita. I filosofi buddisti hanno dibattuto a lungo se il Nirvana è una cessazione assoluta o un'inneffabile stato trascendentale. Durante la vita del Buddha egli fu accusato qualche volte di essere un nichilista, un'accusa che egli negò fortemente aggiungendo "una cosa e solo una cosa io insegno, la sofferenza e la cessazione della sofferenza". Comunque sembra certo che il Nirvana non sia ne un completo nulla nè una entità esistente nel modo che queste parole sono usualmente usate. Certamente, non è uno stato paradisiaco e non è l'assorbimento dell'anima individuale nell'assoluto


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