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DOCUMENTI

Non mi è possibile fornire tutti i documenti riguardanti la proposta del Cammino NC. Per farlo dovrei riportare i testi dei 13 volumi delle catechesi (oltre 3.000 pagine dattiloscritte in formato A4 che sono attualmente in fase di riformulazione), e lo Statuto (finalmente approvato dal Pontificio Consiglio per i Laici). In quest’opuscolo ho citato e commentato lo Statuto nelle parti essenziali. Chi però desiderasse il ‘Direttorio catechetico’ dovrà attendere che sia approvato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede.

Lo Statuto, testé approvato, è un regolamento che solo se osservato garantisce l’autentica appartenenza alla Chiesa: di per se non garantisce la bontà d’una Associazione o di un Movimento e ancor meno di ‘una proposta di fede’ i cui contenuti siano ancora all’esame delle Congregazioni competenti.

Faccio notare che la CHIESA Cattolica ha un unico volume comprendente tutto il Credo e le indicazioni morali per i suoi fedeli. Il Cammino, invece, ha ben tredici volumi che i suoi iniziatori fanno passare come ‘ispirati’, ma che in realtà contengono gravi errori dottrinali. La Congregazione per la Dottrina della Fede dopo sei anni di studio non ha dato alcuna approvazione. Ciò fa pensare che abbia riscontrato errori dottrinali talmente gravi da indurre il suo Presidente (il Card. Ratzinger) ad ordinare la riformulazione del ‘Direttorio Catechetico’ sotto la sua guida. Ci sarà questa riformulazione? Temo di no! Dopo sei anni di "battaglia" (a detta di Carmen) i responsabili internazionali del Cammino hanno dovuto accettare gli Statuti che la Chiesa ha loro imposto nell’intento di recuperarli alla cattolicità. In effetti gli Statuti pongono dei condizionamenti non da poco e, se osservati, modificano radicalmente la vita del ‘Cammino’ stesso. Kiko, però, ha trovato modo d’uscire da questa gabbia. Ha fatto riunire le varie Comunità per spiegare gli Statuti e (Udite! Udite!) per darne la chiave di lettura: "La prassi ultratrentennale"!

"Allora tutto continua come prima!" dissi ad un ‘presbitero’ curioso di conoscere la mia opinione su detta approvazione. "Purtroppo, si" mi rispose. Con buona pace del Santo Padre Giovanni Paolo II, del Card. Stafford, di Mons. Rilko e di quanti in questi anni hanno duramente lavorato per formulare una regola accettabile da entrambe le parti. Così si continua a

  • considerare il presbitero "uno come gli altri" che deve eseguire le disposizioni dei catechisti;

  • a richiedere la decima;

  • a fare gli scrutini come sempre s’è fatto;

  • a celebrare l’Eucarestia il sabato sera (teoricamente aperta a tutti) ma praticamente in esclusiva per i membri della Comunità;

  • a gettare i frammenti al temine della celebrazione eucaristica.

Una riprova di ciò si è avuta in San Giovanni in Laterano il 10 novembre u.s. quando il Card. Ruini (con cerimonia distinta da quella celebrata poi per i seminaristi della sua dicesi) ha consacrato diaconi 10 giovani NC. Solo chi era munito di speciale permesso poté partecipare direttamente alla cerimonia e assumere l’Eucarestia sotto le specie del Pane azzimo e alle coppe del Vino; mentre gli altri, relegati nelle navate laterali, hanno ricevuto l’Eucarestia solo con l’Ostia consacrata. Al termine della cerimonia, gli uni hanno buttato i frammenti e gli altri li hanno raccolti (per la dodicesima volta in S. Giovanni!).

Kiko, pago di quest’ ‘approvazione’, non ne cercherà altre. Questo timore mi è suggerito dal fatto che solo ora, superato il primo momento d’imbarazzo per le normative che lo Statuto imponeva, si stanno organizzando festeggiamenti in ogni parte.

Se poi il ‘Direttorio catechetico’ venisse approvato, non potrà certo contenere le stesse catechesi che io ho contestato ne’ "SEGRETI DEL CAMMINO NC". Chi vuole aderire pienamente al Cristo con purezza di dottrina e santità di vita, deve evitare ogni errore ed empietà! Credo, pertanto, che non siano stati inutili questi tre opuscoli ed il libro che ho scritto per segnalare gli errori dottrinali che, per oltre 30 anni, sono stati predicati nelle Comunità NC. Negli opuscoli poi ho segnalato la vita e le reali intenzioni di chi ha avviato e guida questo Cammino. Chi ha a cuore la salvezza della sua anima e quella dei fratelli, faccia attenzione a ciò che gli viene proposto, perché non abbia a correre invano.

Esaudisco (in parte) le varie richieste di fornire le immagini, a conferma della fondatezza delle mie insinuazioni sull’intenzionalità di Kiko nel veicolare i suoi messaggi subliminali. Non riporto le immagini della Madonna di Kiko (presente in tutte le case dei NC, nelle sale delle singole Comunità e anche nell’Aula Magna del Pontificio Consiglio per i Laici, al momento della consegna degli Statuti), della Sacra Famiglia kikiana che ognuno può reperire e confrontare con quelle di Rublëv, raffiguranti la Vergine col Bambino e La Trinità. Riporto invece due fotogrammi della cerimonia (in soluzione non ottimale ma egualmente comprensibili) delle registrazione della Eucaristia celebrata dal Papa sul Monte delle Beatitudini (organizzata dai NC) che testimoniano all’evidenza il simbolo satanico della Croce rovesciata, posta sullo schienale del trono papale e sotto l’Ambone. Potrebbe trattarsi d’un errore di percorso e pertanto invito quanti ne hanno la possibilità a cercare lo stesso segno nei testi delle catechesi o in altre immagini kikiane. Le altre due foto riguardano la Domus Galileae, centro internazionale di studi e di accoglienza degli itineranti, per la quale Kiko ha chiesto 10 milioni ad ogni Comunità che avesse fatto il secondo passaggio (a costo di fare una fideiussione) e la chiesa del Sacro Cuore a Centobuchi della quale si fa riferimento.

Nello Statuto è detto chiaramente che, in quanto ‘proposta’, il ‘Cammino’ non ha patrimonio proprio. I seminari ‘Redemptoris Mater’ sono intestati, infatti, a Fondazioni Autonome Diocesane di proprietà delle Diocesi; la ‘Domus Galileae’ alla Fondazione ‘Famiglia di Nazareth’ per l’evangelizzazione itinerante; la ‘Villa’ di residenza in via dei Gonzaga, 205, ai Sigg. Spinelli dottor Vittorio (Tel. 06.66155252) e Marcucci Anna (Tel. 06.66151397).

Chiedo scusa delle inevitabili imprecisioni e se ho turbato qualche anima bella con le mie rivelazioni. V’assicuro che in questa mia opera d’informazione non sono stato affatto guidato da malanimo o da animosità contro qualcuno, ma solo dall’amore per la Chiesa e per tanti Cristiani che,altrimenti, ingannati cadrebbero nell’errore e nello sfruttamento. Pace e bene a tutti.

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